Tu sei qui

MotoGP, Fernandez: “Rossi è il mio idolo, ma vorrei guidare come Marc Marquez”

“Penso che Marc sia il migliore e ho sempre cercato di copiare il suo stile di guida, ma quando smetterò di andare in moto vorrei correre in F1” racconta Augusto, che sogna di concludere la sua carriera un po' come Valentino

MotoGP: Fernandez: “Rossi è il mio idolo, ma vorrei guidare come Marc Marquez”

Dopo essersi messo in luce nell’ultima gara a Le Mans, in cui è riuscito a difendere da Aleix Espargaró il quarto posto nel GP di Francia, il rookie Augusto Fernandez è stato ospite dell’ultima puntata de “La caja de DAZN”, in cui ha ripercorso la strada che lo ha portato in Top Class.

“Sono arrivato in MotoGP seguendo un percorso diverso da quello tradizionale. Ho iniziato in un parcheggio con Chicho Lorenzo, senza avere alcun obiettivo da raggiungere. Semplicemente, mi piacevano le moto e ho cercato di imparare a guidarne una. Abbiamo visto che ero bravo e sono andato avanti. Chicho conosceva bene le gare e il mondo delle corse e con l'aiuto di David Salom ho trovato un’opportunità per correre nella European Junior Cup”, ha raccontato il madrileno.

Un percorso non convenzionale, che lo ha portato a raggiungere il Mondiale senza passare dalla Moto3, per via della sua altezza. Cominciando a sentirsi a suo agio nel 2018, nella prima delle sue due stagioni con il team Pons.

Arrivare da contesti così diversi è stato complicato. Nel 2018 mi sono trovato molto bene con il team di Sito Pons: mi hanno fatto sentire a casa” ha spiegato l’attuale pilota del team GasGas Fatory Racing Tech3, che ha poi ammesso di aver attraversato dei momenti complicati nel prosieguo della sua carriera: Ho passato degli anni molto brutti dopo il 2019. Mia madre, che è un’insegnante di yoga, ha sempre cercato di farmi avvicinare alla disciplina per aiutarmi nelle competizioni. Non l’ho mai ascoltata finché non sono andato molto male; era un lavoro più di testa che di yoga. L'anno scorso ci ho lavorato molto nel pre-campionato, ma le cose non hanno funzionato fino a Le Mans”, ha affermato il campione in carica della Moto2.

Pur essendo meno condizionato dalla sua corporatura rispetto che nelle classi cadette, con i suoi 180 cm Fernandez continua a essere tra i più piloti più alti anche sullo schieramento di partenza della classe regina del Motomondiale: L'altezza e il peso sono diventati un'ossessione. Anche noi che siamo alti abbiamo i nostri vantaggi e dobbiamo sfruttarli al meglio anziché lamentarci sempre - ha osservato Augusto - In MotoGP sono più tranquillo, ma gli altri sono lo stesso più bassi di me. Ho chiesto a Pol quanto pesasse ed è 10 chili meno di me, quindi non posso rilassarmi”.

Grazie alla giusta strategia di gomme, e alla complicità di qualche qualche caduta davanti a sé, in Francia il 25enne ha però centrato il suo miglior risultato in MotoGP. Segno che il suo lavoro di apprendistato sta procedendo nel modo giusto: Mi sento un pilota di MotoGP, ma sono in un processo di adattamento - ha chiosato Fernandez - Sono passato dal lottare per la vittoria ogni fine settimana al cercare di ottenere buone posizioni, c'è molto lavoro da fare”.

Tra i piloti da studiare in pista, uno su tutti è il punto di riferimento di Augusto. Valentino Rossi è sempre stato il mio idolo, ma ho sempre voluto correre come Marc Marquez. Penso sia il migliore e da quando lo conosco ho sempre cercato di copiare il suo stile di guida” ha ammesso il pilota spagnolo, che sogna però un futuro sulla falsariga di quello del Dottore: Quando chiuderò la mia carriera tra le moto, vorrei andare in Formula 1. Questo è il mio sogno per una carriera perfetta. Un po' come ha fatto Valentino, che adesso si sta divertendo con le auto”.

Articoli che potrebbero interessarti