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MotoGP, Nadia Gresini: "so che Fausto è felice: siamo di nuovo in pista"

"Era stato lui a portare Bastianini e Di Giannantonio nel Mondiale e ora sono con noi in MotoGP,  penso che c'entri il destino con tutto questo"

MotoGP: Nadia Gresini:

Jerez per il team Gresini è stata soprattutto una festa, la felicità per un nuovo inizio dopo tante lacrime. Fausto non c’è più, ma continua a vivere con la sua squadra, ora nelle mani della moglie Nadia, con i figli Luca e Lorenzo ad aiutarla. Gli ultimi mesi sono stati terribilmente difficili per la famiglia, ma il sogno di Fausto non poteva spegnersi e ora brilla.

Come gli occhi di Nadia: “quando ho visto per la prima volta le moto nel box e poi Enea e Fabio partire con le nostre MotoGP, è stata un’emozione incredibile. Il primo pensiero è andato a mio marito, a Fausto, ho pensato che anche lui era felice - racconta - Forse non avrebbe mai pensato che io, insieme ai miei figli, saremmo riusciti a mettere in piedi un progetto del genere. Sono sicura che Fausto è felicissimo”.

Quanto è stato difficile arrivare a questo primo traguardo?
Quando Fausto è morto, fin da subito ho detto che avremo continuato, perché non volevamo che andasse disperso tutto quello che aveva creato, a cui aveva dedicato la propria vita. È stata una decisione presa di getto, non ho avuto troppo tempo per pensarci. Dopo il suo funerale ho dovuto immediatamente prendere il mano la situazione, ovviamente c’era un po’ di paura, non sapevo se ci saremmo riusciti anche perché era già metà marzo ed entro la fine di giugno dovevamo confermare il progetto MotoGP. Non è stato facile e devo ringraziare tutti i ragazzi dell’azienda, i collaboratori di Fausto, che mi hanno dedicato tantissimo tempo. Entravo in ufficio la mattina e uscivo alle 11 di sera, se ce l’abbiamo fatta è stata grazie a loro. È stato qualcosa di enorme e non era scontato riuscire a portarlo a termine”.

Hai anche i tuoi figli al tuo fianco, di solito si parla di team dall’atmosfera famigliare, mentre nel tuo caso è la famiglia ad essere diventata un team.
È la Gresini Family a tutti gli effetti. Luca sarà in pista a tutti i Gran Premi, come già fatto quest’anno, e imparerà sul campo, anche lui si è trovato gettato dentro a questo mondo. Lorenzo, invece, starà in azienda in ruolo gestionale. Poi, ci sono io, che sono il team principal, anche se è ancora strano dirlo”.

C’è stato un problema con l’uscita del main sponsor, ma ora il progetto MotoGP è confermato al 100%?
Quest’anno abbiamo avuto tanti problemi, il più grande è stato la perdita di mio marito, poi essere abbandonati dallo sponsor. Abbiamo lavorato sodo, ci siamo rimboccati le maniche e ora siamo qua. È tutto confermato”.

Avete dovuto mettere da parte la Moto3, ma avete anche detto che più che un addio potrebbe essere un arrivederci.
Tutto è possibile. La Moto3 piaceva tanto a Fausto, gli piaceva tanto aiutare a crescere i piloti giovani, ma non è stato possibile continuare per il grosso impegno richiesto dalle altre categorie. Siamo presenti in MotoGP e siamo riusciti a mantenere sia Moto2 sia MotoE”.

Bastianini e Di Giannantonio li ha visti praticamente crescere, come li hai ritrovati ora che sono adulti?
Sono cambiati e maturati, sono diventati molto professionali. Sono entrambi dei bei piloti, naturalmente Enea ha già l’esperienza di un anno in MotoGP in cui è cresciuto tantissimo, Fabio è all’inizio ma l’ho visto felicissimo ed entusiasta in questi test. Ha realizzato il suo sogno, dopo i tanti sforzi fatti da lui e dalla sua famiglia per riuscirci”.

Entrambi questo sogno l’avevano iniziato con Fausto.
Li aveva portati lui nel Mondiale, sembra che ci sia un disegno, un destino che ha voluto così”.

Cosa ti aspetti da quest’anno?
Noi puntiamo sempre in alto (ride). Speriamo di essere protagonisti soprattutto con Enea, che mi sembra già pronto, e che Fabio faccia delle belle gare. Vogliamo essere protagonisti in questo paddock”.

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