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MotoGP, Iannone: "Oggi ho guidato con un braccio solo"

Dovizioso: "La Ducati richiede troppa forza, ma potevamo lottare con Crutchlow"

Iannone: "Oggi ho guidato con un braccio solo"

Era tra i principali indiziati per la vittoria, ma il dolore al braccio lo ha sicuramente condizionato. Andrea Iannone ha continuato a spingere a Silverstone, senza mai arrendersi, in particolare nel duello con Crtuchlow, Rossi e Marquez. A metterlo fuorigioco la caduta a causa di una buca.

“Sono comunque contento, perché credo di aver corso bene e avevamo la giusta velocità. Il più grande ostacolo è stato il dolore all’avambraccio a nove giri dalla fine. Avevo due soluzioni: rientrare ai box, vista l’assenza di sensibilità e le difficoltà nel controllare la moto, dato che guidavo senza controllo, oppure continuare senza rimanere a guardare la classifica. Non avevo forza e soffrivo molto”.

Cosa è successo quando sei caduto?   

Ho preso l’unica buca che c’era e di conseguenza si è chiuso l’anteriore, cadendo a terra immediatamente. Mi dispiace molto perché ho fatto tutto quello che era possibile, in particolare la gestione degli pneumatici. La gomma morbida era corretta sia all’anteriore che posteriore”.

La tua futura moto si è dimostrata vincente.

“Sono felice per Suzuki, nelle ultime tre gare hanno compiuto dei passi avanti. Ma anche noi abbiamo migliorato, penso di essere più veloce, però la moto si muove ancora troppo in accelerazione. L’aspetto positivo è che non ho spinto al massimo,bensì solo all’80%, dimostrando di essere competitivo”.

Quanto ti preoccupa questo problema?

“Questo problema l’ho avuto nel 2013, infatti mi sono operato. Adesso è la prima volta che mi capita. Farò delle risonanze in Italia in modo da capire quale sia la situazione. Credo sia dovuto alla moto e anche al circuito. Io ci ho messo tutto l’impegno e la buona volontà, di certo guidare con un braccio solo non è semplice”.

Con Iannone costretto al ritiro, ci ha pensato Andrea Dovizioso a salvare la domenica in casa Ducati. Anche al forlivese non sono mancate però le difficoltà. 

Sono dispiaciuto perché mi mancavano le energie, dato che ho sofferto anch’io all’avambraccio. Partire dalla quarta fila si è rivelata una difficoltà, in seguito la seconda partenza non è stata buona come la prima. Tra l’altro ho pure perso del tempo a passare Lorenzo”.

Qual è l’aspetto incoraggiante?

 “Abbiamo velocità, però la moto richiede troppa forza, costringendomi a guidare in un modo non fluido. Prima di metà gara non riuscivo a fare quello che volevo, creandomi diversi problemi”.

Il problema al braccio da cosa deriva?

Questo problema è di natura tecnica. Quando ho agganciato il gruppetto potevamo giocarci la seconda posizione, però ero veramente finito. Il fatto di essere vicino al gruppo di testa è comunque un dato che evidenzia il passo avanti”.

Ducati sembra la più gentile con le gomme.

“Abbiamo deciso la morbida perché garantiva più velocità rispetto alla dura”.    

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