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SBK, Ciprietti: "Non dividiamo le classifiche, Ducati 955 e 600 si equivalgono"

Matteo Ciprietti campione nella inedita classe delle Big SuperSport del National Trophy: "Quest'anno era necessario. Mi auguro che non penalizzino eccessivamente la Ducati nel Mondiale, sennò non avrebbe senso. Mi ha fatto riscoprire il piacere di guidare"

SBK: Ciprietti:

In una contesa del National Trophy all’Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga delicata, tiratissima, Matteo Ciprietti si è assicurato il titolo nella speciale classifica riservata alle “Big SuperSport” all’interno della classe solitamente riservata alle 600. Giunto in terra romana con ben 40 punti di vantaggio sul diretto inseguitore Nicholas Spinelli (Barni Racing Team) sui 50 ancora in palio, il portacolori dello ZPM Racing Team ha portato a casa l’obbiettivo prefissato al termine di Gara 1 che lo ha visto ricoprire gli insoliti panni di ragioniere fin dall’avvio.

Sono il primo a livello internazionale a portare la V2 955 al successo in questa nuova configurazione. A differenza degli avversari, malgrado non fossimo una delle squadre di riferimento, abbiamo proseguito la stagione utilizzandola nella sua versione standard con motore stock, forcelle e piastre originali. Siamo riusciti ad essere lo stesso performanti in ogni tipo di scenario. Quest’oggi avevo tutto da perdere, quindi ho preferito evitare di prendere rischi inutili pur perdendo alcune posizioni in partenza, non è stato semplice gestire la situazione considerato il tempo trascorso dal precedente round del Mugello”.

Quarto sul traguardo e secondo di classe alle spalle di Samuele Cavalieri, il 23enne ha sfruttato alla perfezione la disavventura del compagno di marca Spinelli, il quale si è visto costretto a tornare anzitempo ai box a causa di un problema tecnico mentre si trovava in testa, salvo poi prendere di nuovo la via della pista in modo singolare.

“Mi sono accorto di cosa gli fosse successo, però il giro successivo è rientrato proprio nel gruppetto in cui mi trovavo io, restando nel mezzo a noi per diverso tempo - ha precisato - essendo un doppiato, avrebbe dovuto togliersi. In ogni caso non mi sono fatto destabilizzare ed ho proseguito a massimizzare il risultato, mantenendo i nervi saldi. Alla fine, ha pagato la costanza, ce lo siamo meritati. Guardo già a domani dove potrò correre con la testa libera da pressioni”.

Reduce da un paio di annate in chiaroscuro tra CEV Moto2 e CIV SuperSport 600, il pilota di Giulianova guardava con forte interesse al 2021, nel tentativo di riscattarsi e rilanciare le personali quotazioni di carriera. Le premesse sono state mantenute, frutto di un connubio vincente quale ZPM-Borgo Panigale.

“Ultimamente avevo vissuto un periodo avaro di soddisfazioni, per questo motivo volevo il titolo in ogni modo. Nel corso dell’ultimo giro quasi non ci credevo, mi sono tolto alcuni sassolini dalle scarpe. Mi sento maturato sotto ogni punto di vista anche grazie alla moto, mi sono allenato un sacco nel tentativo di adattarmi alle prerogative della Panigale che mi ha fatto riscoprire il piacere di guidare, si addice al mio stile. Mi piacerebbe fare il salto nel Mondiale, le prossime settimane saranno cruciali per il mio futuro”.

Grande novità della stagione, come risaputo, il trofeo organizzato dal Motoclub Spoleto ha aperto la classe 600 alle super sportive di nuova generazione, le quali stanno correndo con una graduatoria separata rispetto ai “seicentisti”. Cosa accadrà nel Mondiale 2022? Ancora non si è conoscenza nemmeno del regolamento tecnico.

Le moto si equivalgono, basti guardare i crono oppure le velocità, noi siamo un po’ penalizzati sul fronte del peso. Numerose 600 del National Trophy sono più SuperSport che Stock, entrambi abbiamo oltre 150 cavalli e possono gareggiare in un’unica categoria, non sono favorevole a dividere le classifiche nel Mondiale, quest'anno era necessario per comprendere il livello. Altrimenti per i tifosi risulterebbe complicato decifrare le gare. Dobbiamo utilizzare il bagaglio acquisito quest’anno, mi auguro che non penalizzino eccessivamente la Ducati, sennò non avrebbe senso mettersi in gioco”, ha ammesso.

Photo credit: daniguazzetti.com

 

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