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MotoGP, Troppe moto ufficiali...o troppo poche? Quando Ago fece causa a Ferrari

Tutti i domini nella storia recente, ora è la volta di Ducati, ma Suzuki, Yamaha ed Honda hanno fatto la loro parte. Ma erano tutte moto ufficiali? Insomma: Virginio Ferrari direbbe ancora oggi proprio di no. Ma dire la verità gli costò caro

MotoGP: Troppe moto ufficiali...o troppo poche? Quando Ago fece causa a Ferrari

Che noia! Otto Ducati nelle prime nove posizioni. Questa MotoGP non si può proprio vedere…E’ proprio così…oppure no? Già perché non poi la prima volta che accade che il motomondiale sia dominato da una casa.

Alla Honda, che attualmente attraversa una crisi senza precedenti e che attualmente è penultima nel mondiale costruttori davanti alla Yamaha (ma solo per la vittoria di Rins ad Austin) ed ultima in quella dei team è accaduto due volte: la prima a Rio, sul circuito di Jacarepaguà, dove piazzò nelle prime cinque posizioni Rossi, Gibernau, Tamada, Biaggi e Hayden e nel 1996, quando furono addirittura 8 le prime Honda al traguardo con la vittoria di Checa davanti a Doohan, Criville, Cadalora, Okada, Ito, Puig e Barros.

Un risultato che nel 1976 aveva già raggiunto anche la Suzuki nel GP di Finlandia, ad Imatra, con la vittoria di Pat Hennen davanti a Lansivuori, al privato Philippe Coulon, Newbold, Lucchinelli, Braun, Findlay e Christian Estrosi, attuale sindaco di Nizza.

Erano gli anni de duello Suzuki-Yamaha ed infatti la casa di Iwata replicò al Tourist Trophy, che era ancora prova valida per il mondiale, con il successo di Tom Herron che precedette Richards, Guthie, Takazumi Katayama, futuro campione del mondo della 350 nel 1978, Nicholls e Jon Ekerold, futuro iridato anche lui della 350 nel 1980.

C’è una differenza fra ciò che accadeva nel tempo passato ed oggi: in quegli anni, infatti, sia Yamaha che Suzuki vendevano le loro 500 dal concessionario!

Avete letto bene: vendevano. Il sistema del leasing non era ancora stato adottato, le case ufficiali avevano moto decisamente più competitive di quelle date in mano ai privati così che, nel 1980 per esempio, il nostro Franco Uncini si tolse la soddisfazione di finire con una Suzuki RG 500 comperata dal concessionario quarto assoluto nel mondiale - e fu etichettato come ‘il privato più veloce del mondo - dietro alla Yamaha ufficiale di Kenny Roberts, ed alle Suzuki altrettanto ufficiali di Mamola e Lucchinelli.

Ma ne voleva sapere un’altra? In quella stagione l’intero schieramento della 500 era composto da 15 Suzuki, 11 Yamaha ed una Kawasaki, quella di Kork Ballington.

Appena tre anni dopo, con l’arrivo della Honda che dopo l’esperienza della NR a pistoni ovali (1979) si era convertita al due tempi, Freddie Spencer vinse il mondiale con la tre cilindri NS500, che nel campionato fu affiancata dalle RS 500 dedicate ai privati.

Quell’anno la Honda schierò 8 moto, fra NS e RS, la Yamaha solo 3, con Roberts, Lawson e Marc Fontan schierato dall’importare francese Sonauto, mentre la Suzuki ‘solo’ 9 moto.

L’anno successivo, grazie al titolo vinto da Fast Freddie la Honda schierò 14 moto, fra ufficiali e private…ma il titolo andò ad una Yamaha, quella di Eddie Lawson e ci furono solo tre moto di Iwata in pista: quella ufficialissima appunto di Awesome Lawson, seguita da quella del collaudatore Taira e quella di Virginio Ferrari.

Ma erano tutte ‘Factory’? Tutt’altro. Virginio Ferrari, lamentandosi di avere un mezzo inadeguato rispetto a quello di Eddie definì Giacomo Agostini, allora team manager, il ‘minimo della vita’ e per quella offesa andò in causa con il 15 volte iridato, perdendola peraltro perché si rifiutò di disconoscere l’intervista nella quale lo aveva dichiarato. Un esempio di correttezza e lealtà che gli costò caro.

Conosciamo questo retroscena perché…l’articolo incriminato era il nostro!

GP di Germania 2023. Ducati: 1. Martin, 2. Bagnaia, 3. Zarco, 4. Bezzecchi, 5. Marini

GP di Rio 2003. Honda: 1. Rossi, 2. Gibernau, 3. Tamada, 4. Biaggi, 5. Hayden

GP di Catalogna 1996. Honda: 1. Checa, 2. Doohan, 3. Crivillé, 4. Cadalora, 5. Okada, 6. Ito, 7. Puig, 8. Barros

GP di Finlandia 1976. Suzuki: 1. Hennen, 2. Länsivuori, 3. Coulon, 4. Newbold, 5. Lucchinelli 6. Braun, 7. Findlay, 8. Estrosi

Tourist Trophy 1976. Yamaha: 1. Herron, 2. Richards, 3. Guthrie, 4. Katayama, 5. Nicholls, 6. Ekerold

 

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