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CRT e Moto2: tutti pazzi per il carbonio

La nera fibra sempre più usata per telai e forcelloni, con Inmotec e Suter in testa

Moto - News: CRT e Moto2: tutti pazzi per il carbonio

Dopo il suo abbandono definitivo da parte della Ducati, sembra essere scoppiata la febbre del carbonio nel box del motomondiale, per adesso solo la Moto3 ne è rimasta immune, ma gli ingegneri di Moto2 e CRT hanno deciso di puntare sulla nera fibra, anche se ancora nessuno si è spinto a soluzioni estreme come il monoscocca italiano. A Jerez il debutto di un telaio misto carbonio per la BQR, che per uno dei suoi piloti, Silva, ha deciso di accantonare la ciclistica in alluminio realizzata dall’inglese FTR per utilizzare una struttura composita progettata dalla spagnola Inmotec. Non cambia il propulsore utilizzato, il 4 cilindri Kawasaki, invece. Il telaio iberico è realizzato in carbonio nella parte anteriore, canotto di sterzo compreso in cui si innesta la presa d’aria che porta all’air-box, mentre la parte posteriore, in cui è infulcrato il forcellone, è in alluminio.

Il telaio Kalex Moto2: in alluminio ricopreto di carbonioSuter era stata la prima nella scorsa stagione a usare il carbonio sulla propria  Moto2 anche se non per modificarne le rigidezze. Dei fazzoletti di fibra erano posizionati sulle travi del telaio usato lo scorso anno, siglato MMXI, e ancora montato sulla moto di Yuki Takahashi, e avevano la funzione di proteggerlo. Una soluzione ripresa quest’anno anche dalla Kalex. Tutta la parte anteriore del telaio della engineering tedesca è ricoperto da uno strato di fibra di carbonio, che termina appena sotto la sella.

La Suter Moto2 di SimonLa rivale svizzere invece ha fatto un ulteriore passo avanti nel 2012, realizzando tutta la parte anteriore del telaio in fibra di carbonio a cui sono incollati il canotto di sterzo e la parte posteriore in alluminio. Una soluzione inedita e che ha l’obiettivo di coniugare le caratteristiche migliori dei due materiali, esaltandone i pregi e limitandone in difetto. La nuova ciclistica, siglata MMX2, a Jerez è stata montata sulle moto di Marc Marquez, Thomas Luthi e Julian Simon.

Il forcellone in carbonio della Speed Up di Andrea IannoneLa moto che invece assomiglia di più, concettualmente, all’attuale Desmosedici GP12 è la Speed Up usata da Iannone. Come sulla MotoGP bolognese, il telaio è un doppia trave in alluminio mentre il forcellone è in fibra di carbonio. Non è il primo esempio di questo genere, già l’Aprilia in 250 usava una soluzione identica e non è un caso che dietro alla progettazione della Moto2 del team Speed Master ci sia chi ha lavorato proprio nella Casa di Noale.

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