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MotoGP, Rossi: dovevo chiudere la partita con Lorenzo

"Era il primo obiettivo, non volevo giocarmi il 2° posto a Valencia. Un bilancio dell'anno? soddisfatto, ma non del tutto"

Rossi: dovevo chiudere la partita con Lorenzo

Valentino Rossi ultimamente è abbonato al numero 2: secondo in Austalia, secondo in Malesia e anche secondo in campionato. Vincere è un’altra cosa, ma è difficile lamentarsi per la medaglia d’argento. Infatti il Dottore è tutt’altro che arrabbiato dal piazzamento: “prima della partenza, il mio primo obiettivo era arrivare davanti a Lorenzo, poi c’era quello di vincere” ammette.

Pensavi al secondo posto in campionato?
Quando hai l’occasione di chiudere la questione, bisogna sfruttarla. Non volevo andare a terra, regalargli 20 punti e poi dovermi giocare tutto a Valencia, una pista in cui ho sempre faticato mentre Jorge va forte”.

L’idea della vittoria non ti è mai balenata in mente?
Quando sono riuscito a superare finalmente Iannone ero molto ottimista. Però l’asfalto ha incominciato ad asciugarsi e la gomma anteriore a surriscaldarsi, il davanti mi si è chiudo un paio di volte e avrei rischiato troppo se avessi continuato a spingere”.

L’errore in frenata, quando Dovizioso ti ha passato, ti è costato la gara?
No, era più veloce di me negli ultimi giri. Faccio i miei complimenti a Dovi, è bello per il campionato che abbiano vinto 9 piloti diversi quest’anno. Però fregano sempre me: prima Pedrosa, poi Crutchlow, oggi Andrea. Avrei preferito se avesse vinto a Motegi (ride)”.

A inizio gara ti sei divertito nella battaglia?
Appena partito, con tanta acqua, mi sentivo veramente bene in moto. Quando ho fatto il triplo sorpasso ho forzato la frenata perché mi sentivo forte in quel punto. A un certo punto ho pensato di non fermarmi ma è andata bene”.

Poi c’è stata la lotta con Iannone…
Mi ha fatto sputare sangue, ogni volta che lo superavo lui mi rispondeva, non ero molto veloce sul rettilineo. Volevo stargli davanti perché avevo i guanti inzuppati d’acqua, mi scivolavano sul gas (ride)”.

L’ultima parte di gara è stata ancora una volta il tuo tallone di Achille?
Ultimamente è così, è un punto debole su cui lavorare per il prossimo anno con la nuova moto. Ducati è la moto che consuma meno la gomma anteriore, oggi è quello che ha fatto la differenza”.

Il secondo posto in campionato ti soddisfa completamente?
Vincere è tutta un’altra cosa, ma è sempre meglio che arrivare 3°, o 4° o 5° (ride). E’ il terzo anno consecutivo, da quando è arrivato Galbusera, che finisco il campionato in questa posizione ed è comunque un risultato positivo. Significa che sono sempre davanti. In questa stagione comunque non sono mai stato veramente in lotta per il titolo, non me lo sono meritato ”.

Qual è il bilancio di questa stagione?
Manca ancora una gara, a Valencia arrivo con 42 di svantaggio su Marquez, può ancora succedere di tutto (ride). Scherzi a parte, voglio provare a essere competitivo anche su quella pista e poi tirerò le somme. Per ora sono abbastanza soddisfatto, ma non completamente perché non sono mai stato in corsa per il Mondiale”.

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