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CASCHI ECE 22.06 – i nuovi standard che cambieranno le cose

La ECE 22.05 andrà presto in pensione. Con lei, arriveranno nuove regole, ma potrebbero anche alzarsi i prezzi. Scopriamo insieme cosa cambia

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L'omologazione dei caschi è una cosa piuttosto delicata. Potremmo alzare una polemica (quasi) infinita. In linea di massima, abbiamo quattro macrocategorie nel Mondo: ECE/ONU, omologato in Europa, DOT, omologato negli Stati Uniti d’America (non valida in Italia), AU, l'omologazione nazionale Australiana e JIS T, l'omologazione giapponese. Noi facciamo riferimento alla ECE, ma andiamo per gradi.

ECE 22.05 – cosa bisogna sapere

L'attuale omologazione, è la ECE 22.05. Un casco, per essere omologato, deve superare dei test, denominati HIC, ovvero Head Injury Criterion. In sostanza, una testa di un manichino, indossa il casco che ha al suo interno degli accelerometri che analizzano l’accelerazione massima per poter calcolare i danni subiti dalla testa in caso di sinistro. I test, interessano l’assorbimento degli urti, i sistemi di ritenzione e lo scalzamento. Situazione simile per la visiera, che deve assicurare protezione e qualità di visione. La casa costruttrice effettua i test, per poi sottoporli al varo di un laboratorio esterno certificato dal Ministero.

Tutti i caschi devono dunque avere l'omologazione ECE 22.05. A questa sigla, si aggiungono la tipologia di casco, ovvero: P, J e P/J. P per gli integrali, J per i jet, e P/J per alcuni modulari. C'è poi la E con un numero, che indica il Paese dove è stato omologato. E3, sta ad esempio per l'Italia. Gli altri Paesi?

- E1 Germania - E2 Francia - E3 Italia - E4 Paesi Bassi
- E5 Svezia - E6 Belgio - E7 Ungheria - E8 Cecoslovacchia
- E9 Spagna - E10 Jugoslavia - E11 Regno Unito - E12 Austria
- E13 Lussemburgo - E14 Svizzera - E16 Norvegia - E17 Finlandia
- E18 Danimarca - E19 Romania - E20 Polonia - E21 Portogallo
- E22 Russia - E24 Irlanda - E25 Croazia - E26 Slovenia
- E27 Slovacchia - E28 Bielorussia - E29 Estonia - E31 Bosnia
- E37 Turchia - E40 Macedonia

ECE 22.06 – futuro non troppo lontano

Veniamo al futuro, neanche troppo lontano. La ECE 22.05, è uno standard omologativo che ha ormai quasi 20 anni sulle spalle. Troppo, veramente troppo. Com'era logico aspettarsi, le Nazioni Unite (che a differenza dell'UE hanno in mano i registri), hanno deciso di mettere mani alla cosa. Entro pochi mesi dunque, arriverà la nuova regolamentazione, che avrà il nome di ECE 22.06.

Le modifiche interesseranno la prova di impatto e come avviene quest'ultimo. Oggi, il peso che va ad impattare sul casco avviene con una velocità preimpostata e colpisce: fronte, sommità, retro, laterale e mentoniera. Con la nuova norma si aggiungeranno altri punti di impatto, non solo sulle linee mediane, ma anche un punto in più a campione, diversi su ogni casco.

Con la ECE 22.06, cambierà anche la velocità di impatto, che oltre a quella già stabilita, sarà più lenta. La ECE 22.05, prevede infatti impatti contro una incudine piatta e “Kerbostone”, a forma di marciapiede, da 7,5 metri di altezza per una velocità di 7,5 m/s 28 Km/h, che diventano 5,5 metri per la mentoniera. Con la nuova ECE 22.06, gli impatti saranno a 5,5 ed a 8,5 metri.

SHARP e Snell? No, di più...

Se valutiamo i test più completi, ovvero quelli dell'inglese SHARP e dell'americano Snell, beh, sappiate che la ECE 22.06 sarà ancora più completa! Sì perché qui avremo anche il test di accelerazione rotazionale. Cosa significa? Che si andrà a misurare il danno riportato dal conducente quando il casco impatta su una sporgenza lateralmente. La testa del manichino, oggi in magnesio, consentirà di monitorare questo, poiché dotata di grip, per simulare l'effetto della nostra pelle. Gli accelerometri saranno dunque nove, più gli altri sensori installati. Teoricamente dunque, i caschi rotondi (Arai ci insegna N.d.R.), dovrebbero essere quelli più sicuri con quest'ultimo test.

Caschi P/J: l'Italia è avanti

Altro? Beh, almeno su una cosa, in Italia siamo avanti, e parliamo dell'omologazione P/J, quella dei caschi modulari per capirsi. Con la ECE 22.06, dovrebbe essere ufficializzata la doppia omologazione per i caschi apribili o modulari. Da noi, il Ministero dei Trasporti prescrive che un casco P/J, quando sottoposto a prove cicliche, debba rimanere sempre chiuso o sempre aperto. Inoltre, deve essere sottoposto sia ai test P, che ai test J, superando entrambi.

Dispositivi esterni ed altro

C'è poi dell'altro, perché la nuova normativa ECE 22.06 dovrebbe regolare anche l'utilizzo dei dispositivi di intercomunicazione. Si dovrebbe dare l'addio a tutte le sporgenze, quindi gli interfoni, potranno essere messi solo sui caschi già predisposti per i dispositivi di comunicazione. L'istallazione di questi poi, dovrà essere effettuata dal personale autorizzato. Chiudiamo con le visiere scure. Al momento la ECE 22.05 prevede un 35% massimo di parte “oscurata”. Con la ECE 22.06, si dovrebbe passare al 50%. Visto che parliamo di percentuali, sicuramente il prezzo dei caschi salirà. Le stime parlano di un 5% circa. Non resta che attendere il giugno 2020. Da qui in poi, i caschi ECE 22.05, potranno essere venduti per ulteriori tre anni.

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