Nadia Gresini sorride imbarazzata sul palco, sotto i riflettori per dare il via a qual progetto che il marito Fausto sognava e non ha potuto vedere realizzato. Il team Gresini torna in MotoGP camminando con le sue gambe, non più a fare da spalla ad Aprilia, ma con una struttura indipendente e affamata di successi. Di fianco a Nadia ci sono le due Ducati azzurro cielo, Bastianini e Di Giannantonio pronti a guidarle, tutto è pronto ma non è stato semplice.
Il primo pensiero non può essere che per il marito: “abbiamo presentato la squadra per primi, come una pole, Fausto che voleva sempre essere il numero 1 ne sarebbe molto felice - ha sorriso - Siamo qui per portare avanti i suoi sogni”.
Raggiungere questo obiettivo non è stato facile, ma la squadra e la famiglia, con i figli Lorenzo e Luca, l’hanno aiutata e ora è la prima donna team manager oltre che proprietaria di una squadra in MotoGP.
“È un piacere una responsabilità - afferma - Spero di essere un esempio per le donne che vogliono raggiungere il massimo nella loro carriera e per quelle che hanno avuto una perdita importante e non si sono date per vinte”.
Il cammino è solo all’inizio, ma gli obiettivi sono chiari.
“Vorrei vedere Enea protagonista in tutti i Gran Premi e Fabio fare delle belle gare e diventare debuttante dell’anno”.
L’avventura è appena iniziata e Nadia ha voglia di viverla al massimo.