Tu sei qui

SBK, Foti: “La zavorra? Bautista e Ducati hanno una direzione chiara, non si torna indietro”

“Una volta che Alvaro ha la giusta fiducia, non ci sono altri problemi. Bulega? Chi si ricorda la sua storia, sa che a 15 anni era uno dei migliori talenti e il talento non si dimentica”

SBK: Foti: “La zavorra? Bautista e Ducati hanno una direzione chiara, non si torna indietro”

Archiviata la due giornata di test sul tracciato di Barcellona, per squadre e piloti è arrivato il momento di prepararsi per il secondo Round della stagione, che si svolgerà il prossimo fine settimana sulla pista del Montmeló. Un appuntamento in cui dovrebbero cominciare a emergere i veri valori del campionato, dopo un esordio condizionato dal nuovo asfalto di Phillip Island. Questo almeno è quello che si aspetta il team manager di Aruba.it Racing - Ducati, Serafino Foti, che in una chiacchierata con il nostro Riccardo Guglielmetti ci ha parlato di ciò che si aspetta dalla tappa catalana, alla luce di quanto visto in Australia. Fornendoci inoltre il suo punto di vista sul sorprendente esordio di Nicolò Bulega in Superbike e sul rinnovo di Alvaro Bautista.

“Il primo Round è stato un po’ strano per via del nuovo asfalto, che ha completamente cambiato le condizioni della pista - ci ha detto Foti - In passato non c’era grip a Phillip Island, mentre adesso ce n’era tantissimo e questo, secondo me, ha modificato un po’ i valori. Diciamo che l’Australia è stata un po’ falsata dalle condizioni, dal pit stop, e tutto quanto, ma mi aspetto che a Barcellona vedremo i valori reali”. 

Bulega ha avuto un impatto incredibile con la SBK. Cosa cambia tra lui e Rinaldi?
“Cambia il pilota. Chi ricorda la storia di Bulega sa che a 15 anni era uno dei migliori talenti e il talento non si dimentica. Deve solo metterlo a punto e trovare serenità. Anche Michael l’anno scorso andò forte in Australia e chiuse secondo, però Nicolò ha fatto qualcosa di incredibile vincendo la prima gara da esordiente. Non l’aveva mai fatto nessuno. Sarà una sorpresa per tanti ma non per noi, perché conosciamo il suo potenziale”.

Sarà così efficace anche su circuiti con meno grip?
“Io credo di sì, perché lui ha talento e anche l’anno scorso è andato forte dappertutto. È chiaro che ci saranno delle piste più o meno favorevoli e non mi immagino che vinca tutte le gare, anche se glielo auguro. Come ho detto, sono convinto che da Barcellona i valori torneranno a essere stabili e Alvaro tornerà in auge, anche perché ha dimostrato già nella seconda manche di Phillip Island di poter vincere la gara, ma Bulega sarà comunque competitivo”.

Con valori stabili intendi che Bautista tornerà a essere l’uomo da battere?
“Questo non si sa al momento perché ha avuto delle difficoltà in inverno, tribolando anche con la spalla, e quello in Australia è stato il primo Round nel quale non hai mai avuto dolore. La cosa più importante per noi oggi è che abbia il feeling con la moto, perché se ha quello non ha nessun problema. Credo che già da Barcellona sarà molto più in forma”.

Anche con la zavorra è tutto risolto? Avete trovato la sistemazione definitiva dei pesi, non si torna più indietro?
“Sì, la moto è quella e i pesi sono stati distribuiti. Ovviamente, non essendo pesi stabili, possiamo sempre muoverli in base alle caratteristiche o alle condizioni della pista, ma il peso resta sempre in funzione di quanto pesa il pilota. Abbiamo messo quello che ci serviva”.

Bautista ha ammesso che deciderà se rinnovare quando sarà tornato al 100%. Giulio Nava ci ha detto che secondo lui continuerà. Tu cosa ne pensi?
“Conosco Alvaro, ho condiviso tante cose con lui in questi ultimi anni, e tutto dipenderà dal suo divertimento guidando la moto. Lui ha raggiunto tutti i suoi obiettivi, ha vinto molto e diciamo che ormai non ha più l’assillo di diventare Campione del Mondo. Continuerà se si divertirà sulla moto. Se invece dovesse vedere che comincia a fare fatica e che non si diverte più, allora probabilmente smetterà. A livello di fisico sembra un ragazzino, anche se ha quasi 40 anni, quindi credo che se continuerà a divertirsi andrà avanti. Noi lo accogliamo sempre a braccia aperte, però la decisione è in mano sua e accetteremo sia una scelta che l’altra”.

Nel caso non dovesse continuare, avete già in mente un sostituto?
“Ad oggi non c’è un possibile sostituto. Ci possono essere tanti possibili candidati, ma la prima scelta per noi è Alvaro. Prenderemo delle decisioni in base a quella che sarà la sua scelta. Dipende tutto da lui”.

Come mai avete deciso di schierare Michele Pirro nei test di Barcellona?
“Dovevamo portare avanti delle cose a livello di sviluppo e ci è sembrato opportuno portare Michele, che è un signor collaudatore”.

Cosa c’è ancora da migliorare su questa moto per il prossimo futuro?
“Al momento la moto è ancora la più competitiva. Come in tutte le cose, ci sono dei piccoli particolari che sviluppiamo per migliorare sempre di più, ma non c’è un elemento preciso su cui lavorare perché la moto funziona bene. Se devo però dire qualcosina in cui dobbiamo migliorare, a Phillip Island ho notato che BMW, Honda e Kawasaki hanno migliorato molto la velocità di punta, mentre noi siamo rimasti all’incirca sulla performance dell’anno scorso”.

Articoli che potrebbero interessarti