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Abbassamento limiti di velocità: un altro favore all'elettrico?

A chiederlo è l'ONU, ufficialmente per contenere gli incidenti, ma i motivi che portano a pensare che si farà sono altri. Proviamo a spiegarli

Moto - News: Abbassamento limiti di velocità: un altro favore all'elettrico?

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Partiamo da un nunero, 1,3 milioni. Sono i morti ogni anno nel mondo causati da incidenti stradali. A questi si sommano addirittura 50 milioni di feriti. La leva da cui nasce la proposta dell'ONU è questa ed è piuttosto evidente che possa indurre molti a pensarci. La vita umana è importante e se ridurre i limiti di velocità può salvare almeno una parte delle vite di 1,3 milioni di persone ogni anno, è evidente che una riflessione vada fatta. Inutile dirlo, se questi numeri toccano la sensibilità di alcuni, agli appassionati di motori e amanti della velocità leggere queste righe non avrà fatto piacere per nulla. Viviamo un momento storico in cui le restrizioni sono sempre maggiori, come quella di cui abbiamo recentemente parlato che porterebbe a non poter sospendere la polizza assicurativa (qui l'articolo) oppure l'abolizione dei motori a benzina (e gasolio) entro il 2035 (ne parliamo qui). Tutti tasselli che sembrano voler smantellare il romanticismo della passione per i motori, quelli che fanno rumore, odore e che accendono gli animi di chi li ama.

PERCHE' LA PROPOSTA POTREBBE DIVENTARE REALTA'

Facciamo però un passo indietro e apriamo ad una nostra personalissima riflessione. Intanto vediamo cosa prevede la proposta dell'ONU, che parla di un limite di 100 km/h in autostrada, 80 sulle strade extraurbane principali e 30 km/h in città. Non entriamo nel merito della cosa, è evidente che da un lato si ridurrebbero i pericoli, dall'altro si introdurrebbe un vincolo ben più evero di quanto ad oggi è applicato nei singoli Paesi. La nostra riflessione va invece in un'altra direzione. Si parla sempre di più della necessità di ridurre le emissioni, dei cambiamenti climatici in corso e di elettrificazione. In questo senso ridurre i limiti aiuterebbe (almeno sulla carta) a raggiungere gli obiettivi. Ad essere maligni qualcuno potrebbe dire che aiuterebbe chi governa a sentirsi in pace con se stessi, dando in pasto all'opinione pubblica un segnale forte, che dimostri la volontà di raggiungere determinati obiettivi. Non vogliamo dare sentenze su questioni che meritano approfondimenti seri e basati su variabili di difficile valutazione anche per gli esperti, ma è ovvio che a 130 km/h si consumi ben di più che a 100 e potete constatarlo in modo empirico anche dai nostri "Quanto mi Costa" (qui il link per vedere articoli e dati). Numeri alla mano parliamo di differenze comprese nei notri test tra il 25 ed il 35% circa. Questo per i regimi di rotazione più ridotti, ma anche e soprattutto per la minor resistenza aerodinamica, che al salire della velocità incrementa in modo più che proporzionale la potenza necessaria e quindi il consumo di carburante e le emissioni. 

Ecco quindi che a noi è nata l'idea che una riduzuone delle velocità possa essere imposta per ridurre le emissioni. Oltre a questo l'elettrificazione ne sarebbe avvantaggiata, visto che i dati delle autonomie dichiarate sono calcolati proprio con velocità massime di 110 km/h circa, mentre a 130 quel dato scende in modo sensibile, rendendo meno appetibile e fruibile una moto o un'auto elettrica rispetto ad una con motore a combustione interna. Non a caso qualcuno una riflessione la sta già facendo ed è notizia di poche settimane fa quella dell'intenzione della Germania di abolire le famose tratte senza alcun limite di velocità sulle Autobahn (qui il nostro articolo).

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