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SBK, Delbianco: “Sapevo che l’inizio con Yamaha sarebbe stato in salita”

Alessandro Delbianco festeggia il primo Yamaha nel CIV Superbike al Mugello: “Tra tutti i secondi posti questo è quello che mi rende più felice. Non siamo troppo distanti dalla vetta, andiamo piano in relazione ai nostri obiettivi. Voglio costruire un progetto a lungo termine, abbiamo bisogno di tempo”

SBK: Delbianco: “Sapevo che l’inizio con Yamaha sarebbe stato in salita”

“Tra tutti i secondi posti da me conseguiti, questo è quello che mi rende più felice. E nel corso della mia carriera ne ho fatti...”. Un’affermazione di per sé a sfondo ironico, in grado tuttavia di generare un senso di ritorno alle origini. Esatto perché Alessandro Delbianco è consapevole, al momento, di avere le ali tarpate da un pacchetto tecnico ancora acerbo al fine di inseguire i personali propositi da primato nel CIV Superbike. Ragion per cui il podio “limita danni” conseguito sotto il diluvio in Gara 1 all’Autodromo del Mugello (QUI la cronaca), il primo con i nuovi colori Keope Motor Team, equivale ad una vittoria. Come accadeva agli albori del proprio percorso nella massima serie nazionale.

Primo podio Yamaha per Delbianco

Finito sulla bocca di tutti dopo il titolo tricolore sfiorato con Nuova M2 Racing nel 2022, grazie a questo risultato DB52 riscatta un debutto al di sotto delle aspettative da portacolori Keope Motor Team. Il nuovo percorso di carriera ha subito presentato al vicecampione in carica le prime insidie, relegandolo spesso e volentieri ai margini della top-6. Almeno sull’asciutto: “Il nostro progetto è giovane, creato soltanto sul finire del 2021. Recentemente la Yamaha non è mai stata il punto di riferimento della categoria - ha detto Delbianco - voglio intraprendere un percorso a lungo termine con loro (con vista mondiale? ndr) e sapevo che l’inizio sarebbe stato in salita. Ammetto che siamo un po’ in difficoltà, perciò bisogna sfruttare ogni possibilità che ci si presenta come oggi. Spero che questo podio porti morale alla squadra. Loro sono con me e io con loro”.

Terreno amico

In condizioni a lui congeniali Delbianco ha messo una pezza alle carenze della R1, confermandosi ancora una volta un grande interprete del bagnato: “Un podio alla terza gara con la Yamaha può già ritenersi interessante. Che cosa ci manca sull'asciutto? Se lo sapessi risolverei la situazione in un battibaleno. Cadrei nel banale se puntassi il dito contro la mancanza di aderenza. Probabilmente invece accusiamo i pochi chilometri accumulati da fine marzo a questa parte. Di uscita in uscita, comunque, mi sento sempre più a mio agio. Tanto che da ieri sono migliorato di quasi un secondo. Sembra una concezione amatoriale, purtroppo però siamo partiti in ritardo. Abbiamo bisogno di tempo”.

Work in progress

Aspettando di tornare ai suoi livelli anche in situazioni di gara canoniche, Delbianco punta ad alzare l’asticella per dare un senso alla decisione di matrimonio col Keope Motor Team: “In realtà non siamo troppo distanti dalla vetta, andiamo piano in relazione ai nostri obiettivi. Il campionato è altamente competitivo, non a caso Pirro questo fine settimana sta stampando dei crono straordinari. La sfida sarà restare competitivi in ogni condizione come Pirro stesso o Zanetti. Col bagnato più o meno ci siamo, dobbiamo sistemare le ultime cose sull’asciutto”.

Photo credit: daniguazzetti.com

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