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Yamaha Ténéré 700 - TEST

L’icona del rally torna per portare il logo dei Tre Diapason di nuovo al vertice del segmento dual-sport

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Tre E acute e tre consonanti: un indizio enigmistico che per tutti i motociclisti ha una unica soluzione. Yamaha Ténéré. Un nome leggendario che affonda i suoi tasselli nella metà degli anni ’70 e che dopo aver dato vita ad un’intera famiglia di Adventure, torna nel 2019 nella sua essenza più pura con l’attesissima Ténéré 700.

L’icona nacque nel 1976 con la XT500, moto vincente sia sul mercato, con oltre 60.000 unità distribuite in tutta Europa, che nelle competizioni. Fu infatti la prima a trionfare nella Parigi-Dakar, condotta alla vittoria da Cyril Neveu nello stesso anno.

Un successo che la elesse a moto più adatta ai rally, e quindi l’adventure per eccellenza dell’epoca, dando vita a modelli successivi come la XT600X e la XTZ750 Super Ténéré, fino alle odierne XT1200 Z e ZE. Ma lo spirito puro dell’Adventure, inaugurato dalla XT500 oggi viene reincarnato nella Ténéré 700, che dopo una lunga gestazione nata nel 2016 con il concept T7 e proseguita con l’edizione World Raid, che ho avuto la fortuna di testare proprio nel passaggio italiano, trova la sua forma definitiva in una adventure snella e pronta a tutto.

Come è fatta

Il DNA rallystico della Ténéré 700 è eclatante al primo sguardo. Il gruppo ottico con 4 LED, lil cerchio anteriore da 21 pollici e la strumentazione fanno subito capire di che pasta è fatta questa Adventure con caratteristiche decisamente dedicate a chi gradisce la guida in fuoristrada.
A partire dalle sospensioni, con la forcella a steli rovesciati da 43 mm, capace di una corsa di 210 mm e completamente regolabile in estensione, che fa coppia con il mono posteriore derivata dal rally, che agisce sul forcellone a leveraggi progressivi, ha un’escursione di 200 mm e può contare su una taratura da remoto per il precarico. I cerchi a raggi, con il posteriore da 18 pollici, sono da competizione e montano una coppia di Pirelli Scorpion Rally STR di primo equipaggiamento. 

Il cuore della nuova Ténéré 700 è il bicilindrico frontemarcia CP2 da 689 cc, già conosciuto su Tracer 700 e MT-07. Un propulsore apprezzato per l’erogazione corposa e lineare, che sulla Ténéré trova nuovi confini.

73,4 CV e un picco di coppia di 68 Nm a 6.500 giri sono i numeri che il bicilindrico sviluppa sulla Ténéré 700, aiutato da una trasmissione a catena ottimizzata per rendere al meglio su tutti i terreni anche grazie ai diversi setting dell’iniezione elettronica.

Tutto custodito nel telaio a doppia culla in acciaio, sviluppato appositamente per rendere la moto più leggera possibile e per adattarla sia all’uso stradale che a quello fuoristradistico, con una sagoma snella e un interasse ridotto a 1.590 mm, per offrire una guida reattiva e infinite possibilità di utilizzo. L’altezza da terra di 240 mm, la sella posta a 880 mm e il serbatoio stretto da 16 lt, le danno le cifre giuste per sfidare anche i terreni più difficili. A tenerla a bada ci pensano una coppia di dischi da 282 mm all’anteriore e un disco a margherita da 245 mm.

L’ergonomia è studiata per poter permettere di guidare in una posizione rilassata, quindi manubrio alto e pedane abbastanza in basso da poter avere un’ottimo appoggio delle ginocchia. La sella è confortevole con un’ottimo spessore della spugna per poter guidare per ore senza fastidi.

La Ténéré 700 profuma di Dakar e di rally ma non solo per il look, quanto invece per i dettagli molto intelligenti che questa moto adotta. Partendo dal punto di vista dell’elettronica, l’assenza quasi totale di aiuti alla guida, eccezion fatta per l’ABS, è particolarmente apprezzabile dai patiti di off-road. Queste scelte tecniche abbracciano la filosofia dakariana del “meno cose hai sulla moto meno cose possono rompersi”.

