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SBK, Al via la Superbike in Australia: sfida nella notte

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SBK: Al via la Superbike in Australia: sfida nella notte

I loro volti sono distesi e sereni. C’è chi ne approfitta per godersi qualche raggio di sole, chi per scambiare qualche parola e chi per raccogliere gli ultimi riferimenti della pista. E’ il giovedì di Phillip Island, i piloti sono tutti radunati sul rettilineo che porta alla curva 1 per la tradizionale foto di rito che apre la stagione. Ci sono tutte le moto, l’una accanto all’altra, con quelle di Johnny Rea e Chaz Davies al centro, affiancate dalla Panigale di Melandri e la ZX-10R di Tom Sykes.

È l’ultimo giorno di quiete, poi da domani si abbasseranno la visiere e i motori inizieranno a rombare. Quello australiano sarà il primo atto di una delle stagioni più attese di sempre per le derivate. La sfida Rea-Davies ha catalizzato l’attenzione degli appassionati. Il Campione in carica insegue il terzo titolo iridato in sella alla sua Kawasaki, ma dovrà fare i conti con il gallese, che nel finale della passata stagione ha dimostrato di essere imbattibile, mettendo in cassaforte ben sei successi consecutivi. In attesa della prima gara, l’iridato si è assicurato il primo punto, risultando il più veloce di tutti nella due giorni di test. Più che il tempo colpisce il passo, costantemente sull’1’31” basso.

Ci sono poi i compagni di squadra, pronti a mescolare le carte in tavola. Marco Melandri è senza dubbio il più atteso, perché il 2017 è l’anno del suo rientro e lui non vuole certo tradire. Ha lasciato il segno nell’ultimo preseason test, archiviando la due giorni a soli 30 millesimi da Rea. Un messaggio ben chiaro da parte del ravennate, che conferma la sua competitività su una delle piste a lui più care. Vietato poi scordarsi di Tom Sykes, vicecampione 2016 per gentile concessione del compagno. È rimasto nascosto nell’ultimi due giorni, ma siamo convinti partirà col coltello tra i denti, perché in Australia non ha mai vinto fino ad oggi e vorrà interrompere il digiuno.

Occhio agli outsider, Aprilia in primis. Lorenzo Savadori e Eugene Laverty sembrano rappresentare quel giusto mix per stupire, soprattutto il romagnolo, che in questo inizio ha fatto capire di avere una marcia in più rispetto al compagno. In molti lo attendono al grande salto, lo stesso che sta cercando Honda. La nuova Fireblade SP2 ha infatti evidenziato gli stessi problemi dello scorso anno e il cammino di Bradl e Hayden per colmare il gap dai migliori sembra piuttosto lungo. Le sensazione è che si dovrà attendere fino in Europa.

Chi non vuole saperne di aspettare è Leon Camier. La sua MV Agusta ha stupito tutti durante l’inverno, portandosi negli scarichi di Kawasaki e Yamaha. In Australia l’alfiere della squadra lombarda vuole dimostrare che non si è trattato di un semplice episodio. In questo 2017 non mancano poi i cambi di casacca. Tra i tanti quello di Michael van der Mark, passato in Yamaha dopo l’esperienza in Honda. La R1 punta dritta al podio, quello lasciato in eredità da Guintoli in Qatar.

Ci sono le novità, ma anche le conferme. Una su tutte BMW, che per questo 2017 ha riconfermato la coppia formata da Jordi Torres e Markus Reiterberger. In alcune occasioni la squadra si allargherà, perché vedremo in pista anche Raffaele De Rosa, trionfatore della Stock. Insomma, gli ingredienti sembrano esserci tutti. Adesso non resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo.  

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