Tu sei qui

Prova Royal Enfield Continental GT 650: l’indiana che torna in Europa

LA PROVA – dalle piccole monocilindriche al debutto del “THE TWINS”, motore che con Continental GT ed Interceptor punta al mercato del vecchio continente

Moto - Test: Prova Royal Enfield Continental GT 650: l’indiana che torna in Europa

Nel 2019, coronando una impressionante e costante crescita in corso da anni, Royal Enfield ha raggiunto la ragguardevole cifra di un milione di moto vendute in un anno. Un dato che però è stato ottenuto quasi esclusivamente in madre patria (circa il 98% delle vendite sono appunto relative all’India). Proprio per conquistare altri mercati, con particolare attenzione all’Europa, ad EICMA 2017 Royal Enfield ha portato al debutto un nuovo motore, il bicilindrico parallelo THE TWINS, che ha poi equipaggiato la Continental GT e la Interceptor 650. Due moto pensate per i motociclisti più esigenti, come quelli del nostro continente. Ed infatti nel mese di giugno di quest’anno la Interceptor ha conquistato il trono di moto più venduta in Inghilterra. La stessa si è poi recentemente  aggiudicata per il secondo anno consecutivo il premio "Best Retro Bike of the Year" di MCN. La Interceptor 650 ha ottenuto questo riconoscimento grazie al fatto che "la Interceptor ripropone le sensazioni e il fascino delle moto tradizionali" e che "non ci sono rivali che offrano una miscela di modernità e tradizione come quella di Royal Enfield".

Certo, per la Casa indiana (che eredita la storia ed il nome di quella inglese nata nel 1893) nel 2020 si è fermata la sequenza di anni con il segno positivo (con la pandemia sarebbe stato impossibile il contrario), ma la “conquista dell’Europa” è forse più importante del mero numero di moto vendute. In questo contesto ben si incastona l’opportunità di salire sulla bicilindrica Continental GT 650, durante un giro in moto organizzato proprio da Royal Enfield intorno al concetto “#ridepure”, che più che un hashtag vuole essere un stile per vivere le moto delle propria gamma. Si tratta infatti di una delle tante iniziative che saranno organizzate intorno alle esperienze che si possono vivere in moto, come quelle in offroad con le Himalayan, ma non solo.

L’AMMIRAGLIA ROYAL ENFIELD SFOGGIA OTTIME FINITURE E UN BEL LOOK RETRÒ

La Continental GT 650 (curioso notare che senza il numero diventa un’auto di Casa Bentley) ha un look vintage, compresi il doppio scarico ed il doppio ammortizzatore. Rispetto alla Interceptor è ancora più “stilosa”, grazie ai semimanubri ed a un differente serbatoio. Rispetto al resto della gamma spiccano finiture ed una qualità maggiori, da ammiraglia, verrebbe da dire. Belli i cerchi a raggi da 18”, che calzano Pirelli Phantom Sportcomp, mentre le pinze freno Bybre sono della italiana Brembo, anche se del marchio “entry level”. Protagonista del progetto che ha portato al debutto dei due modelli che lo utilizzano, il THE TWINS è al centro dell’attenzione anche esteticamente, con i suoi carter lucidi. Lo stile vintage si ritrova anche nella strumentazione, che concede poco spazio alla modernità, con un piccolo display all’interno del contagiri, rigorosamente circolare ad analogico come il tachimetro che lo affianca sulla destra. Niente indicazione della macia inserita e dell’autonomia, ma non manca l’utile livello della benzina. Altro tocco retrò sono i soffietti sugli steli forcella, mentre si possono scegliere accessori per arricchire la dotazione e rendere più raffinato il look della moto, come il coperchio liquido freni ricavato dal pieno e con il logo della casa, che era presente sull’esemplare da noi provato.

BICILINDRICO PARALLELO DAL BEL CARATTERE

La Continental riprende il nome dalla sorella 535 GT, ma i punti di contatto sono pochi, anche alla luce del raddoppio, da mono a bicilindrico, del motore. La sorella Interceptor fa invece riferimento ad un modello della “vecchia” Royal Enfield, quella inglese che chiuse i battenti negli anni ’70, lasciando in eredità il nome alle fabbriche rimaste in funzione in India, appunto. La prima Interceptor degli anni ’60 era una 700, questa volta bicilindrica proprio come l’attuale modello (che da quella moto ha ripreso in gran parte anche il look). Il 648 cc che muove la Continental mantiene molti punti di contatto con il 700 “storico”, ma è ovviamente un moderno propulsore, che scopriremo molto piacevole anche nella sua erogazione e nel suo carattere. Rigorosamente raffreddato ad aria / olio (il piccolo radiatore è in colorazione nera proprio per non rovinar il look retrò) ha distribuzione a 4 valvole per cilindro ed un contralbero di bilanciamento. Offre sound ed erogazione da motore a “V”, grazie al manovellismo a 270 gradi. La potenza è quella da patente A2, che vede il limite dei 48 cavalli, che viene erogata a 7.250 giri, con una coppia massima di 52 Nm a 5.250 giri. Il cambio è a 6 marce (non scontato, in un segmento dove alcune avversarie si fermano a 5) ed è ottimo, sia per gli innesti morbidi e precisi, ma anche perché abbinato ad una frizione leggera alla leva e dotata di antisaltellamento.

