Ago, Rossi, gli altri: piloti e numeri
La cifra sulla carenatura come un tatuaggio. L'incontro di Agostini con l'1
Scritto da Paolo Scalera - Sab, 26/06/2010 - 10:01
Ci sono numeri e numeri. Il 7 di Barry Sheene, il 34 di Kevin Schwantz, ritirato in onore del grande texano, il 3 di Max Biaggi, il 21 di Troy Bayliss ed ovviamente il 46 di Valentino Rossi. Ora c'è anche il 99 di Jorge Lorenzo, e c'è chi si domanda se lo terrà anche nel 2011, qualora coroni il suo sogno iridato. Cos'è un numero, in fondo?
Una cifra, o poco più. Per alcuni, selezionati, piloti il numero però non è solo ciò che lo identifica nel box, in pista, davanti ai tifosi, ma è anche un segno grafico. Forse addirittura un tatuaggio.
Ecco, probabilmente, il numero è un tatuaggio e rappresenta non quello che è, ma chi è lo porta.
Bella domanda. Perché se entriamo nel campo delle suggestioni ci piace immaginare che l'incontro fra il pilota ed il suo simbolo avvenga in un momento mistico e la scelta sia una specie di fusione.
Chissà quando e dove si sono incontrati Barry ed il 7, Vale ed il 46? Si, vabbè, conosciamo la storia, le storie, ma cosa si sono detti Giacomo Agostini ed il numero 1 il giorno in cui si sono incontrati? Come si sono riconosciuti? Quando si sono giurati fedeltà eterna?
Perché nessun numero, nessuna sigla o tatuaggio vale quell'1 che Ago porta con sé ovunque.