Brivio: "Valentino non è un robot"

Il manager sulla situazione di Rossi: "non è facile per lui, ma vuole fare questo sforzo"


Dalle stelle alle stalle direbbero i detrattori, solo un’altra sfida prima di tornare a vincere risponderebbero i suoi tifosi. La cosa certa è che la stagione 2011 per Valentino Rossi si sta rivelando come la più difficile per la sua carriera. I risultati tardano ad arrivare, la pressione aumenta ed è difficile spiegare come sia possibile decidere, per un nova volte campione del mondo, di non cercare più il risultato nella singola gara ma lavorare in vista del futuro.

Ci prova Davide Brivio, team manager del campionissimo ai tempi della Yamaha e oggi suo uomo di fiducia. “Ducati e Valentino stanno pensando al futuro – spiega -  non stanno rincorrendo la prestazione gara per gara, il loro obiettivo è fare evolvere la moto sempre di più e raccogliere dati in vista 2012”. È inutile aspettarsi miracoli nelle prossime quattro gare “l’obiettivo non è fare un quinto posto piuttosto che un sesto, non è neanche una cosa importante tutto sommato in questo momento – sottolinea - Bisogna guardare i tempi sul giro, analizzare i problemi di grip che abbiamo avuto, per potersi proiettare nel futuro”.

Significa un cambio di mentalità radicale per un pilota che è stato sempre abituato a vincere o almeno a provarci. “Per 15 anni Valentino è arrivato in pista il giovedì pensando di poter vincere ogni gara – conferma Brivio - adesso non è più così. Sta metabolizzando una situazione nuova per lui. Se sei un pilota che non ha mai vinto o vinto poco la sopporti meglio, ma Rossi anche negli anni difficili è sempre riuscito a vincere delle gare”.

Adesso il primo gradino del podio gli sfugge da troppo tempo, dal Gran Premio della Malesia dello scorso anno. Ma l’ex team manager dichiara che il Dottore non ha perso le sue motivazioni: “lui vuole fare questo sforzo, sta dando il massimo di se stesso, ma non è un robot, è un uomo e in certi momenti fa fatica. Bisogna considerare che sta facendo un lavoro molto più impegnativo rispetto al passato, le variabili e dubbi sono tanti, non è come concentrarsi solo sulla messa a punto, anche i dati del passato servono meno”.

La strada però è obbligata “se si vuole fare un passo avanti – sottolinea Brivio - Rossi sta facendo un grande sforzo mentale per resistere in questa situazione e tenere duro, non piacerebbe a nessun pilota essere nei suoi panni”.

Articoli che potrebbero interessarti