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MotoGP, Yamaha, Arbolino e Acosta: le 3 chiavi del mercato piloti per il 2024

I team ufficiali sono blindati per la prossima stagione, l'unica sella in ballo è quella di Franco. Se arrivasse Martin innescherebbe un effetto domino sullo schieramento

MotoGP: Yamaha, Arbolino e Acosta: le 3 chiavi del mercato piloti per il 2024

Il mercato piloti della MotoGP si muove sottotraccia in questa stagione e senza troppa fretta, almeno per il momento. Uno dei motivi è che i team ufficiali sono praticamente tutti già a posto, con contratti firmati fino alla fine del 2024. Con un’unica eccezione: Yamaha. Se Fabio Quartararo è infatti blindato, il posto di Franco Morbidelli non lo è, avendo un accordo che scadrà a fine anno.

In altre occasioni, per quella sella ci sarebbe stata la coda, ma ora gli animi non sono così caldi per salire su una M1 che stenta a essere competitiva. Morbidelli non sta brillando, ma non lo sta facendo nemmeno il suo compagno di squadra e per gli altri piloti vestire il blu di Iwata potrebbe non essere una delle migliori possibilità.

Ha sintetizzato al meglio il concetto Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati, che ha commentato le voci che vorrebbero un interessamento di Yamaha per Martin: “a Jorge piace vincere”. Sulla Desmosedici (ufficiale anche se del team satellite Pramac) ne ha la possibilità, sulla M1 non si sa. Un altro nome a volte accostato alla Casa giapponese è quello di Bezzecchi. Logicamente per Marco passare a una squadra ufficiale sarebbe un passo in avanti importante per la sua carriera, ma ancora una volta è la competitività della moto a lasciare dei dubbi. Senza contare che in VR46 è a casa in tutti i sensi e potrebbe tranquillamente decidere di restarvi per un altro anno.

Un’opzione per Yamaha sarebbe quella di scommettere su un giovane, su un debuttante. Ecco che gli occhi vanno verso la Moto2, dove ci sono almeno tre nomi interessanti, anche se due sembrano tagliati fuori dai giochi. Il primo è Ai Ogura, che lo scorso anno aveva rifiutato il passaggio in MotoGP, se decidesse di fare il salto nel 2024, il posto che prenderebbe sarebbe quella che ora occupa Nakagami in LCR, che infatti ha rinnovato per un solo anno.

Poi c’è Acosta. Il fatto che salisse in MotoGP il prossimo anno sembrava scontato, ma così potrebbe non essere. Perché KTM ha fatto tesoro degli errori del passato, quando ha promosso troppo velocemente i suoi piloti per poi bruciarli (Raul Fernandez e Remy Gardner sono gli ultimi ad avere subito questo trattamento). Pedro con i suo 19 anni che compirà fra una manciata di giorni è giovanissimo e non ha fretta di salire. Augusto Fernandez sarebbe una pedina ‘sacrificabile’, ma tutto sommato non si sta comportando male nella classe regina e potrebbe avere un’altra possibilità.

Quindi rimane Arbolino. Tony è un grande amico di Quartararo, Fabio lo vorrebbe come compagno di squadra, ma anche per lui ci sono alternativa migliori all’orizzonte. Il suo manager Carlo Pernat ha già le idee chiare in caso di un passaggio nella classe regina e punta al team Gresini. Lì la sella di Di Giannantonio è ballerina e Fabio è a rischio per il suo futuro. Per Arbolino, andare nella squadra italiana sarebbe rifare il percorso che ha già funzionato con Bastianini.

Questi sono i punti chiave da mettere a posto, poi il resto arriverà di conseguenza. Soprattutto se Yamaha decidesse di interrompere il suo rapporto con Morbidelli, perché un eventuale passaggio di Martin in blu innescherebbe un domino di spostamenti. Oltre ai piloti già citati, infatti, anche Zarcoe Marini devono rinnovare i loro contratti.

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