Poncharal: calendario? Meglio non si può

"Tante le esigenze da soddisfare e la crisi impone scelte attente"


Il calendario definitivo della MotoGP sarà pronto per Valencia e i due “buchi vuoti” saranno riempiti in quel momento. Dorna sta continuando con le trattative con Argentina e Texas, ma al momento non c’è ancora la certezza assoluta per entrambi i Gran Premi. “L’obiettivo finale è di avere 19 gare, ma potrebbero essere anche solo 17 o 18 – dice Carmelo EzpeletaLe date definitive le comunicheremo a fine campionato, come al solito, per adesso non ci sono altre novità”.

La bozza del calendario ha però sollevato qualche perplessità, essendo sbilanciato fortemente verso la Spagna, presente con 4 GP, e con gli USA che potrebbero portare a tre i loro appuntamenti. “A nessuno piace avere così tanti Gran Premi nella penisola iberica, neanche all’organizzatore, ma in questo momento non si può fare altrimenti – difende il disegno per la prossima stagione Hervé Poncharal, presidente dell’Irta e patron del team Tech3 – Nessun calendario è perfetto, ma questo è il migliore possibile ad oggi”.

Il  manager francese ci tiene a spiegare quanto la gestazione della lista delle gare per il 2013 sia stata difficile e complicata. “Bisogna tenere conto di tante esigenze diverse e cercare di farle coincidere – continua – Quelle climatiche, quelle delle televisioni e quelle delle squadre, le priorità dei team ufficiali e di quelli satelliti non sempre coincidono. Il lavoro non è facile. Alle squadre interessano soprattutto i costi di trasporto, abbiamo cercato di diminuirli”. In molti si aspettavano però più cambiamenti, l’entrata di nuovi Paesi, cosa che non è avvenuta. Poncharal risponde alle critiche: “abbiamo pensato alla Russia o all’India, ma non ci sono i presupposti economici per andarci. In un periodo di crisi come questo bisogna essere attenti nelle scelte”. Anche la trasferta di fine campionato con tre gare di fila in Malesia, Australia e Giappone non sembra essere un’ottima soluzione. “Come potremo fare? – si chiede il presidente Irta – Non correre uno di questi Gran Premi? Anche in questo caso non ci sono alternative”.

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