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MotoGP, P. Espargarò: "Rispetto Lorenzo, ma sapevo di poter fare meglio in Honda"

"Marquez fissa il limite con la Honda, rispetto Pedrosa, Lorenzo e Alex Marquez, ma la mia ambizione è fare meglio di loro. In KTM ho dato tutto anche quando ero in fondo al gruppo, per questo sono qui oggi"

MotoGP: P. Espargarò:

Pol Espargaró è perfettamente consapevole di avere in parte deluso le aspettative di chi lo ha scelto come spalla di Marc Marquez in Honda per il biennio 2021/2022. Lo spagnolo è arrivato in HRC dopo un'ottima stagione in KTM e la speranza era quella di vederlo lottare stabilmente per il podio. I risultati sono stati però diversi, anche per colpa di una moto che in questa stagione ha soferto moltissimo salvo in rare occasioni. 

In una intervista rilasciata ai colleghi di Marca, Pol ha parlato a ruota libera della stagione appena conclusa che almeno ha finito in crescendo salendo anche sul podio a Misano alle spalle di Marc Marquez e regalando alla Honda una doppietta che ad inizio stagione appariva una mera chimera. Espargarò sa bene di dover fare dei passi in avanti, ma ha completa fiducia di poterli fare tornando ad esprimersi sui livelli che tutti si aspettavano prima di ingaggiarlo. C'è poi da considerare che con un Marc Marquez alle prese con la diplopia, nel 2022 Pol rischia di trovarsi nel ruolo di punta di diamante di HRC. 

"La stagione è stata strana, si potrebbe dire che è andata male. Non è stata la stagione che volevamo - ha affermato Pol - non avevo enormi aspettative arrivando alla Honda, perché tanti piloti hanno sofferto su questa moto, ma di certo non è stata la stagione ideale che mi ero immaginato arrivando qui. Senza dubbio, non ho ottenuto quello che volevo, anche se abbiamo finito dove avrei voluto iniziare. Sento di essere nel momento migliore della mia carriera e voglio che le mie figlie mi vedano sul podio".

Espargarò è insomma molto esigente e vuole offrire di più nel 2022. 
Sono esigente perché non c'è altro modo. È vero che, almeno, potrei evitare di dirlo alla stampa e dire: 'Bene, sono contento di quello che sto ottenendo finendo decimo', ma non posso. Sono stato nel Motomondiale da 15 anni, ho 30 anni e ho iniziato quando ne avevo 15. Se non fossi stato esigente con me stesso e non avessi preteso il massimo, cioè vincere in tutte le categorie probabilmente non sarei qui. Non credo che arrivare qui non sia la cosa complicata, anche se è molto difficile essere al livello di tutti i piloti del campionato del mondo, penso che la cosa più complicata sia rimanere qui. Per esempio, nel periodo che ho passato con KTM, se non fossi stato esigente con me stesso quando sapevo che la moto non era all'altezza e che eravamo in fondo alla griglia, ora non sarei con questi colori HRC. Questa è la mia filosofia".

Gli obiettivi sono chiari per il 2022 e Marc Marquez resta il riferimento assoluto. 
"Penso che l'asticella sia fissata dal pilota più veloce della Casa, che è Marc. E abbiamo visto che quando sta bene è capace di vincere. Quest'anno non è stato così costante come negli altri anni, beh, l'infortunio, la moto non è stata allo stesso livello.... Ci sono diverse cose che non ci hanno permesso di essere veloci come avremmo voluto, ma devo ammettere il fatto che ci sono stati molti fine settimana in cui Marc ha corso in cui non ero al suo livello. Questo significa che devo migliorare, lavorerò il più duramente possibile in questa preseason per essere la migliore versione di me quando inizierò l'anno prossimo".

Nella sua prima stagione in Honda, Pol Espargarò è stato in ogni caso più veloce di Jorge Lorenzo ed anche di Pedrosa nella sua ultima stagione. 
"Ho molto rispetto per loro. Jorge era un grande pilota e Dani è un grande pilota, perché è ancora in attività. Ho rispetto per loro, così come per Álex (Márquez), che è passato anche da qui e ha avuto un anno complicato, ma è un campione del mondo. La moto non è ovviamente facile. In questo senso, alla fine, incide anche qualcosa di molto più grande, che è l'ambizione. Ho un'ambizione molto più grande, volevo raggiungere qualcosa di diverso con una moto diversa dalla KTM e questo significava essere accanto al migliore, Marc. Non è l'opzione più facile o più comoda, sarebbe stato più comodo rimanere con KTM, probabilmente, ma se avessi questa opportunità e mi fossi ritirato senza sapere cosa sarebbe successo, non me lo sarei potuto perdonare. Il mio futuro era con la Honda. Con tutto il rispetto che ho per i piloti che sono passati da qui e non hanno avuto grandi stagioni alla HRC, sentivo di avere la capacità di fare meglio. La fine della stagione è stata buona, senza essere l'anno che avrei voluto".

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