Tu sei qui

MotoGP, Bagnaia: "Solo Rossi e Marquez hanno difeso il titolo, posso farlo anch'io"

"Mi fa piacere essere il favorito, anche se sono commenti di circostanza: solo in estate avremo le idee chiare. Con Bastianini in gara saremo liberi di lottare, ma nelle prove dovremo collaborare"

MotoGP: Bagnaia:

Non c’è pilota sulla schieramento della MotoGP che non indichi Pecco Bagnaia come il favorito per il titolo. Da una parte gli spetta di diritto essendo il campione in carica, dall’altra nei test invernali ha dimostrato di essere il pilota più in forma. Il piemontese non ricorre alla falsa modestia e anche lui punta su se stesso alla vigilia di una stagione lunghissima: 21 GP per un totale di 42 gare con l’introduzione della sprint race.

Pecco, cosa pensi quando tutti gli avversari ti danno come favorito?
Fa piacere, ma sono commenti un po’ di circostanza. Tutti sanno che se Quartararo partiràà bene sarà lì per vincere, come anche Marquez e Bastianini, i piloti Aprilia. Il numero 1 sulla moto lo vogliono tutti, ci sono tanti favoriti al titolo, vedremo chi riuscirà a stare davanti fin dall’inizio”.

Difendere il numero 1 è più difficile di conquistarlo?
Solo Marquez e Valentino ci sono riusciti, quindi significa che è vero. A me piace avere il numero 1, è giusto che il campione del mondo lo abbia e farò tutto il possibile per mantenerlo. Abbiamo lavorato bene nei test, se non ci perderemo per strada avremo buone possibilità di difenderlo, anche se so che non sarà facile.

Senti maggiore pressione?
Io la vivo come una motivazione, vedremo strada facendo”.

Come sei cambiato rispetto a un anno fa?
La consapevolezza di essere riuscito a vincere un titolo in una condizione molto difficile e il sapere di partire da una condizione migliore mi aiutano mentalmente. Ho un anno in più di esperienza”.

Il primo round è a Portimao, una pista che ti piace molto.
Rispetto agli anni scorsi, già nel primo giorno di test in Malesia sono partito bene e questo mi ha aiutato molto. Iniziare il campionato in Europa è diverso, questa è una pista che mi piace molto e si adatta bene al mio stile di guida e alla Ducati, quindi tutto va nella mia direzione. Sicuramente mi sento pronto per questo fine settimana, ma nel corso della stagione può cambiare tutto. Arrivati alla pausa estiva capiremo il livello generale”.

Sembri molto sicuro.
Sono molto contento, un anno fa a inizio stagione eravamo nei guai, ma abbiamo imparato dai nostri errori e in questo inverno è andato tutto alla perfezione. La nuova Desmosedici si adatta meglio al mio stile di guida: io freno forte e porto molto velocità in curva, la GP22 si muoveva molto mentre la GP23 è più stabile. Gli ingegneri hanno lavorato per me, già a Sepang mi sono sentito meglio e qui a Portimao il passo in avanti è stato incredibile”.

Parliamo della sprint race.
“Prima di dare giudizi affrettati la vorrei provare. La simulazione nei test è stata tosta, ma ero stanco e ne ho fatte due di fila. Vedremo, ci sono circuiti, penso ad Austin, in cui forse si dovrà prendere in considerazione di fare meno giri perché sarà una gara molto tirata e spinta. L’approccio al fine settimana cambierà, come il modo di lavorare, serviranno 3 o 4 GP per capire meglio”.

La sprint race, la parata in pista, una nuova sigla: la MotoGP sta andando nella giusta direzione?
C’erano bisogno di cambiamenti, anche se all’inizio le novità spaventano sempre. Il nostro è uno sport di alto livello e penso stia andando sulla giusta strada”.

Come vedi il rapporto nel box con Bastianini?
Siamo entrambi abbastanza intelligenti per sapere che lavorando bene insieme saremo entrambi più competitivi. Io e Miller ormai ci conoscevamo bene, ma ho un buon rapporto anche con Enea, ma per lui questo metodo di lavoro è diverso da quello a cui era abituato. In gara saremo liberi di lottare, ma nelle prove sarà importante collaborare”.

Articoli che potrebbero interessarti