Rossi: sotto esame e mi promuovo

Valentino lascia Jerez col 2° posto e dubbi sul telaio, "ma la sfida vera inizia in Qatar"


Ieri Valentino Rossi allo schermo dei tempi avrebbe voluto fargli una foto da appendere in camera, oggi probabilmente l’istinto è stato quello di tirargli qualcosa addosso. Niente di grave, ma perdere il primato sui tre giorni per appena 14 millesimi è uno di quegli ‘scherzi’ di cui si farebbe volentieri a meno. “Ho contato i millesimi, quando ho scoperto che ero dietro per pochissimo una piccola imprecazione mi è scappata” scherza il Dottore, il cui umore non è stato rovinato dal primato perduto. La prima buona notizia è che oggi ha potuto fare qualche giro, cosa non scontata considerando che a due ore dalla fine dei test era seduto nei box senza neanche addosso la tuta.

Questa ora e mezza per noi è stata molto importante perché avevamo il nuovo telaio da provare – ricorda il pesarese – Non lo userò, almeno nelle prime due gare, la prima sensazione è che garantisca più stabilità ma è peggiorato leggermente in ingresso. Ma oggi non era la giornata giusta per provarlo al meglio, le condizioni della pista non erano ideali per andare a cercare il pelo dell’uovo. Lo riproveremo, con più calma più avanti”. Rimane il peccato di avere mancato le testa della classica al termine dei tre giorni, come avevano fatto Lorenzo, Pedrosa e Marquez nei precedenti. “Nel mio giro migliore devo dire grazie a Bradl, l’ho fatto dietro di lui – sorride – Era successo anche lo scorso anno, ma questa volta invece di allontanarmi da Stefan mi avvicinavo. Mentre quando ho cercato l’ultimo assalto ho trovato più traffico che in tangenziale all’ora di punta. Ero più veloce di un paio, ma non so di quanto avrei potuto essere più rapido”.

Con i meccanici che preparano le casse con le moto da spedire in Qatar, è venuto il momento di fare un bilancio dell’inverno. “E’ buono – sgombera subito il campo da dubbi il Dottore – Sapevo che ci sarebbero state piste in cui sarei stato più competitivo, come qui e Sepang, e altre in cui avrei sofferto, come Austin, e ne ho avuto la conferma. Ma la cosa più importante sono le sensazioni in sella, mi piace guidare questa moto, inoltre siamo riusciti a trovare un buon setup di base. Anche oggi, nonostante le condizioni della pista non fossero perfette, ha funzionato”. Alla mente torna il pre-stagione 2004, quello della sua ‘prima volta’ sulla Yamaha. Rossi fa un confronto: “in quell’inverno ero stato veloce in tutte le piste – spiega – sarà difficile ripetere quei risultati. I miei primi obiettivi sono di battagliare con Lorenzo e le Honda e di salire sul podio”.

La partenza è in salita, perché su due piste che Valentino non ama troppo. “Quello di Losail non è niente di speciale come circuito – dice – Anche se in passato ci ho vinto, non è una delle ‘mie’ piste. Lì sarà importante riuscire ad adattare la moto alle condizioni che cambiano giorno dopo giorno. Austin invece ha quei tornantino stretti che non sono il punto forte né mio né della M1. Inoltre ho sofferto di dolori alla parte sinistra della schiena durante i test, a causa del modo di guidare cui il tracciato mi costringe”. Ci sarà da lavorare, ma visti i risultati sarà comunque un piacevole dovere. “So che devo ancora migliorare – ammette – I test hanno dato belle soddisfazioni ma l’importante sono le gare. Ogni volta è una nuova prova da superare. Anche se ho vinto 9 mondiali io mi sento sempre sotto esame, anzi forse ancora di più proprio per questo motivo”.

Dopo il bilancio su di sé, Rossi passa agli avversari. “Marquez ha impressionato ed è stato molto veloce. Spero di stargli davanti, ma penso che qualche volta sarà difficile. E’ la sua prima stagione, spero se la prenda con calma – ride – Anche Pedrosa è molto veloce, ma è sempre difficile capire il suo reale livello nei test. Però quello che ha fatto il miglior lavoro in tutte le piste è stato Lorenzo”. Il Dottore non sottovaluta neppure Crutchlow, “Cal è stato una grande sorpresa – ammette – Qui è sempre andato forte, è strano perché i piloti della SBK di solito faticano a Jerez, oggi erano le condizioni migliori per lui, ma anche ieri ha dimostrato velocità e non solo sul giro secco”. Chi invece non sarà più un problema è Stoner, “Casey era subito velocissimo dai primi giri di gara – commenta – ma anche Lorenzo e Pedrosa fanno lo stesso”.

L’ultima novità sarà rappresentata dalla nuova formula per le qualifiche. “Non si potrà sprecare neanche un turno – avverte Rossi – Il rischio è che le condizioni poi cambino e si perda l’occasione buona. Ma per il resto il lavoro ai box non cambierà troppo”. La situazione non potrebbe essere più chiara di così. Ancora poco più di una settimana e si inizierà a fare sul serio.

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