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I piloti che gareggiano nel motomondiale prestano la massima cura nel farsi fare su misura tuta e guanti: la loro corazza e assicurazione contro gli infortuni. Siamo andati a scoprire assieme al tecnico di Macna, Marco Dori, come si tiene in perfetto ordine questo delicato equipaggiamento fra prove e Gran Premi.
Innovativo, minimalista, sperimentale e a volte eccentrico. Solo alcuni termini usati per descrivere l'estetica del design olandese. Aggiungete funzionalità, usabilità e sicurezza e avrete la ricetta della filosofia Macna. Nel reparto R&S, il team di design lavora come una macchina ben oliata, creando nuovi modi per migliorare la guida, fondendo la moda con la tecnologia.
Si dice che i designer Macna non abbiano nemmeno una sedia da ufficio - si suppone che lavorino dalla sella della loro moto. Questo non è nemmeno lontano dalla verità: più volte nel processo di progettazione, i computer vengono spenti e i motori vengono accesi per alcuni test nel mondo reale. Questo porta a nuove intuizioni e miglioramenti, ma bisogna ammettere che anche noi amiamo una bella corsa.
Come è nata Macna
Circa 30 anni fa, si stavano sperimentando dei guanti ed è stato trovato un nuovo (e più conveniente) metodo di produzione per impermeabilizzarli. Questi guanti furono un successo. Poco dopo, è stata lanciato la prima giacca. Non assomigliava affatto alle giacche Macna che conoscete oggi, ma già allora aveva un solido rapporto qualità/prezzo. Da allora c'è stata buona dose di innovazioni: il Sandwich System, il gilet Vision, il Summer Comfort System, Twin Shell e Night Eye, solo per citarne alcune. E oggi il marchio cresce a livello globale con lo sbarco nel motomondiale.
Gustatevi il video!
