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SBK, Bautista-Toprak e quella mail che ha cambiato la storia della Superbike

IL RETROSCENA – Il mercato SBK è pronto ad entrare nel vivo. Alvaro e Toprak sono già sistemati per il 2024, ma due anni fa, proprio in questo periodo, il turco fu vicino a soffiare la Ducati allo spagnolo, che rischió il ritiro anticipato

SBK: Bautista-Toprak e quella mail che ha cambiato la storia della Superbike

Ci sono le sfide in pista e ovviamente il mercato a tenere viva la Superbike, pronta ad affrontare il suo tour de force estivo prima della pausa di agosto. Nel paddock delle derivate le trattative devono ancora entrare nel vivo, anche se per qualcuno il futuro è già chiaro.

È il caso di Johnny Rea, che lo scorso anno ha firmato un biennale con Kawasaki, così come di Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu: il primo proseguirà con Ducati, il secondo ha invece optato per una nuova sfida in BMW per il 2024.

Sta di fatto che due anni fa Toprak e Alvaro sono stati grandi protagonisti del mercato delle derivate in questo periodo. Bautista stava infatti affrontando un momento particolarmente complicato con Honda mentre Ducati arrancava con Scott Redding. Razgatlioglu invece era sulla cresta dell’onda tanto che a fine anno conquistò il titolo iridato con la Yamaha.

Proprio durante il mese di giugno, il pilota turco doveva rinnovare il suo contratto con Yamaha e per andare al rialzo dell’offerta con la Casa dei Tre Diapason, il suo manager spedì una mail a Ducati per sondare la concorrenza. Il team Aruba, in netta difficoltà in quel periodo con Scott, decise di valutare il colpo Razgatlioglu con l’obiettivo di soffiarlo alla Yamaha. Quest’ultima però andrò immediatamente al contrattacco blindando il suo futuro campione.

Quella manovra aprì di fatto poi le porte al ritorno di Alvaro Bautista in Ducati, che come ben sappiamo ha portato lo scorso anno la Rossa sul tetto del mondo e adesso sta dominando.

Chissà mai cosa sarebbe successo se Ducati, esattamente due anni, fosse riuscita a piazzare il colpo col turco? Molto probabilmente Bautista sarebbe andato alla ricerca di nuove sfide, che quasi sicuramente non gli avrebbero portato i risultati attuali oppure avrebbe valutato in maniera concreta di appendere il casco al chiodo.

Di sicuro quello è stato un crocevia che ha segnato gli ultimi due anni della Superbike e le carriere di Alvaro e Toprak: due campioni che negli ultimi anni ci hanno appassionato con le loro sfide tra sorpassi, controsorpassi e staccate al limite.  

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