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MotoGP, Dovizioso e il tabù dell'Argentina: la Ducati è migliorata

"Sono carico e voglio un bel risultato". Lorenzo vuole svoltare: "siamo vicini a trovare un setup adatto a me, presto arriveranno i risultati"

MotoGP: Dovizioso e il tabù dell'Argentina: la Ducati è migliorata

Dovizioso arriva in Argentina da leader della classifica e per la Ducati non succedeva dal 2009, quando fu Stoner a vincere la gara inaugurale. Logico che il morale del forlivese sia alto ora che la GP18 gli ha dimostrato la sua competitività anche se Termas de Rio Hondo è una pista da prendere con le molle.

Nel 2015 era andata bene, con un 2° posto di Andrea, ma l’anno scorso la Desmosedici faticò e il Dovi non finì la gara dopo essere stato centrato da Aleix Espargarò, stesso destino anche nel 2016 quando fu Iannone a buttare a terra il compagno di squadra in vista del traguardo.

Il passato quindi parla di gioie e dolori per le Rosse in Argentina, ma Andrea ha dimostrato in Qatar di sapere infrangere tabù consolidati e anche questo fine settimana ha lo stesso obiettivo.

"Questa pista è molto particolare, perché le condizioni cambiano sensibilmente dal venerdì, quando il tracciato di solito è molto sporco, alla domenica quando l’asfalto migliora sensibilmente - spiega - L'anno scorso a Termas abbiamo faticato parecchio, ma ora la Desmosedici GP è migliorata parecchio e dopo la vittoria in Qatar siamo molto carichi, per cui il nostro obiettivo è quello di ottenere un buon risultato anche in Argentina”.

LORENZO: I RISULTATI ARRIVERANNO PRESTO - Se Dovizioso ha voglia di ripetersi, Lorenzo vuole uscire da un tunnel che ha imboccato troppo tempo fa. A Losail anche la sfortuna ha giocato contro il maiorchino (e Brembo ha ammesso le sue colpe) ed è venuto il momento di cambiare passo.

“Dopo la delusione del Qatar, oltre a capire bene le cause del problema che abbiamo avuto perché non si ripeta nuovamente, per noi l'importante è continuare a lavorare sodo come sempre, anche perché credo che siamo vicini a trovare un setting della moto più adatto alle mie caratteristiche - garantisce Jorge - Io sto lavorando con il solito impegno e sono convinto che i risultati positivi potranno arrivare presto, anche in Argentina, perché non credo che ci siano piste favorevoli o sfavorevoli e quando arrivo in un circuito penso sempre di poter lottare per la vittoria. Tutto è possibile in MotoGP: il campionato è ancora molto lungo e bisogna pensare in modo positivo”.

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