Breganze SF 750 in mostra al Motor Bike Expo 2011

Svelata a Verona la street-cafè che potrebbe rinverdire i fasti delle "arancioni" di Breganze

Scritto da Omnimoto - Dom, 23/01/2011 - 17:00

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La notizia vi era stata anticipata circa un mese addietro, quando vi mostrammo in anteprima la prima immagine della Breganze SF 750, e ora che abbiamo potuto toccare con mano il prototipo siamo di nuovo a scrivere per descriverla meglio.

NATA SUL WEB

Sembrerà strano a chi non è molto avvezzo di "web", ma questa moto è nata via internet. Sempre più, infatti, sono le iniziative che nascono sui forum e che si concretizzano in progetti interessanti come questo. La Breganze SF750, infatti, è nata da una chiacchiera via internet tra alcuni appassionati delle storiche Laverda, incontratisi sul forum di Motolaverda. Il primo, Davide Carboniero, di professione modellista e disegnatore Cad, che decise di lanciarsi in questo progetto, trascinando con sé altri due appassionati: Pino Cincotta, architetto disegnatore e Enzo D’Angelo appassionato motorista e specializzato in motori Laverda.
L’incontro tra i tre ha dato vita al progetto SF 750 che è una moto definita street-cafè, quindi una nuda sportiva spinta dal bicilindrico parallelo di 750 cc che equipaggiava le ultime versioni delle sportive di Breganze.

MOTORE RINNOVATO E NUOVA CICLISTICA

Se il motore è il conosciuto bicilindrico progettato in Laverda, ancor prima che il marchio entrasse nell’orbita Aprilia, e poi Piaggio, tutto il resto è stato realizzato appositamente.
Il telaio è un traliccio in tubi tondi d’acciaio CrMo4 con inclinazione del cannotto di sterzo fissata a 26° e avancorsa di 108 mm. La sospensione anteriore è una forcella a steli rovesciati da 41 mm di diametro completamente regolabile con piedini ad attacco radiale. Al retrotreno è stato progettato un semplice in tubi tondi d’acciaio con capriata inferiore e doppi ammortizzatori laterali Öhlins. Per le ruote sono state scelte delle bellissime Kineo a raggi con cerchio in lega leggera, equipaggiate con dischi freno ondulati e pinze Galfer ad attacco radiale (al posteriore la pinza è Brembo). Il resto della componentistica è in lega leggera ricavata dal pieno e realizzata dalla Free Spirits, così come lo scarico con catalizzatore è fornito dall’azienda veneta.
Nelle intenzioni dei tre costruttori, ci sarebbe la realizzazione di 40/50 moto all’anno, che verranno proposte ad un prezzo orientativo di 20.000 euro.