Una scelta se vogliamo completamente controcorrente rispetto alle altre case ma che sicuramente renderà il primo approccio molto semplice ed intuitivo per chiunque, visto che qui bisogna solo salire in sella, accendere e partire senza dover perdere tempo a capire decine di funzionalità. Lo schermo LCD Multifunzione è spartano, ma in grado di offrire tutte le risposte di una moto moderna, e ha la possibilità di ospitare equipaggiamenti extra come lettori di roadbook, smartphone e navigatori.

Lo strumento si compone di un display digitale con le informazioni necessarie e 3 tasti, 2 dei quali controllano semplicemente lo scorrimento della schermata delle info, mentre il terzo bottone serve per attivare/disattivare totalmente l’ABS su entrambe le ruote. È stato montato su silent block, come le moto da rally: può dare l’impressione che vibri, ma è pensato per non usurare e stressare i fissaggi anche durante i lunghi tratti in terreni tortuosi.

Altre 2 piccole ma estremamente utili accortezze che la Ténéré adotta sono: un parafango anteriore basso ad altezza regolabile in modo da poterlo fissare in base al tipo di pneumatico che utilizzeremo e alle condizioni del terreno, e dalle due maniglie inglobate nel telaietto posteriore che servono per dare al motociclista un punto di presa in caso debba rialzare la moto dopo una caduta. Come si può capire da questi piccoli e non evidenti dettagli, la Ténéré 700 è un mezzo pensato per i veri Adventure Riders che hanno in se lo spirito della Dakar e vogliono sentirsi pronti a qualsiasi situazione.

Il nostro test si è articolato su 2 intere giornate con condizioni meteo totalmente differenti: la prima giornata sotto un torrido sole, mentre la seconda bagnati da una fredda pioggia. Dopo aver percorso complessivamente oltre 500km in sella abbiamo davvero capito che la Ténéré è tornata.

Yamaha Ténéré 700

Come va

In fuoristrada

Dopo aver guidato su tipologie differenti di sterrati e qualche sentiero possiamo dire che i grandi punti di forza della Ténéré sono l’impeccabile stabilità dell’avantreno alle alte velocità e nel mantenere la traiettoria in curva, ma anche un telaio molto intuitivo e facile da guidare.

Tante volte ci soffermiamo a guardare le schede tecniche ed in particolare il peso senza però mai prendere in considerazione che il peso percepito in sella è quello dettato da come sono distribuiti i kg. La Yamaha pesa 187 kg a secco quindi circa 203 kg in ordine di marcia. Sembrano molti, e forse qualcuno si aspettava qualcosa in meno, ma quando la si guida soprattutto in offroad ci si rende conto che sembra di avere sotto di se quasi un 450cc da Dakar (le moto da Dakar hanno circa 30 litri di benzina e tutta la strumentazione di navigazione).

Di primo acchito il serbatoio sembra particolarmente alto e forse un po' ingombrante, in realtà quando la si guida non da nessun fastidio, e soprattutto è sottile quindi le gambe riescono a trovare spazio ed una buona presa.

Per quanto riguarda la guida da seduti invece dobbiamo ammettere che provando la sella Rally (optional) ci siamo trovati meglio rispetto a quella di serie, visto che essendo più alta ci si sente più comodi e l’anteriore si manovra meglio nelle S in salita.

Le sospensioni Kayaba sono davvero ben bilanciate e lavorano perfettamente in simbiosi, la possibilità di regolare la compressione ed il ritorno sia sulla forcella che sul mono permettono all’utente di trovare il giusto setup per il proprio peso e per il proprio stile di guida.

La forcella da 43mm esercita una performance oltre le aspettative, riuscendo ad assorbire perfettamente tutte le piccole asperità del terreno mantenendo la ruota da 21 pollici anteriore incollata al terreno. Nei grossi avvallamenti rimane comunque sostenuta quanto basta per non raggiungere il fondo corsa a meno che non iniziamo a fare dei veri e propri salti.

L’impianto frenante Brembo è notevolmente modulabile con la leva freno anteriore ed il pedale freno posteriore molto sensibili, garantendo una frenata modulata anche sui terreni più scivolosi senza far bloccare le ruote.

