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MotoGP, Dall'Igna: "Bello essere con Ducati sul banco degli imputati e vincere"

"Forse a Losail dovevamo partire da una base più standard, ma sono certo che alcune soluzioni le utilizzeremo più avanti. Bastianini e Martìn danno il cuore, non possono non starti simpatici"

MotoGP: Dall'Igna:

Gigi Dall'Igna è il padre di quella Ducati che nelle ultime stagioni ha rivoluzionato la MotoGP, portando costantemente innovazione sulle moto e trovandosi spesso a combattere con un muro posto da parte dei rivali, preoccupati di non riuscire a replicare e far funzionare le idee portate in pista dalla Casa di Borgo Panigale. 

A Losail la vicenda legata all'abbassatore anteriore è esplosa nel paddock, ma per adesso le Ducati in pista potranno continuare ad utilizzarlo e visto che oggi a Mandalika ci sono ben sei rosse in Q2, la competitività del progetto nel suo insieme è innegabile. Scelte giuste in fatto di piloti, nuove partnership come quelle con Gresini e VR46, stanno portando ottimi risultati e Dall'Igna non può che godersi il momento, come si evince perfettamente dalle sue parole rilasciate ai microfoni dei colleghi di Sky Sport MotoGP. 

"Essere sul banco degli imputati e vincere è bello, non dispiace neanche - le parole di Dall'Igna -  Questa è la seconda gara, ogni pista è diversa ed anche le moto sono molto diverse. Su certe piste alcune soluzioni rendono meglio di altre, ma le cose possono cambiare molto rapidamente. Noi siamo andati forte anche in Qatar, anche se abbiamo raccolto poco con i piloti ufficiali, ma erano nelle posizioni buone prima di avere problemi. Qui stiamo facendo bene con tutti, io sono contento di quello che abbiamo sviluppato e penso che in prospettiva potremo fare anche meglio. Poi arriveranno piste su cui soffriremo e dovremo gestire al meglio quelle situazioni". 

Dopo il Qatar vi siete fermati a riflettere?
"C’è un tempo in cui bisogna muoversi ed uno in cui serve riflettere. Sicuramente dopo il Qatar era giusto ragionare su quanto fatto ed è stato così. Qui abbiamo fatto delle scelte diverse, basandoci su quanto abbiamo capito a Losail. Ci sono delle modifiche sulla moto di cui ancora dobbiamo capire bene tutto, siamo all’inizio del 2022 ed arriviamo da due test complicati. A Sepang erano due anni che non giravamo e Mandalika era una novità, quindi sono stati due test importanti svolti in condizioni particolari. E’ stato complicato".

Però non si può parlare di brutto inizio stagione, ovviamente. 
"In Qatar ha vinto la Ducati, conoscevamo bene la 2021. Magari era giusto partire da una base un po’ più standard anche con la 2022, ma questo non vuol dire che abbiamo deciso di scartare le nostre idee per questa stagione, ma forse servirà capirle meglio prima che diventino migliori. E' stato un buon inizio". 

L'abbassatore all'anteriore qui vi aiuta?
"
Tutte le evoluzioni portano dei vantaggi in determinate situazioni e piste. Qui non si frena fortissimo, quindi questa non è la pista che sposa al meglio la soluzione dell’abbassatore. Qualcuno ha scelto di non usarlo, ma sono tutte decisioni da rivalutare nel corso della stagione, secondo lo scenario della singola pista". 

Cosa è successo a Pecco e Jack in qualifica?
"A Pecco è partito il posteriore, quindi ha dovuto rallentare. Stava facendo un bel giro, ma Quartararo stava andando fortissimo. Magari non avrebbe fatto la pole, ma stava facendo un bel giro Pecco. Jack non è riuscito a mettere assieme un giro buono in qualifica, ha fatto diversi errori in Q2". 

Ma i valori visti qui sono quelli che vivremo per il resto della stagione?
"Secondo me siamo su una pista particolare, si dovrà tornare in Europa per avere un quadro e stilare una vera graduatoria. Questa è troppo particolare, non è una valida cartina di tornasole". 

Come vanno le cose con Bastianini e Martìn, che sono un po' il futuro di Ducati. 
"I piloti che danno il cuore sono sempre simpatici, ce la mettono tutta. Devo dire che sono entrambi dei bravi ragazzi e dei grandissimi talenti, noi stiamo cercando di aiutarli e penso che noi stiamo cercando di dare a tutti i piloti il miglior materiale possibile ed anche dal punto di vista umano stiamo aiutando tutti a dare il meglio". 

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