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Prova Michelin Road 6 e Road 6 GT, turistiche sportive pronte a tutto

I nuovi Michelin Road 6 e Road 6 GT fanno parte della gamma di pneumatici touring ed evolvono il Michelin Road 5, dopo circa 4 anni di carriera

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Come per il suo predecessore, all’interno della gamma Road 6 sono previste anche le dimensioni Trail, pensate per le enduro stradali.

Lo pneumatico si rivolge soprattutto agli appassionati dei grandi viaggi, quindi per moto pronte alle lunghe tratte e per i temerari dell’acqua, per quei motociclisti per cui la moto va vissuta a 360°, 365 giorni all’anno e quindi con il bisogno di uno pneumatico che offra sicurezza, durata, comfort e feeling, con tutte le condizioni meteo.

Per rispondere alle aspettative di questi motociclisti particolarmente esigenti e con un occhio attento sia alla sicurezza, ma anche alla durata, Michelin ha realizzato i nuovi Road 6. Si tratta di una gomma perfetta per le maxi, siano esse enduro, naked o sport touring, mentre per le moto da Gran Turismo nasce una proposta parallela e dedicata, con i nuovi Road 6 GT.

Questi due nuovi prodotti sono stati sviluppati per ottenere soprattutto determinate caratteristiche, come la capacità di macinare chilometri, il comfort, la maneggevolezza ed infine la possibilità di assicurare una guida sicura anche in caso di pioggia e conseguentemente in presenza di un fondo stradale abbondantemente irrorato d’acqua.

Le Michelin Road 6 e Road 6 GT si avvalgono di una tecnologia di costruzione chiamata Michelin Radial X Evo, con tele di sommità a 90 gradi. Sfruttano poi la tela in aramide, ovvero fibre sintetiche resistenti al calore, che rendono la carcassa estremamente consistente. Proprio questa caratteristica della carcassa, ad alta densità e più rigida, contribuisce ad un livello di maneggevolezza e ad un feedback eccellente.

Le peculiarità tecniche del Road 6 rispetto al suo predecessore Road 5, sono una aderenza sul bagnato salita del 15%, ma anche di una durata superiore del 10%. Questo progresso è stato reso possibile grazie al nuovo design del battistrada, ma anche dalle materie prime utilizzate per la costruzione e, infine, da un’architettura ottimizzata.

Sulle nuove Michelin Road 6 e Road 6 GT il rapporto pieni vuoti è infatti ottimizzato, con un valore tra scanalatura e gomma pari al 14%, che consente una buona aderenza in condizioni di bagnato e asciutto. Nel classico giro in moto, dove il meteo non è sempre dalla nostra parte, promette quindi di avere un preziosissimo aiuto.

MICHELIN WATER EVERGRIP, PRESTAZIONI COSTANTI ANCHE A GOMME “FINITE”

Troviamo poi il Michelin Water EverGrip, una tecnologia brevettata e sviluppata da Michelin per fornire alti livelli di aderenza sul bagnato, ma al contempo anche tanta fiducia al pilota, per tutta la vita utile delle coperture. Il design delle lamelle si modifica infatti, aprendosi, con l’avanzare dell’usura dello pneumatico. Ricordiamo che il costruttore francese è forse il più attento da questo punto di vista, quello della costanza di prestazioni anche a gomme usurate. Vengono infatti effettuati test specifici anche su gomme “finite”, per verificarne le differenze rispetto a quando erano nuove.

Nuove scanalature e nuove inclinazioni delle lamelle con estremità allungate, permettono poi di tagliare il film d'acqua, per aderire meglio al manto stradale.

Chiaramente, gli obiettivi primari di un costruttore di pneumatici sono sempre stati il miglioramento dell’aderenza e della durata, ma anche di una guidabilità quantomeno buona.

ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE

Altra chicca è l’adozione del Michelin Premium Touch Design. Nella progettazione dei fianchi dei Road 6, si è infatti utilizzata una tecnologia che crea un contrasto, grazie all’assorbimento della luce tramite una micro-geometria sui fianchi dello pneumatico, che dona un aspetto elegante ed affascinante alla gomma.

