Crutchlow: M1 vecchia fa buon brodo

AUDIO"Lorenzo però vincerebbe anche con questa, e forse oggi farebbe cambio"


Cal Crutchlow ha sorpreso tutti nella giornata conclusiva dei test della MotoGP a Jerez. Il britannico dagli occhi spiritati ha concluso con un 1'39.511, il tempo più veloce di tutti e tre i giorni, nonostante una M1 praticamente identica a quella dello scorso anno.

"Non c'è una sola cosa diversa a parte dall'elettronica (più controllo e anti-impennamento) rispetto a Sepang – ha detto il pilota del team Tech3 – Non abbiamo avuto tempo di cambiare nulla. Prima dell'ultima ora c'erano pozze d'acqua in pista, serviva tempo ma avevano tutti fretta. Ma è difficile per tutti avere tre giorni e solo 15 giri sull'asciutto".

Forse però il fatto di non aver ricevuto aggiornamenti da Iwata si è trasformato in una motivazione ulteriore per Crutchlow.

"Alcuni piloti avevano componenti nuove da provare, mentre noi solo una soluzione con la moto un po' più bassa. Mi sono preso dei bei rischi, perché la temperatura era bassa e la pista sporca, e manca una settimana al Qatar, una caduta seria sarebbe stata un disastro".

E invece è andato tutto liscio. Rossi e Lorenzo sono rimasti alle spalle, un messaggio forte e chiaro per le orecchie dei dirigenti Yamaha

"Eravamo costanti e a nostro agio, altri sono caduti un po' di più, segno che forse sono più al limite. Ogni gara sarà difficile soprattutto nel prosieguo della stagione quando il gap tra la nostra moto e le ufficiali sarà più grande, anche se esiste chiaramente già da ora. Siamo tre step di telaio indietro. Da quello che ho capito la nuova M1 a Sepang valeva due decimi a giro per Jorge e mezzo secondo per Valentino. Per quattro gare avrò questa moto, Yamaha me lo ha detto chiaramente, dopo non so. Non hanno le risorse economiche per produrre abbastanza parti da dare anche ai piloti satellite, a differenza di Honda, e comunque io corro con Tech3, non con loro. Forse però ora il team Yamaha ufficiale vorrà tornare alla moto che abbiamo noi".

Crutchlow comunque non si fa illusioni.

"La squadra ha fatto un ottimo lavoro, in silenzio e migliorando la moto. Il telaio che hanno Rossi e Lorenzo è diverso, anche forcellone. Sembra che qualsiasi cosa faccia la nostra moto, ogni nuovo telaio portato per M1 lo fa meno. Impenna di meno, ha meno movimento al posteriore. Se consideriamo quattro stage evolutivi, la differenza diventa sostanziale. Ma se metti Lorenzo sulla mia moto sarebbe comunque al vertice, mentre io non so cosa farei se avessi una Yamaha ufficiale. Forse per Valentino sarebbe un po' diverso perché è tornato da poco con Yamaha, ma anche lui andrebbe forte sulla mia moto. L'anno scorso al rinnovo Yamaha mi aveva assicurato buoni aggiornamenti ed un input sullo sviluppo, cosa che al momento non si è verificata. È difficile come situazione, ma è la crisi. E devono ancora decidere la direzione dello sviluppo. Posso solo dare il mio feedback per questa moto, è inutile chiedere di più".

E pensare che in Superbike il pilota Yamaha faceva più fatica (terminò quinto ne 2010 prima del passaggio di categoria).

"Il mio stile è ancora da SBK in certe curve, ma è molto simile a quello di Valentino. Sembra che io mi muova di più perché sono più piccolo, ma se guardi alla telemetria i dati sono simili. Solo alla curva 2 forse continuo la frenata troppo a lungo. Se avessi avuto tre giorni sull'asciutto credo che avrei potuto girare in 1'38 basso. In Qatar proverò a vincere con un minuto di margine. No, spero di finire nella Top 5. Se facessi podio, mi trasformerei in uno sceicco".

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