La Yamaha ammonisce Rossi

Jarvis: "Un duello così non aveva senso". L'anno prossimo rimarrà il muro


Qualcuno lo ha soprannominato “Pinocchio” per la somiglianza con il personaggio di Collodi, ma Jorge Lorenzo le bugie non le dice. Ha detto che Lin Jarvis riteneva il comportamento in gara non illegale, ma molto scorretto, e infatti questo è.

Penso che il comportamento in gara di Valentino oggi non sia stato corretto nei confronti di Lorenzo – ha confermato Lin Jarvis il coordinatore del Reparto Corse Yamaha – ma devo rispondere per punti. Prima di tutto voglio dire che un terzo e un quarto posto va bene per il Team e va bene per Lorenzo, che è più vicino al mondiale. Ovvio che avremmo preferito vincere”.

Veniamo alla questione dell'ammonizione.

“Dopo la gara, Jorge è venuto da noi chiedendo la nostra opinione sul comportamento di Valentino Rossi in gara. Eravamo in quattro, oltre a me c'era anche Furusawa e altre due persone della Yamaha. Noi, insieme,  siamo stati d'accordo con lui ul fatto che non aveva senso un duello del genere fra due compagni di squadra; ci aspettiamo che i piloti guidino con un maggior margine di sicurezza, erano troppo vicini. Dopodiché Furusawa ha parlato con Valentino e gli ha detto di adottare un comportamento diverso con i piloti Yamaha Gli abbiamo fatto capire la nostra posizione, la gara è stata troppo tirata e difficile, non si fa, specialmente in questo momento del mondiale”.

Prima che venisse Lorenzo a chiedere la vostra opinione, come la pensavi?

“Ero molto preso dalla gara, avevo l'adrenalina in circolo, ma credo comunque che fosse troppo vicino. Non ci piacciono le gare così aggressive quando la nostra mission è un'altra. Non c'è un'implicazione legale, viceversa la Direzione Gara avrebbe preso provvedimenti. Però un pilota poò essere molto aggressivo, o troppo aggressivo. Valentino è stato troppo aggressivo”.

Senza un duello come questo, non risultano un po' troppo noiose le gare?

“Sportivamente sono più noiose e meno spettacolari. Ma noi non vogliamo piloti che finiscono nella ghiaia, ci spettiamo che i piloti si rispettino, nella competizione”.

In pratica: il miglior pilota è quello che non cade. E riguardo al muro, lo terrete il prossimo anno all'interno del box?

“Il muro alla fine non è del tutto negativo. L'abbiamo avuto negli ultimi tre anni e le cose sono andate molto bene. Se non ci sarà il muro ci sarà comunque un “separé”,così la squadra di ogni pilota si concentrerà  sulla sua gara”.

 

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