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MotoGP, Quartararo: "ci sono cose che mi entrano in un orecchio e escono dall'altro"

"Sono caduto a causa della Michelin dura: non era in temperatura. Mi fa un po' male la caviglia. Marquez dice che solo io posso perdere questo mondiale? Non penso a queste cose"

MotoGP: Quartararo:

Una caduta non ha rallentato Fabio Quartararo che rimontato in sella ha dato comunque mezzo secondo a Jack Miller confermando che, com’era prevedibile, la sua Yamaha M1 funziona bene anche a Silverstone.

La scivolata è stata completamente un errore di Fabio, o meglio una scelta condivisa con il team: la Michelin dura, con poco più di 20° sull’asfalto non ha infatti funzionato, com’era prevedibile, ed il pilota francese è stato fortunato a cavarsela con una semplice storta.

“Mi sono storto la caviglia ma ora va bene, quando sono in moto non sento dolore - ha spiegato Fabio, che ha confermato la scelta errata di pneumatico - Avevo la gomma dura che non funziona con queste temperature. E’ stato importante subito dopo la caduta mettere la media e fare subito dei buoni giri veloci. Mi sento a posto per domani”.

E’ stato comunque bravo l’attuale leader del mondiale a lasciare la moto prima che la brusca perdita di aderenza del posteriore si trasformasse in un highside.

“Si, ho lasciato la moto nel momento giusto, altrimenti sarebbe stato un highside. Mi avrebbe lanciato in alto e sarebbe stato peggio, sono stato molto fortunato oggi. Nel contempo potevo anche non cadere, ma per fortuna non ho avuto problemi seri. Per essere onesti è stato buono tornare subito in pista invece di fermarmi al centro medico, così non ho avuto neanche il tempo di pensarci.  Cadere fa parte del gioco, e oggi non ero al limite ma è stato un errore provare la gomma dura. È stato un po’ rischioso. Comunque vorrei che questo fosse un fine settimana normale: domani mi farà ancora un po’ male la caviglia, ma non è niente di speciale”.

Se la caduta di Fabio è stata impressionante per la dinamica, visto come la moto, roteando, lo ha colpito sulla caviglia, anche la perdita dell’anteriore di Marquez a 270 Km/h non è stata da meno.

“Il punto in cui oggi Marquez è caduto è veramente veloce - ha confermato Quartararo, che ha giustamente osservato - ed avete visto fino a dove è arrivata la moto…E’ un punto pericoloso ma per fortuna di curve così ormai ce ne sono in pochi circuiti. C’è quella del Red Bull Ring, che dovrebbe essere modificata, e forse il Corkscrew di Aragon, Misano invece è OK ed anche Valencia. Non penso che ci siamo molte piste con curve pericolose”.

Sicuro di sé e tranquillo, Fabio non ha voluto commentare quanto detto da Marquez, cioè che solo lui può perdere questo mondiale.

“Ci sono cose che mi entrano in un orecchio e mi escono dall’altro”, il suo commento.

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