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MotoGP, Espargaró: “L'Aprilia non è sfortunata: non è all’altezza delle Ducati”

“Abbiamo tentato una mossa disperata in Germania montando la soft al posteriore. Non possiamo competere con la velocità delle Desmosedici, ma l’azzardo non ha pagato e gli ultimi giri sono stati molto pericolosi”

MotoGP: Espargaró: “L'Aprilia non è sfortunata: non è all’altezza delle Ducati”

La trasferta al Sachsenring non ha sorriso al capitano della truppa Aprilia Aleix Espargarò, rimasto subito fuori dalla zona punti nel GP di Germania, dopo aver conquistato solo un misero punticino nella gara del sabato. A rendere un incubo la domenica del pilota di Granollers è stata la scelta di tentare il tutto per tutto montando una gomma morbida al posteriore, che non è riuscita a reggere l’intera distanza di gara.

“Sono riuscito a finire la gara, ma gli ultimi sei giri sono stati molto pericolosi, perché non riuscivo a gestire le gomme ha spiegato Aleix, sconsolato e debilitato a livello fisico dai postumi di un doppio infortunio: “In moto non è stato un disastro, ma adesso sono distrutto. Ho molto dolore al piede, alla schiena e sono tutto indolenzito”.

Dolorante dopo il turno di questa mattina, il catalano ha infatti fatto un’amara scoperta dopo essersi recato in Clinica Mobile per accertamenti.

“Ho dolore al piede, che è normale, ma è da ieri che mi fa molto male la schiena, per questo sono andato in Clinica Mobile dopo il Warm-up e mi hanno diagnosticato due fratture, neanche tanto piccole, della nona e decima costola - ha raccontato il pilota Aprilia - Non mi sono sottoposto a un controllo dopo il Mugello e i medici mi hanno detto che è normale sentire più dolore quando iniziano a guarire, ma sono più vaste di quanto mi aspettassi. Non è una scusa perché ho guidato agevolmente, ma ho dolore quando cammino ed è per questo che sono andato a fare degli accertamenti”.

Quali sono state dunque le cause delle difficoltà incontrante dalla RS-GP nelle ultime gare?

“Non si è trattato di sfortuna. Non esiste la sfortuna nelle corse. Il fatto è che non siamo a livello delle Ducati, sono di un altro pianeta - ha ammesso l’iberico - Ho detto nel precampionato che mi piace la mia moto, ma è diversa per il 2 o 4% da quella del 2022 che ha Miguel. Sia i risultati del team RNF che quelli della squadra factory non sono buoni, perché non siamo migliorati abbastanza per arrivare al livello delle Ducati. Onestamente non mi aspettavo che loro sarebbero cresciute così tanto, ma l’hanno fatto. Sono state 20” più veloci rispetto alla gara dello scorso anno, mentre noi non siamo allo stesso livello”.

Andando a evolvere ulteriormente la miglior moto dello schieramento, la Casa di Borgo Panigale si è assicurata di avere tra le mani un’arma contro cui è difficile competere per gli avversari.

“Sono migliorati ovunque. Hanno la miglior moto del paddock a livello di frenata, hanno molta trazione e riescono a scaricare tanta potenza a terra, senza spinning, e anche se non sembra esserlo, la moto è molto agile e curva meglio che mai. Allo stesso tempo, anche i piloti sono molto forti e se guardiamo la classifica di oggi c’erano otto Ducati nelle prime nove posizioni. Credo che oggi sarei potuto arrivare nono, sarebbe stato un risultato ok, ma punto a qualcosa in più di questo. Ho tentato un azzardo con la gomma soft, ma non ha pagato”, ha chiosato lo spagnolo.

La prima occasione di riscatto per l’Aprilia arriverà tra una settimana ad Assen, dove però Espargaró non si aspetta una musica tanto diversa da quella tedesca.

Non sarà più semplice ad Assen perché non siamo al livello. Forse non sarà così difficile, ma il Mugello è stato un incubo e non me l’aspettavo. Non abbiamo la velocità delle Ducati ed è questa la ragione per cui oggi abbiamo tentato una mossa così disperata come quella di montare la soft. Ero veloce qui e penso lo sarò anche ad Assen, dove ci proverò di nuovo, ma l’Aprilia sta faticando - ha affermato - Non avremo altri aggiornamenti. Vedremo dopo la pausa estiva, ma non è semplice migliorare la moto, visto il livello con cui dobbiamo confrontarci”.

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