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Moto2, Arbolino: "MotoGP? Contento si parli di me, ma penso solo al Mondiale"

"Mi sento tranquillo perché sia io sia la squadra siamo in forma. Al Mugello voglio trasmettere le mie vibrazioni ai tifosi, l'obiettivo è essere sempre sul podio"

Moto2: Arbolino:

Lo squalo Arbolino quando sente il profumo di una vittoria si trasforma. Se in passato Tony era stato troppo altalenante nei risultati, dalla fine della scorsa stagione sembra avere trovato il suo equilibrio. Il risultato è che ha vinto 2 delle 5 gare di questo 2023, è salito sul podio in 4 e il suo peggiore risultato è il 4° posto di Jerez. Con il successo a Le Mans e la caduta di Acosta, è in fuga anche nel Mondiale Moto2, con 25 punti in più di Pedro.

La domenica francese non è però stata una passeggiata. La bandiera rossa ha costretto a una nuova ripartenza con una gara ridotta a 14 giri e, quando è tornato al box, tutto il team Marc VDS era impegnato a ricostruire la moto di Lowes per rimetterlo in pista.

Ero un po’ nervoso al box dopo la bandiera rossa, non sapevo cosa stesse succedendo, tutti correvano davanti a me. Giustamente stavano tutti lavorando sulla moto di Sam, pensavo che avrei dovuto togliermi le termocoperte da solo” ha scherzato Tony.

Il pilota di Garbagnate è sempre pronto alla battuta, ma anche incredibilmente serio e concentrato quando serve.

Ero nervoso durante le due gare - ha confessato - Non è stato facile mantenere quel passo e devo ringraziare il team che ha fatto un lavoro fantastico, venerdì non avevo quelle sensazioni in sella, sabato sono riusciti a fare il passo avanti che volevo ed è stata la chiave del fine settimana. Sapevo di essere veloce, ma non così tanto. Quando mi hanno comunicato che Acosta era caduto ho continuato a spingere, ma un po’ meno perché volevo portare a casa la gara, sapevo che il podio era assicurato”. 

Una vittoria è ancora meglio, soprattutto pensando che il prossimo appuntamento sarà al Mugello e Arbolino ci arriverà da leader del campionato: “Bellissimo, spero che ci sia un tifo grandissimo e arrivino ai fan le mie vibrazioni. È il mio più grande desiderio” ha detto.

Dall’altra parte, sa che la strada è ancora lunga e montarsi la testa potrebbe essere un errore imperdonabile. Per questo rimane con i piedi saldamente ancorati al terreno.

Rimangono ancora tante gare - ha sottolineato - Naturalmente è meglio essere davanti in campionato, ma l’obiettivo resta quello di salire sul podio o stare nei primi 5 in tutte le gare, non diventerò matto per vincere sempre. Io mi sento forte fisicamente e mentalmente, se lo rimarrò potrò fare sempre un bel lavoro. Anche il team lavora molto bene e continueremo a farlo insieme, sono tranquillo”.

Qualcuno in MotoGP ha già messo gli occhi su Tony (una Ducati del team Gresini è una possibilità per il 2024).

Mi fa tanto piacere, spero che continuino a parlare di me, ma io non so nulla - ha sorriso - Se arriverà un’opportunità la prenderò, ma ora sono concentrato su questa stagione. C’è tanta gente che sta lavorando per me e dobbiamo crederci fino alla fine”.

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