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Ormai è tutto un cercare il pelo nell'uovo, al livello di aerodinamica. Da un po' di tempo, per esempio, la Honda ha adottato un Gurney Flap dietro alle alette da Stegosauro (o Pokemon che dir si voglia) della RC213-V.
L'idea originale ovviamente è dovuta alla Ducati, ma le alette funzionano praticamente solo quando la moto è nell'angolo. Ecco quindi che per trovare un po' di carico anche sul rettilineo, in una zona fortemente perturbata dal corpo del pilota, che è apparsa questa piccola appendice, mirabilmente spiegata da wikipedia.
Il flap di Gurney è una piccola appendice, opportunamente angolata, che viene applicata al bordo d'uscita alare. Questo dispositivo fu introdotto da Dan Gurney, ed è molto efficace nell'aumentare la deportanza a fronte di un piccolissimo aumento della resistenza aerodinamica.
Il suo effetto è quello di aggiungere una componente verticale alla velocità del flusso sul bordo di uscita, creando maggiore deportanza, un effetto simile a quello di aumentare l'incidenza dell'ala.
Inoltre, il flap di Gurney rallenta il flusso sopra di esso, incrementando quindi la pressione statica sopra il profilo.
La ricerca ha permesso infine di conoscere un altro effetto, che è quello di creare due vortici contro-rotanti immediatamente dietro il flap: ciò causa un calo nella pressione totale che aiuta a mantenere il flusso attaccato alle superfici del profilo, consentendo di raggiungere maggiori angoli di attacco senza che si verifichi un distacco di vena e quindi uno stallo.
KTM e Aprilia da tempo hanno un mini alettoncino ad incidenza zero sulla coda, che col modificarsi dell'assetto in frenata crea un po' di carico. C'è da segnalare che la telecamera montata spesso proprio sulla cosa delle moto influenza negativamente tutte queste soluzioni. Cosa non si fa per un centesimo di secondo...
