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MotoGP, Bezzecchi: “ La Sprint Race è come salire su un ring di pugilato"

“Mi godo la vittoria in Argentina, ma è presto per il titolo. L’inizio del campionato è la fase in cui prendersi più rischi, ma continuerò a usare il cervello. Gareggiare contro i piloti dell’Academy rende tutto più pepato”

MotoGP: Bezzecchi: “ La Sprint Race è come salire su un ring di pugilato

Marco Bezzecchi ha ancora negli occhi, e nel cuore, il successo conquistato in Argentina, che è valso al pilota team Mooney VR46 la vetta della classifica iridata. Una vittoria, la prima in MotoGP, che il riminese ha avuto modo di riguardasi in più di un’occasione, in questa settimana di pausa prima della trasferta ad Austin: “Credo di averla rivista più di 20 volte - ha ammesso Marco in conferenza stampa - Appena avevo un po’ di tempo accendevo la TV, ogni volta che ero a casa. È stato fantastico”.

Una settimana diversa dalle altre per il 24enne, circondato dall’affetto di tutti i suoi cari: “È stata una settimana particolare per me a casa. È stata una gran bella sensazione tornare e vedere tutto l’amore della mia famiglia, dei miei amici e dei miei fan. È qualcosa che onestamente non mi aspettavo, però è stato fantastico. Mi sento bene, mi sento felice, però so che è tempo di tornare a correre e sono già molto concentrato - ha raccontato Marco, che festeggerà il traguardo con un nuovo tatuaggio - Lo farò per questa vittoria, però non abbiamo avuto tempo tanto tempo tra una gara e l’altra, quindi non l’ho ancora fatto. Ci saranno tre settimane prima di Le Mans, quindi magari farò qualcosa. La maglietta di Messi l’ho messa in una cornice, che tengo in camera da letto”.

Nonostante l’euforia per la vittoria e la leadership in campionato, il Bez non vuole cominciare già adesso a pensare al Mondiale e resta concentrato sull’appuntamento di Austin, dove proverà a prolungare la sua striscia di podi. 

“Mio padre e tutti all’interno del team mi stanno dicendo di tenere i piedi per terra, ma è quello che penso anche io. Abbiamo tutti lo stesso modo di pensare e onestamente credo sia troppo presto per pensare al campionato - ha chiosato Bezzecchi - Non ci sto pensando adesso, mi sto semplicemente godendo la vittoria. Arrivo qui come sono arrivato in Argentina: cercando di essere me stesso e di essere veloce”.

La leadership in campionato non cambia l’approccio di Marco, che anche in Texas punterà a migliorarsi senza fare troppo il ragioniere.  

“Onestamente cerco sempre di usare il cervello, quindi cercherò di fare la stessa cosa, ma siamo in una fase del campionato in cui si possono prendere più rischi - ha puntualizzato l’alfiere del team Mooney - Io cercherò di fare del mio meglio. Ovviamente è meglio fare un punto che nessuno, è sempre così, però se c’è una fase del campionato in cui puoi correre qualche rischio è quella iniziale. Io cercherò di migliorare e di continuare così. Il mio obiettivo è di fare meglio dell’anno scorso, quando ero caduto molto presto in gara”.

Sarà più semplice senza Marc Marquez ed Enea Bastianini?No. Penso di no, perché alla fine ci sono tantissimi piloti in grado di vincere e tanti piloti che sono davvero veloci. Il livello è incredibile - ha ammesso il 24enne - Certo, Marc ed Enea sono due piloti molto bravi qui. Marc ha vinto 20.000 volte ed Enea l’anno scorso. In ogni caso, credo sarà molto dura anche senza di loro”.

Anche in Texas, tra i piloti da battere, ci saranno i piloti dell’Academy. Ma che sensazione dà gareggiare contro rivali che sono anche amici?

“È strano, perché io onestamente preferisco avere dei rivali che non sono miei amici - ha risposto il Bez - Però con Pecco, Luca e Franky, e spero anche con Vietti e Migno in futuro, con loro è diverso perché noi ci alleniamo insieme da tanti anni. Non so come spiegarlo, ma è diverso. Chiaramente quando corriamo in MotoGP e abbassiamo la visiera, tutti sono gli stessi per me e io cerco sempre di arrivare davanti. Però, alla fine, ci conosciamo molto bene. Conosciamo i nostri punti forza e i punti deboli e questo rende tutto più pepato”. 

E a dare ancora ‘più sprint’ al fine settimana ci ha pensato il nuovo format della MotoGP, che sembra cominciare a convincere sempre di più anche il romagnolo. 

“Onestamente mi piace. È diverso, certo, ma sta diventando bello. Almeno per me - ha chiosato Bezzecchi - La Sprint è difficile da apprendere, perché devi avere un approccio diverso rispetto alla gara lunga, ma è anche divertente da fare. Ovviamente è difficile perché è come salire su un ring di pugilato, però per lo spettacolo è bello. Credo lo sia altrettanto per i fan e per noi. Il problema è che è molto frenetica, ma ed è un weekend molto impegnativo, però credo che con il tempo impareremo a gestirlo meglio. Per il momento posso dire che sono contento”.

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