Sepang sarà un banco di prova fondamentale per il Mondiale Superbike, dove diversi interrogativi attendono una risposta. Kawasaki punterà alla rivincita dopo Imola, Davies e la Ducati invece alla conferma. Tra i vari temi c’è senza dubbio la novità rappresentata dal tracciato malese, che lo scorso 23 aprile ha visto terminare tutti i lavori di rinnovamento, in particolare l’asfaltatura.
L’aveva promesso il progettista Jarno Zaffelli in occasione dei test di MotoGP a inizio febbraio: “Una volta terminati, ci metteremo subito al lavoro”. Adesso il circuito è pronto ad ospitare il sesto round delle derivate.
È stato un lavoro lungo, ma alla fine le scadenze sono state rispettate.
“Esatto, ricordo ancora quando lo scorso 26 dicembre mi recai a Sepang per le prime valutazioni. Il 15 febbraio, poco dopo i test della MotoGP, abbiamo iniziato i lavori, mentre il 23 aprile sono stati ultimati. Giovedì ci sarà l’ultimo sopralluogo prima della gara. Oltre all’impegno di tutto il personale, anche il meteo è stato d’aiuto, dato che in questi mesi è piovuto solo tre volte”.
Quali sono state le principali richieste dei piloti?
“In occasione dei test di Sepang ci siamo confrontati con Espargarò, Lorenzo, Rossi e molti altri, i quali si lamentavano per la presenza di troppi “bump”. Oltre a questo è stato sottolineato anche lo scarso grip per quanto riguarda la curva cinque. Ci siamo messi quindi all’opera per soddisfare tutte le richieste e ora i problemi sono stati definitivamente eliminati”.
Come lo definiresti ora questo tracciato?
“Rivoluzionato! L’asfaltatura è stata senza dubbio uno dei principali interventi, ma allo stesso tempo abbiamo migliorato il drenaggio di alcuni tratti di pista, così come le vie di fuga e inserito nuovi cordoli. Inoltre la larghezza del tracciato è di 16 metri costante, mentre prima aumentava. Credo sia diventato molto più veloce e aggressivo”.
La curva quindici ha cambiato volto.
“Vale il prezzo del biglietto! Se dovessi scegliere un punto per guardare la corsa, andrei proprio lì. L’abbiamo rivista totalmente, infatti adesso i piloti dovranno entrare larghi per poi andare a tagliare, perché in caso contrario ci sarebbe il rischio di perdere l’anteriore. Ma quella non è l’unica curva che ha visto degli interventi”.
Può citarne altre?
“Alla curva due e nove sono stati rimossi i dossi, mentre le pendenze laterali sono aumentate in ogni punto. Tra l’altro, in passato, questo tracciato sollecitava poco lo pneumatico nella parte sinistra, adesso invece lo costringerà a lavorare molto di più”.
Che asfalto dovremo aspettarci?
“Un asfalto tagliato su misura, di conseguenza diverso rispetto a Imola, Misano oppure Rio Hondo. Di sicuro questa sarà la gara più calda del campionato, infatti la temperatura della pista arriverà a superare i 62 gradi. Dovremo attendere un anno prima che lo strato di colla venga rimosso definitivamente e sia possibile vedere la pietra grigia.”
Questo rinnovamento è un’incognita per gomme e piloti.
“Personalmente non vedo l’ora che sia venerdì, sono fiducioso. I lavori sono stati eseguiti nel modo migliorare, ma soprattutto è stato dato un taglio netto rispetto al passato”.