TELAIO MADE IN ENGLAND, GUIDA FACILE E APPAGANTE

Per le due bicilindriche, Royal Enfiled ha scelto un partner importante per svilupparne il telaio. Un nome altisonante quale è Harris Performance (azienda inglese che in passato ha partecipato a svariati campionati anche Mondiali, SBK e Moto2). Il risultato è una moto che non è solo bella nel suo aspetto, ma anche da guidare. Offre sospensioni equilibrate, con la forcella anteriore con steli da 41 mm ed una coppia di ammortizzatori al posteriore. Esce con una taratura ovviamente votata al comfort e piuttosto soft, ma i Paioli con precarico regolabile e serbatoio separato possono essere rimpiazzati da prestigiosi Ohlins (in abbinamento ad interventi anche sulle cartucce forcella), per i più esigenti ed i palati più fini. Come detto la pinza anteriore è una Bybre, mentre il disco è singolo, ma generoso nel diametro, di ben 320 mm. Gomme da 100/90-18 e 130/70-18 completano il quadro. Il peso a secco è vicino alla soglia dei 200 kg, normale viste le scelte anche in ambito telaistico, ma la moto vedremo essere equilibrata e facile anche a dispetto di un peso non dei più contenuti.

UN PIACERE POTARLA A SPASSO TRA LAGO D’ISEO E FRANCIACORTA

Più che una prova la nostra è stata una giornata in moto (decisamente piacevole), organizzata quasi come “esperimento” per studiare esperienze nuove rivolte ai clienti e potenziali clienti, a cui in futuro verranno proposte appunto delle “bike experience”, per vivere la moto in compagnia ed in contesti dove assaporare tutte le sfaccettature di un mondo variegato e ricco di emozioni. Lontani dalle autostrade, che sono il nemico pubblico numero uno per un piacevole giro in moto, siamo partiti dal Flagship Store di Royal Enfield a Milano (presso lo “storico” Pogliani di Sesto San Giovanni), per raggiungere il lago d’Iseo. Dopo aver goduto del bel panorama sul lago siamo saliti lungo i tornanti che portano in pochi chilometri fino a circa 750 metri sul livello del mare, per poi riscendere ed arrivare alla vicina Erbusco per pranzo e poi tornare verso Milano. Abbiamo così potuto assaporare le doti della nostra compagna di viaggio, la Continental GT, comoda e piacevole, anche se “paga dazio” rispetto alla Interceptor, sia per una sella più piccola e meno imbottita, che per i semimanubri che impongono una posizione più carica sull’anteriore. Sono rialzati, quindi non affaticano i polsi più di tanto, anche se comunque le differenze rispetto al manubrio intero della sorella ci sono tutte.

Si è seduti a soli 793 mm da terra, la sella è stretta ed i piedi a terra di arrivano senza sforzo anche per i meno alti. Anche nelle manovre da fermo i circa 200 kg non sono mai impegnativi da gestire, per una moto che è perfetta per iniziare, ma ha il gusto giusto anche per chi è più smaliziato. Sia per il suo aspetto, che per il piacere di guida. Lei infatti è facile, ma anche stabile se si alza l’andatura. Esagerando soffre solo i cambi di direzione più rapidi, dove gli ammortizzatori posteriori mostrano il loro limite, ma difficilmente la si guida così tanto con “il coltello tra i denti”. La Continental GT 650 è piuttosto una moto da godersi con una guida più tonda, soprattutto per l’erogazione del motore, che è una piacevolissima sorpresa. Molto fluido e regolare, inizia a spingere bene già a meno di 3 mila giri. La coppia arriva in gran parte da subito (l’80% è disponibile già a 2.500 giri) ed è forse la dote migliore del bicilindrico, che consente di mettere una marcia alta e dimenticarsi del cambio, anche se gli innesti sono così morbidi e precisi da far venire voglia di usarlo senza troppe rinunce. Bene anche i freni, anche se avremmo apprezzato qualcosa di più da quello anteriore, ma in compenso l’azione dell’ABS è impeccabile e si può strizzare la leva senza alcun timore, se serve effettuare una staccata impegnativa.

IL PREZZO ED I CONSUMI

La Continental GT 650 adotta un serbatoio diverso dalla Interceptor, con una capacità di 12,5 litri (contro 13,7), che garantisce un’autonomia di tutto rispetto. Con valori dei consumi che si attestano intorno ai 25 km/l parliamo infatti di percorrenze oltre i 300 km. Quanto al prezzo, la Royal Enfield Continental GT 650 costa 6.500 euro, 200 in più in questa versione Custom, che include la doppia colorazione del serbatoio. La versione Chrome offre invece uno spettacolare “Glitter & Dust”, con contrasti tra la zona lucida e quelle opache, con un sovrapprezzo di 500 euro rispetto alla base.

PIACE - Facilità e piacere di guida, erogazione tonda e piena del motore, aspetto e finiture

NON PIACE - Freno anteriore buono, ma con alcuni limiti

ABBIGLIAMENTO UTILIZZATO

Casco: Vemar Chopper 66 Sparkling Black

Maschera: Ariete Feather

Giacca: Alpinestars Crazy Eight

Guanti: Alpinestars Rayburn V2

Jeans: Alpinestars Copper V2

Scarpe: Alpinestars J-6 Waterproof

 

Articoli che potrebbero interessarti