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Sei giorni di Enduro: a rischio per la tutela dell'ambiente

ISDE Six Days 2021, in programma tra fine agosto ed inizio settembre (tra Valle Staffora, Val Curone e Val Grue), vedrà passare 700 moto in aree di pregio naturalistico riconosciuto dall’Ue. Si parte con la polemica...

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Ancora deve iniziare la Six Days di Enduro 2021, e già iniziano le polemiche. Conosciuta con il nome di ISDE (International Six Days of Enduro) si terrà tra fine agosto ed inizio settembre nelle zone di Valle Staffora, Val Curone e Val Grue (a cavallo tra Lombardia e Piemonte), ma è già polemica. Sì perché si parla di circa 3.000 persone, per 700 moto che attraverseranno le valli e, a detta di ben trenta associazioni, "devasteranno" zone di pregio naturalistico riconosciuto dall’Ue.

De Petris: "Tutto in ritardo"

Sono veramente tanti i cittadini contrari, che hanno trovato dei rappresentati grazie al forum Sentierivivi 4p. I cittadini hanno chiesto trasparenza da parte degli enti che normalmente rilasciare le autorizzazioni. Hanno scritto alle Prefetture di Alessandria e Pavia all’inizio di giugno, senza riscontro, tant'è che si legge: “Non abbiamo ricevuto riscontro alla nostra richiesta di essere ricevuti. Abbiamo segnalato, tra l’altro, un ritardo inaccettabile nel produrre la documentazione prescritta dalle norme, ritardo che ne ostacolerà un esame approfondito da parte delle amministrazioni, tenute a valutarla, e, se necessario a proporre obiezioni”.

Significa che non si conoscono ancora i tracciati e dove passeranno. C'è di più, la parlamentare Loredana De Petris (Leu) ha presentanto una interrogazione ai Ministri della Transizione Ecologica e dell’Agricoltura, scrivendo: “A pochi mesi dalla gara è inaccettabile il ritardo nel produrre la documentazione: la mancata conoscenza dei tracciati impedisce alle amministrazioni e ai cittadini di compiere le necessarie verifiche”. De Petris continua: “quali siano gli effettivi tracciati del percorso, valutando se essi non risultino incompatibili con le esigenze di tutela dell’ambiente nonché di salvaguardia delle attività economiche agroforestali e turistiche”.

Ogni giornata sarà di circa 200 km l'una, e per le trenta nazioni si parla di un totale di 712 motociclette. La preoccupazione è sempre la stessa, che viene presentata ad ogni gara di enduro: l'erosione dei sentieri percorsi dalle moto dotate di tasselli. Oltre a questo, si aggiungono i “rumori con livello di disturbo dieci volte più alto della media”. Come accennato, parliamo poi di aree definite di "pregio naturalistico da tempo riconosciuto anche in base ai rigorosi criteri seguiti dall’Unione europea: esse fanno parte infatti della rete Natura 2000, con oltre 24 mila ettari di territorio suddivisi tra Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria”, si legge nelle note della parlamentare. Per quanto riguarda gli organizzatori hanno dichiarato di aver ottenuto il 100% delle autorizzazioni in Piemonte e l'80% in Lombardia. A questo link trovate tutto quello che c'è da sapere sull'ISDE.

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