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MotoGP, Vinales: "A Misano mi sono tolto un peso dalle spalle, Aprilia mi piace"

"Mi è bastato davvero poco per capire che avrei voluto assolutamente correre ad Aragon. Aleix non mi ha convinto ad arrivare in Aprilia per il presente, ma per quello che potremo fare insieme"

MotoGP: Vinales:

Maverick Vinales si è calato per la prima volta oggi nei panni di pilota ufficiale dell’Aprilia, partecipando alla conferenza stampa che precede il Gran Premio di Aragon con indossi i colori di Noale. Un cambio di divisa che ovviamente è al centro dell’attenzione di tutti in questo fine settimana, con delle aspettative che si sono decisamente alzate dopo il primo positivo test del Top Gun a Misano in sella alla RS-GP.

Da un certo punto di vista si potrebbe pensare addirittura che ci sia troppa pressione sulle spalle del pilota, che però sembra assolutamente determinato a trasformare la stessa in determinazione e voglia di dimostrare tutto il proprio potenziale. In Yamaha ci è riuscito a tratti, la speranza è che possa trovare in Aprilia quell’ambiente che gli serve per esprimersi al meglio. Possiamo affermare che la coppia Vinales-Aprilia sia davvero al centro dell'attenzione di tutti, visto che durante la conferenza nessuno dei giornalisti ha fatto una sola domanda agli altri partecipanti, rendendo Vinales ed Espargarò protagonisti assoluti di questa vigilia. 

"Sono più che eccitato. Ho fame e non vedevo l’ora di iniziare questa nuova avventura con l’Aprilia - ha affermato un sorridente Vinales Ho queste sei gare sono il presente, ma anche il modo per preparare il mio futuro con questa moto. Di certo è tutto diverso, devo imparare molto e rapidamente". 

Arrivare qui in Aprilia dopo il podio di Aleix a Silverstone aumenta le aspettative. 
"Di certo il podio di Aleix a Silverstone ha acceso il fuoco. Tutti vogliamo spingere sempre al massimo e vederlo andare così forte mi ha dato una motivazione extra. Il test è andato bene ed ho deciso di essere qui ad Aragon, anche per provare il mio primo fine settimana di gara da pilota Aprilia". 

Adesso che l'hai provata, puoi dirci dove sono le differenze maggiori tra l'Aprilia e la Yamaha?
"Difficile dirlo, perché in realtà non ho avuto molto tempo per fare analisi approfondite. Ho solo pensato ad adattarmi alla moto facendo molti giri, per capire al meglio come possa funzionare il tutto. Il modo in cui la moto accelera è molto diverso, c’è una lunga strada davanti per imparare tutto". 

Ci sono stati tanti cambiamenti per te in poco tempo. E' stato stressante o difficile?
"Penso che più che difficile, per me sia stato quasi rilassante. Perché venivo da un momento difficile in cui ero bloccato, avevo bisogno di qualcosa di diverso onestamente. Dovevo cambiare per migliorarmi ed appena sono arrivato al test di Misano ho deciso di correre subito, perché mi sono trovato bene con la moto ed ho capito che mi sarei adattato abbastanza rapidamente. Poi ho pensato che durante un weekend di gara fosse possibile migliorare più rapidamente, quindi non c’era motivo per non essere qui. E’ importante per me fare esperienza e lavorare duramente in queste gare per adattarmi al meglio a questa moto". 

Quanto è stato importante Aleix per convincerti ad entrare nella famiglia Aprilia?
"Aleix è stato importante, ma non penso che lo sia stato perché ha insistito sul fatto che la moto fosse già competitiva o cose del genere. Ci siamo allenati tante volte assieme, abbiamo parlato di tantissime cose negli ultimi mesi. Mi è piaciuto parlare con lui di dove saremmo potuti arrivare con questo progetto dell’Aprilia più che di dove fosse in questo momento. Questa è stata la cosa che davvero mi ha convinto". 

Hai mai pensato che sarebbe stato in ogni caso possibile finire la stagione in Yamaha?
"Onestamente tutto è successo molto rapidamente con la Yamaha, ma non voglio parlare di questo. Voglio parlare di Aprilia perché alla fine sono qui per imparare, fare esperienza e migliorare. I due giorni a Misano mi hanno aiutato molto, mi sono tolto un gran peso dalle spalle perché ho potuto pensare solo a girare e divertirmi. Ho subito pensato di voler essere qui ed è bello, perché io sono davvero appassionati di gare, di moto. Non vedo l’ora di essere in sella alla mia nuova moto domani mattina". 

Credi che in futuro possa arrivare qualcuno in Aprilia che era stato con te in Yamaha, come Julian Simon che faceva da rider coach?
"Al momento non penso a portare qualcuno dalla Yamaha. Qui c’è Matteo Baiocco, che sta già facendo un bellissimo lavoro con Aleix. Adesso non ci penso per niente, voglio solo imparare a gestire la moto e capire come lavora il team". 

Tuo padre ha accennato alla possibilità che tu corressi una gara in SBK se non avessi avuto chance in MotoGP. E' vero?
"No, non ho mai pensato di correre in SBK, anche solo per una gara, perché il mio obiettivo è sempre stato un altro. Il mio obiettivo era essere ad Aragon per correre con l’Aprilia, la squadra con cui sarò in pista anche nel 2022. Volevo essere qui e ce l’abbiamo fatta, adesso potremo lavorare sul futuro assieme". 

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