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E' cosa nota del passaggio al green da parte dell'inglese Lotus. Il leit motiv è sempre stato "Simplify, then add lightness", la scuola della "leggerezza", della semplicità. Leggerezza? Non più, infatti arriva una bella batteria per appesantirla. Ma andiamo per gradi, scordandoci delle varie Exige, Evora e della piccola Elise da 800 Kg. Ora, arriva la Lotus Elise elettrica, auto voluta da Julian Thomson (responsabile del design di General Motors) e Ian Callum (capo della Callum Design). Il nome vero? Nyobolt EV, auto che fa "rinascere" la Lotus Elise.
L'auto resta piccina, con quell'anteriore compatto e le prese d'aria gigantesche su cofano e frontale. Ricordano moltissimo la Elise anche le zone delle fiancate laterali, come come il posteriore. Addio specchietti retrovisori poi, e benvenute microcamere. Non è dato sapere le misure dell'auto, ma la lunghezza dovrebbe essere rimasta la medesima della Elise. E' però più larga e bassa.
Aleck Jones, responsabile creativo di Callum, così ha commentato: "Piuttosto che adottare un approccio da restauro, l'obiettivo era quello di evolvere il design e aggiornarlo, pur mantenendo quell'atmosfera sobria da auto sportiva da tutti i giorni che è ha contraddistinto la Elise. Dovevamo assicurarci di mantenere il giusto atteggiamento con la carrozzeria, che si presenta con il naso all'ingiù, assumendo la stessa posizione aggressiva".
Non andrà in produzione
Chiaramente il grosso cambiamento di questa nuova Nyobolt EV, non è l'esterno. Abbiamo un powertrain firmato Nyobolt, start-up inglese specializzata in batterie di nuova generazione. A detta loro, la batteria si ricarica in appena sei minuti. A cosa dobbiamo questo? Ai nuovi anodi in tungsteno e della potenza dichiarata in soli 35 kWh. L'autonomia è di 250 km. Quando la vedremo? Non la vedremo, è solo un concept dal quale Nyobolt svilupperà altro. Staremo a vedere.
