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Moto2, Arbolino: "Il gesto di Lowes?in pista posso lottare contro tutti, qui è diverso"

L'italiano è ospite fisso sul podio, è secondo al Sachsenring e svetta in classifica a +15 sullo spagnolo Acosta. "Il mio futuro nella MotoGP? mi concentro sul campionato, sono fiducioso, penso di meritare una sella. Fondamentale il mio tecnico Lucio, lavoriamo come un sol uomo"

Moto2: Arbolino:

Al Sachsenring in Moto2 ha trionfato Acosta, ma in cima alla classifica con 15 punti di vantaggio c'è ancora Tony Arbolino, che dall'inizio del campionato è ospite fisso sul podio. Il pilota di Garbagnate del team Marc VDS non ha mai nascosto le difficoltà sul circuito tedesco, ed in gara dopo alcuni primi giri davanti allo spagnolo, ha poi ceduto il passo al rivale. Sul termine della gara ha infine dovuto difendersi dagli attacchi di Jake Dixon, tagliando il traguardo davanti al britannico.

E' stata una gara difficile, Pedro è stato competitivo per tutto il weekend, ma sei ancora in testa al campionato.
"In realtà sono comunque molto soddisfatto di come ho gestito la gara - racconta Tony -l'anno scorso al Mugello avevo faticato mentre quest'anno siamo più competitivi. Penso che qui al Sachsenring siamo stati persino più competitivi che al Mugello. Perdiamo ancora qualcosa in alcune curve, lo sappiamo, quindi è un qualcosa su cui dobbiamo lavorare, ma nel complesso mi sento davvero a mio agio sulla moto".

Gli ultimi giri sono stati ad alta tensione, Jake Dixon non ti ha lasciato respirare.
"La verità è che come al Mugello non posso che essere soddisfatto di questo podio, sapevo di non poter fare di più senza correre dei rischi. Risultati come questo sono fondamentali sia per me che per il morale del team che sta lavorando duramente. Lucio Nicastro, il mio capotecnico, sa fare bene il suo lavoro e dal Mugello abbiamo lavorato per affinare quei margini di miglioramento che stiamo cercando. Sono convinto che ad Assen potremo fare un buon risultato".

Oggi Acosta ha rosicchiato altri 5 punti in classifica, come stai vivendo questa sfida tra voi due?
"Sono tranquillo, se ho il feeling di poter vincere, lo faccio. Se invece so di dover fare del mio meglio, bisogna anche avere la testa per saper accettare la situazione senza strafare. Da pilota conosco i rischi che derivano dallo spingersi oltre un certo limite, qui come al Mugello".

Si parla molto di mercato per il prossimo anno. Preferiresti conoscere il tuo futuro già prima della pausa estiva?
"E' normale che se ne parli, ma in questo momento sono concentrato sul campionato. Se qualcuno mi vorrà in MotoGP, saprà dove trovarmi".

Le selle che potrebbero liberarsi il prossimo anno in MotoGP però sono limitate. La corsa al titolo di quest'anno potrebbe rivelarsi anche una sfida per una sella in classe regina.
"Può essere, per ora la classifica mi vede in vantaggio. Penso che chi osserva le gare abbia anche l'esperienza per capire quale pilota scegliere. Io penso di meritare una di quelle selle, è per questo che non ci penso più di tanto. Il mio manager, Pernat, è all'altezza e sa perfettamente quel che fa".

Stai gestendo le gare con grande maturità quest'anno, quale pensi sia stato il passo in avanti rispetto allo scorso anno?
"Il feeling con la moto è migliorato, ma anche il mio rapporto con Lucio è una componente fondamentale dei risultati che stiamo ottenendo. Lavoriamo come una sola persona, ci tengo che la gente lo sappia. Ho sempre avuto la capacità di sapermi limitare in gara quando necessario. In gare difficili come questa l'anno scorso finivo decimo, oggi invece sono sul podio".

In questo momento il tuo principale rivale è Acosta, ma c'è anche un franco tiratore nel tuo stesso team. Ciò che si è visto da Lowes durante le qualifiche, e quel gesto di scherno nei tuoi confronti, non è stato un bello spettacolo.
"Penso che la gente le veda queste cose. In pista lotto contro tutti, ma sotto quell'aspetto non posso fare molto".

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