Per quanto riguarda le misure, sono disponibili ben 18 opzioni, di cui 14 per le Road 6 (6 anteriori e 8 posteriori) e 4 per la versione GT (un’unica anteriore e 3 posteriori).

LA NOSTRA PROVA

Siamo andati sulle strade intorno al lago di Iseo, percorrendo un percorso di circa 150 km, per mettere alla prova gli nuovi pneumatici Michelin Road 6 e Road 6 GT. Compagna di questo test è stata la gamma Boxer della casa bavarese, con le R 1250 nelle versioni votate al turismo (RS, RT, GS) e la naked R1250R.

Per una gomma che promette ottime e migliorate prestazioni sul bagnato, il meteo sembra aver accolto le richieste e ci accoglie con una giornata decisamente autunnale e con asfalto irrorato d’acqua per gran del percorso. Niente di meglio per testare questo prodotto, quindi prima inserita e si parte. La pioggia che ci accompagna, ci conferma che i Road 6 sono perfettamente a loro agio anche con queste condizioni. A stupire, fin di primi chilometri, è la sensazione di fiducia che sono in grado di infondere, insieme ad un conseguente senso di sicurezza. Il merito è in gran parte di una mescola al 100% in silice, che mantiene inalterate le sue caratteristiche di aderenza anche con temperature basse, come nel caso dell’asfalto raffreddato dalla pioggia.

Si tratta di una gomma votata al turismo “a lunga gittata” ed i rapidi cambi di direzione non sono certo il loro punto forte, ma la discesa in piega è veloce ed è praticamente assente il cosiddetto "effetto auto raddrizzante”. Oltre a questo non c’è mai stato il minimo sottosterzo e bastano leggerissimi movimenti della testa per aiutare la moto a disegnare una linea perfetta.

La stabilità resta di buonissimo livello anche ad alta velocità, così come la frenata. L’ABS non è stato infatti chiamato in causa molto spesso, nemmeno su queste strade bagnate.

Per fortuna la pioggia non ci ha accompagnato sempre e via via che l’asfalto si asciugava abbiamo potuto scoprire che l’anteriore, sia sul manto stradale medio-umido che asciutto, trasmette sempre un ottimo feeling, con un inserimento in curva dolce e progressivo, anche nelle pieghe con un grado di inclinazione pronunciato. Questo è merito soprattutto della mescola differenziata 2CT+, con la porzione laterale più morbida. In particolare poi, le Road 6 offrono sicurezza e tanto grip anche nei passaggi dall'asciutto al bagnato, situazione classica nella guida turistica.  

L’aderenza e le sensazioni sul bagnato, anche osando inserimenti in curva con la leva del freno anteriore ancora un po’ tirata, sono rassicuranti e sono il frutto evidente di un buon lavoro, sinergico di carcassa e battistrada.

Il posteriore è sincero e comunicativo ed anche in fase di improvvise accelerazioni non va mai in difficoltà. Si capisce che Road 6 e Road 6 GT sono state progettate per motociclisti con uno stile di guida sportivo. Quindi da un lato ci sono le esigenze legate a moto “importanti” (in termini di prestazioni e masse in gioco), siano esse enduro stradali, sportive, naked o da Gran Turismo, dall’altro un utilizzo in ogni tipo di condizione e contesto, dall’altro ancora vengono assecondate le velleità di utenti esigenti anche in termini di sportività. Il nostro verdetto è che le nuove Road 6 sono facili, intuitive, un ottimo compromesso come lo era il suo predecessore Road 5, ma con i plus dell’aumentata durata chilometrica e del grip sul bagnato. Votate al turismo, possono essere una soluzione all’altezza anche di una moto più sportiva, senza grosse rinunce da un lato, ma con il vantaggio di restare sereni anche se nel “giretto” si incappi in un acquazzone e con una durata chilometrica (promette ben oltre 10 mila km) che rende il costo di esercizio ovviamente inferiore nel tempo.

La commercializzazione delle Michelin Road 6 è già partita nello scorso gennaio, ma per chi avesse la curiosità, il “vecchio” Road 5 resta per ora sul mercato, con prezzi ribassati di circa il 20%.


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