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Tebaldi: "Quale moto per VR46 in MotoGP? Al GP di Le Mans la decisione"

Parla il braccio destro di Rossi: "tanti progetti con il principe saudita, anche un parco a tema VR46. La squadra non sarà riservata ai piloti Academy. Valentino come pilota? Al momento non so rispondere"

MotoGP: Tebaldi: "Quale moto per VR46 in MotoGP? Al GP di Le Mans la decisione"

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Il nome c’è già, Aramco Racing Team VR46, come anche l’accordo per correre in MotoGP per 5 anni, a partire dal 2022. Tante tessere del puzzle, però, dovranno essere ancora messe a posto, a partire da quale moto verrà scelta per questo debutto della squadra di Valentino nella classe regna. Con Alberto Tebaldi, braccio destro del Dottore e Ceo della VR46, abbiamo cercato di saperne di più su questo nuovo progetto.

“Avevamo sempre sognato di arrivare in MotoGP, nell’ottica dello sviluppo della nostra squadra e della nostra Academy, può essere funzionale ai nostri piloti. Tutto è nato da lì - spiega ‘Albi’ - La voglia di avere un team in Moto3 era venuta perché i nostri ragazzi ne avevano bisogno, poi avevano iniziato ad andare forte ed era arrivata la Moto2. Continuavano ad andare forte e abbiamo iniziato a dirci: sarebbe bello fare la MotoGP”.

Ora è una realtà.
Sappiamo che sarà un impegno completamente diverso, dobbiamo strutturarci. Però l’idea era nata e da quel momento in poi abbiamo cercato di capire come fare, parlando con i nostri partner storici, come Sky e Monster. Nello stesso tempo due anni fa, a giugno 2019 per la precisione, ho conosciuto l’architetto Marco Bernardini, che è la persona di fiducia del principe saudita, per dei progetti relativi a Saudi Vision 2030, che prevede la costruzione di tre nuove città. Abbiano iniziato a ragionare sulla possibilità di realizzare un parco a tema VR46, come quello Ferrari di Abu Dhabi, per poi parlare di tutta una serie di sinergie, fino a che abbiamo pensato che sarebbe stato bello condividere anche questo impegno a livello sportivo. L’idea ha avuto un seguito, quindi prima è nata la sponsorizzazione per i team quest’anno, continuando a ragionare su una joint venture”.

Non è una semplice sponsorizzazione.
È una vera e propria collaborazione e ci riempie di orgoglio, perché è da tanto tempo che ci lavoriamo, non è stato semplice. Per chi, come noi, insegue dei sogni sportivi, avere un partner come questo, che ci dà la forza di portare avanti i nostri progetti, è importantissimo”.

Il team sarà riservato solo ai piloti della VR46 Riders Academy?
No, non è detto che sia così. Noi speriamo e sogniamo che i nostri piloti raggiungano un livello tale per entrarci, diversamente sarà aperto anche ad altri. Tanto dipenderà anche dalla moto che sceglieremo, sappiamo che anche il costruttore potrà avere le sue esigenze per quanto riguarda i piloti. Funzionerà in maniera simile ad altri team satellite con, logicamente, un occhio di riguardo per i nostri piloti, su cui stiamo investendo tanto”.

Quando sapremo con quale moto correrete?
Speriamo il prima possibile, siamo tutti in fermento e ci vogliamo mettere al lavoro, ci sarà tanto da fare. Io mi auguro che per il GP di Le Mans, quello del Mugello al massimo, potremo dare l’annuncio.

Si parla di Ducati, Aprilia, Suzuki, non riesci a sbilanciarti?
Non ho gli elementi per farlo. Posso solo di dire di essere convinto che Aprilia ha una moto competitiva, hanno fatto un grande lavoro, e non sono sicuro che Suzuki faccia due moto in più. Quello che ci guiderà nella scelta sarà il tipo di supporto che la Casa ci potrà dare. Penso che oggi, con i distacchi che ci sono, sia una cosa fondamentale, se non hai un supporto a livello delle squadre ufficiale in MotoGP diventa difficile, prendi quei 4 o 5 decimi… e sei fregato”.

Valentino è stato subito convinto di questo progetto?
Vale l’ha sempre vissuto in maniera a se stante: lui è un pilota, un pilota Yamaha, fa la propria strada e il team la sua. Il piano per entrare in MotoGP c’era già, tanto che l’anno scorso avevamo preso l’opzione di Esponsorama. Vale è contento, perché viviamo di questo, di sport, ed è bellissimo potersi misurare in MotoGP. Sarà difficile, ma cercheremo di farla al meglio, partiremo con calma, come con l’Academy”.

Agostini corse il suo ultimo anno in 500 nel proprio team, potrebbe farlo anche Valentino?
Non saprei rispondere in questo momento. La prima cosa sarà la decisione di Vale se continuare o meno, poi dipenderà anche da che moto utilizzeremo”.

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