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MotoGP, GP di Aragon: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Marquez torna, ma solo per qualche curva. Quartararo c'era già ma fa la stessa cosa. Bastianini vincere, Bagnaia no ed è felice lo stesso. Scena da Far West in Moto3

MotoGP: GP di Aragon: il Bello, il Brutto e il Cattivo

E vissero tutti felici e contenti. Bastianini che vince e dimostra che non deve perdere, Bagnaia che perde ma è più vicino a vincere il titolo, Aleix Espargarò che è meno cervellotico, ma concreto e rimane sul terzo vagone del treno per il Mondiale.

In verità non sono proprio tutti felici. Quartararo proprio no, se non per avere rimediato solo qualche scottatura nell’atterraggio di emergenza. Neanche Marquez, che voleva fare chilometri ma ha completato solo qualche metro.

Motegi li aspetta tutti. Per conferme o rivincite che siano.

IL BELLO – Sono la coppia più bella del mondo e non dispiace loro per gli altri. Coppia di fatto per ora, in attesa di convolare a (giuste) nozze il prossimo anno, logicamente indossando entrambi il vestito rosso. Come a Misano, ad Aragon Bastiani e Bagnaia hanno dato una lezione di guida a tutti, poi si sono giocati la vittoria. Enea ha dimostrato che ordini di scuderia non ce ne sono, Pecco che sa anche usare la testa. Un brindisi per loro.

IL BRUTTO – Settimane passate a chiedersi cosa avrebbe fatto Marquez in gara, di tutto in verità (senza colpa, sia chiaro) ma non quello che ci si aspettava. Poche curve e poi il ritiro. Peccato, teniamo i pop-corn in caldo per Motegi.

IL CATTIVO – In omaggio alla location da Far West, in Moto3 si è allestito uno spettacolo con protagonista i fuorilegge. Al posto dell’attacco alla diligenza, c’è quello alla moto (di Adrian Fernandez), con tanto di scazzottata fuori dal saloon, pardon dai box. Ci sarebbe poi anche da parlare delle moto che misteriosamente si spendono prima di uscire dalla corsia box, novità del gioco più amato nelle praterie: la caccia alla scia. Il film è uscito male, ai limiti del deprimente. Non servono censure, solo squalifiche.

LA DELUSIONE – Poche curve in gara e perfino un frontale con lo scooter guidato da un commissario per rientrare ai box. La sfortuna non è cieca e ha una predilezione per Fabio Quartararo. Non gli resta che leccarsi le ferite e non guardare troppo la classifica, altrimenti viene da piangere.

LA CONFERMA – La formica Aleix Espargarò continua a fare provviste per l’inverno e la dispensa è piena di punti. Abbastanza per stare lì, con Quartararo e Bagnaia, pronto ad approfittare dei loro errori, visto che lo spagnolo non ne fa. Con la maturità si acquista saggezza, Aleix ne è l’esempio

L’ERRORE – Quello di Alonso Lopez, spettacolare ma, per fortuna, senza conseguenze. A Misano aveva dato spettacolo con una vittoria, ad Aragon con una caduta.

LA SORPRESA – Brad Binder non sapeva di avere una KTM. Altrimenti non si spiega come abbia fatto a stare lì, in mezzo ad Aprilia e Ducati, flirtando con il podio fino a pochi giri dalla fine. O forse è solamente il pilota più sottovalutato di tutta la MotoGP. A voi la scelta.

IL SORPASSO – Bastianini su Bagnaia, più per il valore metaforico che per quello tecnico. Ora sappiamo che Enea a Misano aveva detto la verità.

LA CURIOSITA’ – Ducati ha vinto il campionato costruttori, per la terza volta di fila. Con 8 moto in pista è più facile, ma la soddisfazione resta.

IO L’AVEVO DETTO – Maverick Vinales. Venerdì (8°): “Non mi sono mai sentito così bene su una moto”. Sabato (16°): “Posso fare ancora una bella gara, ma non quella che avrei voluto”. Domenica (13°): “Non abbiamo lavorato bene e ne abbiamo pagato le conseguenze”. Meno male che un GP dura solo 3 giorni.

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