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Kawasaki Versys 1000 SE 2022 | Perché Comprarla... e perché no

Dal 2012 rappresenta l'idea di turismo più eclettico e confortevole della Casa di Akashi. La Kawasaki Vesrys 1000 SE per il 2022 conferma le sue caratteristiche, e nella versione Grand Tourer della nostra prova si dimostra anche una globetrotter perfetta. Ecco come va, pregi e difetti

Kawasaki Versys 1000 SE 2022 | Perché Comprarla... e perché no

Quando si parla di viaggi in prima classe, rigorosamente su due ruote, lei è pronta a rispondere presente, anche se spesso viene trascurata nelle chiacchiere da bar dei motociclisti. E' la Kawasaki Versys 1000 SE, crossover che dal 2018 è il trait d'union più puro tra le forme delle endurone tanto in voga oggi e la praticità di una ciclistica puramente stradale. Ma saprà rispondere correttamente alle domande del nostro Perché Comprarla?

Pregi e difetti

Da 10 anni ormai è lei a rappresentare il non plus ultra del turismo secondo il concetto Kawasaki, pur evolvendo le sue forme nel corso del tempo. Per il model year 2022 le linee nette e tese dettate dalla filosofia Sugomi vengono confermate e impreziosite dai nuovi pattern sui pannelli laterali. Stile e funzione infatti trovano libero sfogo nei particolari, come il becco con funzione deportante che svetta nel frontale, dove a farla da padrona è il gruppo ottico full-led con cornering lights e i faretti di profondità. E' imponente sul cavalletto la Versys 1000 ma le proporzioni la rendono comunque filante allo sguardo, anche nella versione SE Grand Tourer con le borse laterali, dal disegno particolarmente apprezzabile e dalla capacità di 56 litri, dal bauletto centrale, con capienza di 47 litri e dettagli come paramani, cupolino maggiorato e vernice autoriparante. Tutto condensato in una moto dal piglio puramente stradale, con il doppio cerchio da 17", le sospensioni semi-attive Showa Skyhook con forcella a steli rovesciati da 43 mm e monoammortizzatore back-link orizzontale altro tratto distintivo della SE, e il 4 cilindri che lo accompagna da ormai un decennio in bella vista. Con i suoi 257 kg in ordine di marcia, la lunghezza di 2,27metri e un'interasse di oltre un metro e mezzo la Versys 1000 è tutt'altro che compatta, ma in compenso restituisce quote umane: la sella è a 840 mm da terra ma in opzione ce n'è una 2 cm più bassa, la seduta è accogliente e la triangolazione ben studiata. Il manubrio è largo ma grazie al disegno curvato verso l'interno lascia morbide le braccia: la distanza delle pedane dalla seduta e la posizione leggermente arretrata permettono di sfruttare al massimo le svasature del serbatoio da 21 litri godendo della protezione delle carene laterali, che insieme al plexi regolabile manualmente offrono lo scudo perfetto contro vento e vortici. Sul fronte sicurezza operano la tecnologia del Kawasaki Cornering Management e del sistema di gestione della potenza frenante fa coppia con un impianto frenante solido grazie al doppio disco a margherita da 310 mm morso da pinze monoblocco ad attacco radiale e insieme ad altri dettagli come le cornering lights restituisce una modo affidabile e in grado di offrire un pacchetto completo.

Dalle parti di Akashi il 4 in linea è una religione praticata da decenni, e l'ammiraglia tourer di Kawasaki non poteva certo peccare in questo senso. La parentela con la Ninja, la sport-tourer SX, infatti è tutta qui. Quattro cilindri frontemarcia 16 valvole raffreddato a liquido da 1.043 cc con distribuzione a doppio albero a camme in testa e vanta valvole a farfalla elettroniche per avere una gestione ottimale dei flussi di aria e carburante del motore, che ha una potenza di 120 CV a 9.000 giri e un picco di coppia di 102 Nm a quota 7.500. Un'unità nota ai fan di Akashi che nel tempo ha trovato acceleratore elettronico, che restituisce 3 mappe motore e cruise control, ma anche piattaforma inerziale a 6 assi con traction control su 3 livelli e con funzionalità cornering. Il cambio a 6 rapporti è azionato da una frizione multidisco in bagno d'olio, ma il quickshifter bidirezionale la rende piuttosto superflua, nonostante sia morbida e intuitiva all'attacco.  

