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MotoGP, Pernat: “Arbolino in Honda? Lo metterei accanto a Marquez con certe garanzie”

Il manager ligure fa il punto sul mercato 2024 nell’ultima puntata del nostro Bar Sport, parlando in particolare delle possibili destinazioni di Acosta, Arbolino e Morbidelli

MotoGP, Pernat: “Arbolino in Honda? Lo metterei accanto a Marquez con certe garanzie”

La MotoGP è in vacanza, ma il mercato piloti non si ferma. Tanti sono i temi caldi di questo luglio incandescente, a cominciare dal futuro dei due contendenti al titolo Moto2, Pedro Acosta e Tony Arbolino, con quest’ultimo tenuto in stallo da Franco Morbidelli. Un mercato bollente, di cui Carlo Pernat ha discusso con Paolo Scalera e Matteo Aglio, nella puntata di venerdì del nostro Bar Sport.

Se l’approdo in MotoGP di Acosta è ormai certo e confermato, ancora da annunciare è il colore della KTM su cui salirà il “Tiburón de Mazarrón”.“KTM ha provato a fare due moto in più, ma la Dorna non gliele ha approvate. ‘L’anno prossimo le moto sono 22’, gli ha risposto” ha chiosato Pernat, passando in rassegna le possibili ubicazioni dello spagnolo: “Al posto di Miller non ci può andare, al posto di Binder non ci va, andrà al posto di Augusto Fernandez, ma bisogna anche vedere come starà Pol Espargaró. Può darsi che lo stiano convincendo a fare il collaudatore. Sarebbe un’uscita giusta dopo quello che gli è successo. Io non tornerei a correre, se mi facessero un bel contratto da collaudatore. Forse sarebbe più logico che prendesse il posto di Pol, piuttosto che quello di Augusto”. 

Meno scontata di quella di Pedrito è la presenza sulla griglia 2024 di Tony Arbolino, sebbene il suo manager si dica ottimista al 50%. A stabilire le sorti del pilota di Garbagnate Milanese saranno infatti le scelte della Ducati e di Franco Morbidelli, uno degli indiziati a occupare la sella di Fabio Di Giannantonio nel team Gresini.

“Il nodo Morbidelli ha tante soluzioni: dipende da cosa decide Ducati. Se decide di spostare Bezzecchi da Pramac - ma non credo che succederà - il posto di Bezzecchi è di Morbidelli. Se non cambiano, c’è un posto da Gresini o da Cecchinello, visto che Rins va via e so che Cecchinello ha già parlato con Morbido e ha bisogno di un pilota d’esperienza e Arbolino non ne ha - ha spiegato Pernat - Io spero che Ducati lasci le cose come sono. Se fosse, ci sono ottime possibilità per Tony di andare da Nadia. Se Ducati cambia, allora è tutto più difficile”. 

Con la situazione in Casa Honda ancora tutta da decidere, data la partenza imminente di Alex Rins verso la Yamaha e le posizioni incerte di Mir e Nakagami, il manager ligure non esclude però la possibilità che possa presentarsi un’occasione per Tony tra le fila della Casa dell’Ala.

“Ho sentito che anche in Honda stanno facendo delle manovre interne per prendere dei giovani, visto che loro non ne hanno. Io penso possano anche rifondare tutto. Potrebbe essere un’ottima idea e, con certe garanzie, Arbolino lo metterei accanto a Marquez, ha ammesso il ligure.

Che fine farebbe Di Giannantonio? Poche le possibili destinazioni del romano secondo Pernat: “Se non viene confermato da Gresini, o torna in Moto2 o va in SBK”. Caldo, per non dire caldissimo, è infatti il mercato delle dervate di serie, dove è ancora da decidere chi affiancherà Toprak Razgatlioglu in BMW, chi sostituirà il turco in Yamaha, e quale team satellite Ducati potrebbe decidere di dare una chance ad Andrea Iannone, pronto al ritorno dopo la squalifica.

Tra i nomi più chiacchierati del momento c’è poi quello dell’otto volte iridato Marc Marquez, la cui permanenza in Honda è sempre meno scontata. Pernat però si dice scettico davanti a un possibile approdo del catalano in Ducati, passando per il team Gresini.

“Ducati non sarà mai d’accordo. Non gli serve. Creerebbe soltanto uno squilibrio in qualcosa che funziona come un orologio. Secondo me non esiste, gli equilibri rimangono quelli che sono: Marquez resta dov’è” ha detto categorico Carletto, che alla possibilità di una sella per Marquez in Aprilia ha risposto con un tassativo: “Non sognate”. 

Tra la perdita delle concessioni e il suo nuovo team satellite, del resto, la Casa veneta ha ben altro su cui concentrarsi adesso: “Ha pesato di più avere un team in più piuttosto che perdere le concessioni, perché devi avere più risorse, più uomini più materiale. È come avere quattro moto. È un casino - ha concluso Pernat - Il primo anno lo paghi sempre e non è detto che nel secondo metti tutto a posto”.
 

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