Il venerdì di Silverstone si è chiuso con un tracciato che è andato via via asciugandosi dopo la pioggia che tutti aspettavano: davanti a tutti, come accaduto al mattino sull’asciutto, Stoner e Simoncelli.
L’australiano e il romagnolo per il momento hanno dimostrato di essere su un altro pianeta rispetto a tutti gli altri, in tutte le condizioni.
Con l’asfalto umido Stoner ha girato, allo scadere della seconda sessione di libere, in 2’15”666, rifilando otto decimi a Simoncelli. Poco, se consideriamo che Hayden, terzo, è già a 1”4; i distacchi degli altri si possono misurare con la clessidra. Ciò è dovuto anche alle particolari condizioni della pista, che come detto è andata via via migliorando, ma è evidente che Stoner e Simoncelli sono gli unici al momento ad interpretare al meglio la pista di Silverstone, oggi molto insidiosa.
Rossi, alla prima presa di contatto – ci ha girato soltanto con una Ducati 1198 stradale – ha infatti beccato quasi quattro secondi. Il pesarese doveva capitalizzare al massimo queste due sessioni di prove per imparare al meglio la pista, e il meteo non lo ha certo aiutato.
Un abisso, del resto lo aveva detto ieri che avrebbe avuto bisogno di una giornata per prendere le misure ad una pista difficile e veloce. Ancor più in queste condizioni. E così è stato.
Il terzo tempo di Nicky Hayden, però, fa ben sperare per il secondo conclusivo giorno di prove.
Anche Colin Edwards, che ieri ha ricevuto l’ok per correre, ha chiuso a un abisso da Stoner: 9 secondi netti. Prenderà egualmente parte alla gara domenica o si ritirerà dopo pochi giri come aveva detto avrebbe fatto a Barcellona la settimana scorsa? Ah, saperlo...