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Mototurismo: Fioritura di Castelluccio di Norcia 2016. E giallo sia!

In sella alla Honda CRF1000L Africa Twin per godere de “la Fiorita”, un arcobaleno di fiori

Moto - News: Mototurismo: Fioritura di Castelluccio di Norcia 2016. E giallo sia!

Non c'è nulla da dire, quando la natura ci si mette, realizza delle cose al limite del reale. Castelluccio di Norcia è già di per se un posto meraviglioso che ci sentiamo di definire come uno dei dieci luoghi più belli d'Italia ma, quando c'è la fioritura, allora, è facile che questa località scali la vetta della classifica! Siamo partiti dalla Capitale per recarci qui in sella ad una Honda CRF1000L Africa Twin, compagna ideale per un'escursione del genere. Inutile dirvi che il fascino ed i colori di questa parte della verde Umbria, cattura e ammalia l'escursionista, possa essere motociclista, camperista, automobilista o... autostoppista. Questo altopiano si presenta come uno dei più bei spettacoli della natura, “vedere per credere”!

IL PERCORSO FACILE – Da Roma, è quasi niente arrivare a Castelluccio di Norcia. Circa 180 Km che corrispondono a 2 ore e mezzo facendo tutta la SS4, ovvero la via Salaria, strada che collega l'antica città con le Marche, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto per capirsi. Arrivati ad Arquata del Tronto, basta salire per la SP89 fino a poco dopo Pretare, dove al bivio basterà lasciare la strada (che porta in direzione Montegallo) girando a sinistra per la SP477 proprio in direzione del nostro obiettivo.

IL PERCORSO CURVOSO – Ma si sa, a noi motociclisti piace complicarci la vita e fare “zig-zag”, ed infatti, la Salaria viene da noi utilizzata solo come “mezzo” per uscire dal traffico. Giungiamo a Passo Corese in un attimo e apprezziamo la protettività della moto; il pilota è ben protetto grazie al cupolino, mentre il motore gira regolare e privo di vibrazioni fastidiose. Dopo una bella colazione, lasciamo la storica strada utilizzata dagli Antichi Romani verso la Via Ternana e qualche chilometro successivo, giunti a Vacone, giriamo per Cottanello iniziando ad arrampicarci per la montagna. Quando si spalanca il gas il motore spinge anche se in due, e tra le curve si apprezza la ciclistica equilibrata della nuova Africa Twin. Proseguiamo fino a giungere a Contigliano prima e a Rieti dopo (piccola cittadina che sorge ai piedi del Monte Terminillo). Imbocchiamo la SP79, una veloce strada che ci porta rapidamente al bivio della SP3, strada curvosissima e con asfalto perfetto che ci permette di piegare al limite e spingere un po' di più (i 95 CV si fanno sentire). La moto si comporta egregiamente, è ben frenata anche quando si aumenta il ritmo, con l'anteriore estremamente modulabile e potente. La statale ci permette di raggiungere, anche tramite un cavalcavia altissimo da dove si gode una splendida veduta, la cittadina di Leonessa che vale sicuramente una visita per uno stop caffè.

Ripartiamo subito prendendo la SR471, strada che porta fino a Cascia, per poi girare a destra in direzione di Norcia per la SS685. Solo questa piccola cittadina meriterebbe una mezza giornata di attenzione, soprattutto perchè qui si possono mangiare delle prelibatezze uniche (da qui il temine “Norcineria”, ovvero un alimentari che offre salumi e formaggi locali per ogni palato!), senza contare i vari monumenti, tra cui la splendida Basilica di San Benedetto. Il tempo è tiranno, si dice, e infatti ripartiamo subito ed in un attimo ci ritroviamo a svoltare a sinistra verso la SP477, strada che sale abbastanza veloce all'inizio, per poi stringersi sempre di più. L'asfalto è perfetto e consente pieghe in tutta sicurezza, fino a quando non si è prossimi ad altezze di oltre 1.000 metri sul livello del mare circa. Qui la neve in inverno “spacca” l'asfalto che non sempre viene ripristinato; insomma meglio fare attenzione al ghiaino a terra... Bisogna però dirlo: la sicurezza che offre questa moto anche su asfalto sporco è disarmante! Un po' è la ruota anteriore da 21”, ma la differenza la fanno le sospensioni. Ben tarate, scorrevoli, soprattutto la forcella è qualcosa di perfetto. Se poi occorre, con un cacciavite ci si può cucire addosso la moto. Abbiamo parlato di tempo, ma anche il meteo ci si mette: in un attimo il cielo si copre, inizia a grandinare e dobbiamo rifugiarci dentro una galleria.