La linearità della curva di potenza del bicilindrico CP2 è tale da non far sentire affatto la mancanza di sistemi di controllo di trazione, anzi, questo motore è facile da gestire anche per chi non è avvezzo di fuoristrada mentre per i più esperti tutto ciò si traduce in un controllo eccellente per effettuare lunghe derapate. Efficienti i consumi: con il serbatoio da 16 litri si riescono a fare circa 350km e la riserva si innesta quando la benzina rimane sotto i 4,2 litri dando così un largo margine di chilometraggio prima di rimanere a secco.

Trovare difetti sulla Ténéré è davvero difficile perché è una moto davvero intuitivia e divertente da guidare. Dovendo trovare il pelo nell’uovo ci si può rammaricare per la frizione non idraulica, e per il cupolino molto piccolo che restituisce poca protezione aerodinamica. Inoltre, nonostante gli pneumatici si siano comportati egregiamente saremmo stati molto curiosi di provare la Ténéré 700 calzata anche da gomme tassellate nella giornata di test in fuoristrada.

In strada

Sull’asfalto la Ténéré sorprende per una maneggevolezza spigliata tra le curve e nei cambi di direzione, complici, gli pneumatici Pirelli che riescono a trovare sempre aderenza permettendo così al motociclista di piegare molto la moto nelle curve quasi fino a far grattare le pedane a terra.

Tra le curve di montagna ci si sente a proprio agio in sella alla Ténéré 700, trasmette un senso di confidenza e feeling solido.

Effettuare un lungo viaggio con lei vuol dire godersi la strada arrivando alla meta senza fatica e senza la voglia di scendere dalla sella. Tirarla fuori da un parcheggio in città è facile grazie all’ottimo bilanciamento del peso che la fa sembrare più leggera ed anche grazie alle maniglie poste sotto al parafango dietro che offrono una stabile presa. I 4 fari a led oltre a dare un look accattivante, aggressivo e diverso da tutte le altre moto in commercio, hanno un buon fascio di luce che illumina bene la strada.

Durante il secondo giorno di test ci siamo trovati in condizioni di pioggia ed asfalto scivoloso, nonostante questo la Ténéré 700 ha trasmesso in modo sincero ogni sua reazione senza lasciare mai spiazzati. In un paio di curve dove abbiamo provato ad osare di più arrivando a perdere aderenza lei si è sempre riuscita a “ricomporre” non appena si chiudeva l’acceleratore. Sembra che il design ad intagli degli pneumatici riesca a far defluire bene l’acqua presente sull’asfalto e nei casi di perdita di aderenza riesca a riprendere la traiettoria.

Sicuramente l’adventure rider e tutti coloro che cercano una compagna di viaggio facile ed estremamente versatile ed adatta ad un utilizzo dual sport quindi sia su strada che sterrato. Secondo noi il design filante, semplice ed elegante la rende attraente ad un’ampia fascia di età e con plastiche così semplici con pochi spigoli ci aspettiamo di vedere molte personalizzazioni grafiche di adesivi.

La Ténéré 700 è la moto perfetta per chi magari vuole avvicinarsi al fuoristrada e cerca un mezzo che faciliti la transazione ad un prezzo accessibile e senza eguali per il segmento. Infine, a nostro avviso, anche se questa moto è ottima per un uso puramente stradale troviamo che sia sprecata solo sull’asfalto. Merita di essere glorificata con un po di terra viste le spettacolari doti.

Quanto costa

La nuova Yamaha Ténéré è disponibile in 3 colorazioni: Power Black, Ice Ceramic e White Competition ad un prezzo di lancio di 9.490 euro per coloro che hanno effettuato il pre-ordine online. Gli iscritti al pre-order riceveranno la moto da giugno, mentre per trovarla nei concessionari si dovrà attendere il mese di settembre. Yamaha prevede un Demo Tour in tutta Europa per dare l’opportunità a tutti gli interessati di provarla.

Abbigliamento:
Casco - Scorpion Exo VX-21
Occhiali - Ariete
Giacca - Rebel X Sports
Pantalone - Ufo Plast Proton
Stivali - Alpinestars Tech 10

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