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SBK, Mercado: "Non me la sono sentita di lasciare il World Superbike"

L'argentino: "La trattativa con MIE Racing è andata per le lunghe, ma il progetto mi ha colpito e sento di poter dare ancora molto. Lo scorso anno ho sofferto fisicamente e psicologicamente, stare in Argentina mi ha aiutato"

SBK: Mercado:

Una negoziazione durata diversi mesi e un accordo trovato "last minute" per disputare l'intera stagione del World Superbike. Superato un prolungato periodo in chiaroscuro, caratterizzato da un'infinita serie di inconvenienti fisici, Leandro Mercado è pronto a mettersi in mostra alla guida della CBR 1000 RR-R gestita dal MIE Racing Honda Team di Midori Moriwaki. Un programma inedito, eppure alquanto ambizioso, il quale vedrà il binomio esordire questo fine settimana al Motorland Aragon nella première del 2021.

“Le tre gare di apertura rappresenteranno un test assai importante, ci aspetta una grande sfida con l’obbiettivo di crescere - ha dichiarato Mercado - dobbiamo essere consapevoli che non sarà affatto semplice lottare per il vertice della classifica, però faremo del nostro meglio per colmare il gap”.

Se i colloqui tra entrambe le parti sono iniziati addirittura sul finire del 2020, l'ufficializzazione è giunta soltanto in data 30 marzo scorso. Tale aspetto non ha decisamente agevolato 'Tati', costretto a perdere molteplici giornate di prove a differenza degli avversari.

La trattativa è andata veramente per le lunghe, il primo contatto risale a dicembre scorso - ha puntualizzato - ciononostante, nel frattempo ho ricevuto numerose richieste per correre in campionati nazionali quali ESBK e MotoAmerica. Fortunatamente a marzo ho potuto firmare il contratto con MIE Racing, dopodiché dall’Argentina sono partito alla volta di Barcellona”.

In preparazione al Mondiale Superbike, l'originario di Cordoba ha effettuato due misere sessioni di test in terra spagnola. Benché si trattino di un numero esiguo, il precedente week-end ha avuto la possibilità di macinare chilometri utili a Misano sulla Fireblade del DMR Racing nel Campionato Italiano Velocità in sostituzione del convalescente Alessandro Andreozzi.

“Non conoscevo la centralina MoTec, per cui non è stato facile adattarmi alle sue prerogative e andare forte fin da subito. Il feeling è cresciuto di turno in turno, ciò mi ha permesso di studiare nel dettaglio le caratteristiche della CBR - ha proseguito - purtroppo ho guidato la moto in configurazione World SBK esclusivamente a Montmelò. Rispetto a quella del CIV, cambia notevolmente a livello elettronico, di sospensioni e posizione in sella”.

Adesso legatosi alla Casa di Tokyo, il 29enne è reduce da un anno in cui non è riuscito a brillare tra i ranghi del Team Motocorsa Racing. Delle 24 contese previste da calendario, ha preso parte soltanto a 11 di queste, collezionando 24 punti e il 16esimo posto finale in graduatoria.

“Il 2020 è stato molto complicato, i due infortuni mi hanno condizionato sia dal punto di vista fisico che psicologico. Terminato il Mondiale, ho partecipato pure all’ultima tappa del campionato spagnolo in cui mi sono giocato la vittoria concludendo la corsa al secondo posto, ma sono tornato immediatamente in Argentina in quanto provato emotivamente. Stare a casa insieme alla famiglia mi ha aiutato a scaricare la tensione, recuperare la forma e decidere l’opzione più opportuna della futura stagione.

La prolungata fase di recupero ha di fatto impedito a Leandro Mercado di comprendere pregi e difetti della quattro cilindri di Borgo Panigale, con la quale non è andato oltre tre decime posizioni in quel di Portimao e Magny Cours.

Perdendo buona parte delle gare, non sono stato in grado di adattarmi alla perfezione alla Panigale V4-R. Inoltre, l'intera formazione era al debutto in Superbike. Senza lo stop forzato, credo avremmo potuto portare a casa prestazioni maggiormente di rilievo. Mi dispiace, in questo momento voglio guardare avanti e voltare pagina”.

Dai trascorsi nella Red Bull US Rookies Cup, nel CIV e SuperStock 1000 FIM Cup (campione 2014), l'argentino si appresta a intraprendere la settima esperienza nella top class del Mondiale delle derivate di serie. A dispetto delle proposte in ambito nazionale, nell'istante risolutivo hanno prevalso l'amore e la voglia di riscatto.

Dentro di me sento di poter dare ancora tanto al World SBK, non me la sono sentita di lasciarlo. Ogni anno aumenta il tasso di competitività, le strutture satellite investono notevolmente nel tentativo di restare nelle zone di prestigio. A causa di svariate vicissitudini, non sono riuscito a esprimere tutto il mio potenziale. Il progetto di MIE Racing mi ha veramente colpito, credo ci siano i giusti presupposti per maturare e stupire, ha concluso.

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