Dopo un paio di ore ripartiamo e arrivati al valico, si inizia a scendere e dopo poco basta una curva per essere proiettati nella natura. L'altopiano fa bella mostra di sé, un arcobaleno di colori che ogni anno, tra maggio e luglio, si presenta come un caleidoscopio: rosso, giallo, verde, blu, viola... se solo ci fosse il sole! Si è fatto tardi e decidiamo di pernottare nella vicina Valnerina. Il giorno dopo splende il sole, il sorriso si stampa sotto al casco e arrivati nuovamente in loco, notiamo che il rettilineo che attraversa la piana diventa la passerella degli appassionati che vanno avanti e indietro come fosse una via del centro, tutto per ammirare queste “vetrine” colorate. Si chiama Pian Grande ed è teatro di uno spettacolo più unico che raro. Centinaia di persone che scattano foto, che camminano tra i fiori (ove possibile, attenzione ai divieti. N.d.R.), che si stendono in mezzo ai colori godendosi i profumi dei petali, tutto con una temperatura gradevole, mentre i cavalli selvatici corrono sui prati. Per noi gente di città... è utopia!

Parola d'ordine, relax, e soprattutto pazienza se volete pranzare a Castelluccio di Norcia, perchè le file sono interminabili, sia per un panino con l'ottimo ciauscolo (salsiccia spalmabile saporitissima!) che per le lenticchie locali, vera prelibatezza per gli appassionati di legumi. La lenticchia locale, prodotto dei Monti Sibillini, rappresenta la chiave di ogni piatto qui; zuppe, creme, primi piatti... ed ammirare il paesaggio mentre si mangia è indescrivibile.

La “Fiorita” resta ed è dunque uno dei momenti più belli dell'anno, gli stranieri giungono qui da tutta Europa e questa altro non è che una conferma che viviamo in uno dei Paesi più belli del Mondo. La natura fa il resto e a noi non resta che sfiorare un fiore, accarezzarlo, odorarlo e rimontare in sella alla nostra Honda per scendere verso Antrodoco e prendere la Salaria perchè sì, ci siamo addormentati sul prato e abbiamo fatto inverosimilmente tardi (oltre che a bruciarci il viso con il sole!). Il resto, lo ha fatto l'”africona”, mezzo equilibrato e a suo agio in qualsiasi condizione, dalla città all'autostrada, dalla montagna allo... sterrato (ci siamo concessi solo qualche breve puntata fuori dal bitume). Per il modello base occorrono 12.400 euro; c'è da farci più che un pensiero... anche perchè in tema consumi, si percorrono i 20 Km/l in due con i bagagli. Se invece state leggendo questo, sbrigatevi, siete ancora in tempo a vedere la bellezza di questo posto con la sua natura ed il suo essere selvaggio. Dimenticavamo, tra i vari colori, quest'anno a Castelluccio di Norcia, va di moda il giallo; almeno, sapete come abbinare la t-shirt!
 

Per il nostro viaggio in sella alla Honda Africa Twin abbiamo utilizzato:

Casco AGV AX-8 DUAL EVO E2205 MONO - MATT BLACK - Per uso sia stradale che off-road, casco versatile che offre un elevato comfort.

 

 

 

Completo Dainese D-EXPLORER S/T GORE-TEX JACKET & Pants - Top di gamma della sua categoria: giacca 3 strati modulare, impermeabile e traspirante è confezionata con materiali pregiati che permettono di usarla tutto l’anno. Pantaloni separati.

 

Stivali Dainese Latemar GORE-TEX- Soluzioni all’avanguardia e materiali di altissima qualità per questo stivale touring, top di gamma della sua categoria. Ottimizzati per consentire il massimo feeling e integrazione con la moto.

 

 

Guanti Dainese ERGOTOUR GORE-TEX X-TRAFIT- Grazie alla presenza della membrana di marca GORE-TEX si garantisce impermeabilità e traspirabilità mentre la tecnologia X-TRAFIT assicura a questo modello certificato comfort e sensibilità superiori alla guida.

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