Eccola! La Ducati GP14 in pista a Jerez

UPDATED  Pirro per la prima volta in pubblico con il prototipo della Desmosedici


La Ducati ha portato a Jerez anche la più recente evoluzione della Desmosedici, che chiameremo GP14, anche se non sarà probabilmente questa la sua denominazione definitiva.

Il prototipo è stato affidato alle cure di Michele Pirro che ne aveva due esemplari a disposizione nel suo box, oltre ad un esemplare della GP13 attualmente a disposizione dei quattro piloti ufficiali Ducati: Iannone, Hayden, Spies e Pirro.

Le otto GP13, comunque, non erano tutte uguali fra di loro. Sia il team ufficiale che quello satellite, infatti, aveva per ciascun pilota anche la versione che chiameremo GP13.5, riconoscibile dalle feritoie a branchia di squalo presenti sul serbatoio. Questa versione della Desmosedici è quella con la distribuzione dei pesi diversa provata per la prima volta l'anno passato da Valentino Rossi al Mugello e riprovata nuovamente quest'anno a Sepang incontrando il gradimento quasi generalizzato degli attuali piloti Ducati.

Dovizioso ha provato anche aggiornamenti dell'aerodinamica con un nuovo cupolino più basso e schiacciato e con una presa d'aria anteriore di forma diversa.

Se la GP13 e la GP13.5 usufruiscono del medesimo telaio e ciò che le differenzia è il diverso posizionamento di alcuni componenti accessori, la GP14 si presenta completamente diversa fin dal primo colpo d'occhio. La differenza maggiormente visibile - al di là delle pelli in carbonio che ricoprono il trave discendente del telaio - è nella zona degli attacchi motori, completamente diversi. Segno questo che a Borgo Panigale stanno ancora cercando la migliore distribuzione dei pesi possibile, ma anche il posizionamento definitivo del quattro cilindri a L di 90°.

A proposito del propulsore, sembra che nella versione definitiva pur mantenendo il suo layout - e dunque la disposizione dei cilindri a 90° che ormai adotta anche la Honda nella sua RC213V - subirà una miniaturizzazione, anche per adattarlo alla sua nuova funzione. Oggi infatti non è più parte stressata, com'era quando era esso stesso parte del telaio. In questo modo si guadagnerà ulteriore peso che potrà essere posizionato differentemente.

E' un lavoro enorme quello che sta facendo la Ducati ed è difficile sapere quando dal prototipo si passerà alla versione definitiva. I positivisti all'interno del team parlano del Mugello, ma c'è chi teme che il debutto possa slittare addirittura a Misano. D'obbligo a questo punto tenere d'occhio Michele Pirro che mantenendosi a circa due secondi dalla vetta della MotoGP ed a meno di un secondo dai suoi compagni di marca, sta' sobbarcandosi tutto il lavoro di sviluppo.

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