SBK, Minimo storico per la Superbike, con solo 18 piloti al via

Uscite di scena Aprilia ed MV Agusta, rientrano Honda HRC e BMW, Yamaha raddoppia l'impegno. Nutrita la 600, affollatissima la 300

Scritto da GPone - Ven, 11/01/2019 - 18:09

Diramate le liste ufficiali degli iscritti alle tre classi del Mondiale delle derivate di serie, la prima cosa che salta all’occhio è la sparuta griglia di partenza della Superbike che, con soli 18 permanenti al via, tocca il suo minimo storico.

Meglio pochi ma buoni o è da preferire l’epoca in cui team e corridori erano addirittura troppi e costretti, di conseguenza, alle qualificazioni per un posto in gara?

Vedremo: nel frattempo, perse Aprilia ed MV Agusta, c’è il rientro in forma ufficiale della HRC, avvenimento non da poco; evidentemente a Tokio hanno cambiato idea e vogliono tornare a vincere campionati già conquistati in anni di storia. Il team Althea, appoggiato da Moriwaki è pronto per i test in programma a fine mese con Camier e Kiyonari in sella alle Fireblade SP2.

 

Torna anche la BMW, con il team SMR Racing e Tom Sykes, un ex iridato che potrebbe ben sviluppare la nuova S 1000RR, aiutato dal tedesco Markus Reiterberger, campione Superstock 1000 in carica, classe poi cancellata.

L’attenzione è quasi tutta focalizzata sulla V4 R, l’arma totale Ducati: a fianco di Chaz Davies arriva Alvaro Bautista, campione 125 all’inizio di carriera. Come precisato da Domenicali, a Borgo Panigale la SBK interessa ancora molto.

Con un team Kawasaki che resta quello da battere, il numero 1 Rea avrà Leon Haslam a dividere il box KRT. Un duo britannico potrebbe essere affiatato, come potrebbe esserlo quello costituito da Melandri e Cortese: tra GRT e Crescent, saranno 4 le Yamaha ufficiali in pista.

I privati, quelli rimasti, avranno tutti la possibilità di andare a punti: in fin dei conti, il quindicesimo classificato avrà un punto in classifica, i restanti tre su 18 partenti non vedranno muoversi le loro classifiche.

 

Nella 600 arrivano nomi nuovi: Isaac Vinales passa dal Motomondiale alla Supersport, Federico Fuligni affianca Raffaele De Rosa nel team MV Reparto Corse, Ayrton Badovini correrà con la Ninja Pedercini. La spagnola Maria Herrera proverà a farsi largo nella folla dei colleghi maschi, in una categoria che vede 4 marche presenti: Kawasaki, Honda, MV Agusta e Yamaha, la moto più forte degli ultimi anni.

 

Affollatissima la Supersport 300, classe che vede in Ana Carrasco la vincitrice 2018. La spagnola entra nel team che gestisce Rea ed Haslam, a dimostrazione di come da Akashi tengano a questa classe formativa ma anche spettacolare.

 

Considerando i 50 nomi iscritti permanenti, sarà necessaria una gara “di scrematura” nel sabato del weekend, e la corsa finale la domenica. Sudraficani, australiani, ucraini, turchi, polacchi, cileni ed indonesiani: la 300 è la categoria più Mondiale delle tre malgrado si corra, per ora, solo nei circuiti europei.