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SBK: L'altra faccia della BMW

Gli italiani la... fanno meglio? Sfida (serena) in casa BMW con la S 1000 RR

SBK: SBK: L'altra faccia della BMW

La storia della squadra è fatta di grandi successi ma erano tutti legati alla Ducati, marca alla quale aveva legato a lungo la sua attività. Il cambiamento forzato era nato dalla scelta della Casa bolognese di lasciare in modo ufficiale la Superbike ed aveva innescato una gran voglia di rivalsa e soprattutto di sfida.

La scommessa era difficile, anche se l'unione con la BMW poteva rappresentare un'ottima scelta ma la Casa tedesca non aveva una esperienza di corse e - come ha imparato il team ufficiale - per gareggiare ad alto livello ci vuole metodo e, soprattutto, storia sportiva.

DOMINIO SUPERSTOCK -  Andrea Buzzoni, direttore di BMW Motorrad Italia, ha colto l'opportunità di disporre di una squadra (ex Giocamoto ed ex Feel Racing) dalla grande esperienza, costruendo con gli uomini guidati da Daniele Casolari e Serafino Foti un progetto importante iniziato nella Superstock.

La missione era ambiziosa: vincere una FIM Cup che ha un importante valenza sul prodotto di serie. E grazie ad un determinato Ayrton Badovini l'obiettivo era raggiunto con un ruolino di marcia (9 vittorie su 10 gare disputate) al di sopra di ogni aspettativa.

Team BMW ItaliaLO SBARCO IN SUPERBIKE - Poi il grande salto in Superbike coinvolgendo alcuni uomini tra quelli che avevano contribuito a vincere molti titoli con la Ducati.

Ecco, quindi, che con Buzzoni e Foti lavorano tecnici del valore di Gerardo Acocella (direttore tecnico) e di Alverto Dellavalle (ingegnere di pista di Badovini), oltre agli elettronici Luca Minelli e Massimo Neri ed ai capi meccanici Marco Ventura e Davide Gibertini. Un team di gran valore che punta sul rilancio di James Toseland e sulla crescita di Ayrton Badovini, che torna in Superbike.

SI FERMA TOSELAND - La stagione sembrava ricca di promesse, nonostante gli standard molto rigidi imposti dalla collaborazione con la BMW. Purtroppo nel corso di una sessione di test privati a Motorland Aragon, Toseland cade riportando lesioni molto serie al braccio destro, tanto che dopo inutili tentativi di rientro, l'inglese è costretto a lasciare le corse.

"Al di là del rapporto personale - ci ha detto Serafino Foti - non credo che il ritiro di James ci abbia penalizzato più di tanto dal punto di vista dei risultati sportivi. Con lui avremmo potuto cogliere buoni piazzamenti con entrambi i piloti e francamente avremmo preferito farlo, piuttosto che vedergli lasciare le corse".

Ayrton BadoviniBADOVINI NON DELUDE - Per fortuna Ayrton ha risposto in modo adeguato, cogliendo piazzamenti che lo hanno portato al decimo posto finale e facendogli sfiorare il podio in gara 2 a Misano. Il pilota di Biella, da tempo trasferitosi in Romagna, ha disputato un'ottima fase centrale del Campionato, conquistando ben 165 punti.

Per sostituire Toseland, accanto ad Ayrton sono stati schierati piloti come Lorenzo Lanzi, Javier Fores e Barry Veneman, che - salvo il primo - non hanno colto piazzamenti di rilievi.

BILANCIO POSITIVO - Al termine del primo anno della nuova impresa, il bilancio per il team può essere positivo. Serafino Foti, piemontese, ex pilota Ducati e Bimota, 51 presenze in Superbike, campione italiano della categoria nel 1997, concorda con questa valutazione: "Fino a metà stagione ero molto soddisfatto - ci ha detto - poi in qualche occasione abbiamo forse perso qualche risultato. Al primo anno di Superbike con una moto nuova per noi entrare nei primi dieci con Ayrton è un bel risultato".

PROGETTO AMBIZIOSO - Il team BMW Motorrad Italia nel 2012 punterà a migliorarsi anche se non sarà facile: "Ora viene il difficile: fare meglio di quello che abbiamo fatto quest'anno" riconosce Foti. Dopo aver "studiato" la moto per tutto il 2011, i tecnici del team hanno realizzato una moto "made in Italy" che ha debuttato nei test di Portimao. Il legame con Monaco è strettissimo - l'elettronica ed il motore verranno dal Reparto Corse BMW - ma dal punto di vista della ciclistica (a cominciare dal forcellone) le scelte "italiane" sono evidenti.

A fianco di Ayrton Badovini, ovviamente riconfermato, ci sarà Michel Fabrizio, un pilota alla ricerca del riscatto che ha già lavorato con il team ai tempi della Ducati.

L'arrivo di uno sponsor come GoldBet che sarà sulle carenature della S 1000 RR per tre anni, garantirà il sostegno economico dell'operazione sinora sulle spalle della filiale italiana della BMW. E potrebbe essere una valida garanzia anche per il 2013, quando la BMW potrebbe affidarsi ad un team esterno per correre in Superbike e nel frattempo la squadra italiana avrà completato la sua esperienza con la quattro cilindri di Monaco. Magari corredata da qualche risultato significativo...

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