Dalla mappa Road alla Sport la Versys tiene a bada l'elettronica, molto più permissiva ma comunque presente, sulle curve però chi vuole mettere il coltello tra i denti sotto la visiera potrà notare che la taratura delle sospensioni rimane morbida, forse troppo per la guida più dinamica. La mappa Custom viene in soccorso dei più esigenti, e permette di scegliere, oltre ai livelli di intervento di traction control e sistema di gestione della frenata, la risposta dell'acceleratore e l'azione del quickshifter  anche la configurazione in compressione ed estensione di forcella e mono. Si può decidere però di lasciare il compito nei dettagli al sistema KECS, che propone tre livelli di comportamento delle sospensioni, Soft, Normal e Hard con quest'ultima che rende l'avantreno è più sostenuto ma comunque capace di digerire asperità e buche. Certo, non basta questo per trasformare questo colosso in una naked, e nei cambi rapidi di direzione è facile averne la prova, ma il piacere di guida ci guadagna. Quello che si paga in agilità nello stretto lo si guadagna sul misto veloce: la Versys è stabilissima, sembra seguire un binario, aiutata da un interasse di oltre un metro e mezzo, dalla calzata Brisgestone Battlax Sport Touring T31 e dal motore che ai bassi regala il meglio grazie alla coppia presentissima. Ci mette poco a raggiungere i 6.000 ed entrare nel vivo e finché il contagiri non tocca la doppia cifra dà tutto se stesso, compresa qualche vibrazione di alta frequenza.

A ritmi vivaci convincono ancora di più sia il quickshifter, morbido e preciso, che l'impianto frenante, puntuale ma sempre modulabile. In linea generale comunque, che ci si voglia godere il panorama o dare gas, con la Versys 1000 lo si fa all'insegna del comfort assoluto, presenza costante della nostra prova. Triangolazione ottimale, protezione aerodinamica al TOP sulla SE e un reparto ciclistico d'eccellenza non fanno pesare le ore alla guida. Con la Grand Tourer poi c'è spazio per un piccolo trasloco e il sistema di sgancio delle valige laterali permette di snellirla in pochi secondi se si viaggia leggeri. A 130 orari in 6a il motore è a 5.000 giri, non ci sono vibrazioni, e con un litro si fanno 17 km circa. Se si sfrutta bene il carattere del 4 in linea, capace di essere a proprio agio anche ai bassi, si fa meglio però. Nella nostra prova infatti tra città, misto e autostrada abbiamo attestato la media ai 20 km con un litro di verde, aiutati anche dalla spia sul ponte di comando che si accende quando si sta guidando in maniera parsimoniosa. Il limite della Versys è infatti rappresentato dalle dimensioni imponenti, perché per il resto la sella bassa e le sospensioni elettroniche che hanno una taratura abbastanza morbida e una corsa lunga ma non eccessiva si rivelano ottime per la città. Il manubrio alto e l'ampio raggio di sterzata, 34 gradi, fanno il resto, ma ad esaltare le qualità urbane della moto c'è il motore: l'erogazione è infatti dolce e morbida ma puntuale, grazie al ride by wire sincronizzato alla perfezione, l'elasticità lo rende gestibilissimo anche sotto i 2.000 giri e quando serve l'aiuto della frizione non si fa nessuna fatica. In un contesto del genere si capisce come il quickshifter sia piuttosto restio ad entrare in azione sotto i 4.000 giri, e soprattutto ci si rende conto che le borse laterali saranno anche bellissime alla vista, ma sporgono dalla sagoma pur imponente della moto, e quindi lo zig-zag diventa opera di fino. La storia decennale della Versys 1000 ci ha restituito un modello affinato e raffinato, che si è scrollato di dosso i suoi limiti più evidenti. Una tourer di questo calibro però dovrebbe avere un vano portaoggetti sul serbatoio per il telepass, il tagliando autostradale o altro. Un peccato anche che tutte le informazioni di viaggio spariscano se si sceglie la mappa Rider. 

Quanto costa

Kawasaki Versys 1000 SE Grand Tourer ha un prezzo di 18.990 euro. Il listino scende se si guarda alle SE, che parte da 16.990 euro e arriva fino ai 14.990 della Versys 1000 S, che non può vantare le sospensioni semi-attive.

 

Abbigliamento

Casco X-Lite X-1005 Ultra Carbon
Giacca Alpinestars Andes V2
Jeans Alpinestars Rogue
Guanti Alpinestars SMX-Z Drystar
Stivali Alpinestars Web GoreTex

 

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